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David Hartwell, fantascienza, i libri con gli alieni e le astronavi, Kathryn Cramer, Michael Moorcock, Robert A. Heinlein, The Year's Best SF, Urania, Urania Collezione, Urania Millemondi
Urania 1603 – Il mestiere dell’avvoltoio di Robert A. Heinlein The Unpleasant Profession of Jonathan Hoag (1948) è uno dei racconti lunghi della seconda parte della raccolta delle sue produzioni più sul fantastico andante, giunta all’ennesima riproposizione su volume Urania (l’ultima risale al numero 1474) come uno de “i capolavori”. La scorsa volta era apparso in coppia con “Waldo”, che però è stato appena riproposto con la stessa dicitura, quindi sarà interessante scoprire gli effettivi contenuti del tomo.
Sulla trama meglio anticipare poco data l’atmosfera sinistra e i numerosi colpi di scena: sappiate solo che si tratta della classica storia di un uomo costretto a lottare per sopravvivere a un complotto che è venuto a scoprire per caso.
Già annunciata da Lippi la presenza dell’attesissimo editoriale con le anticipazioni del 2014, che non verrà riproposto sul blog (appena le informazioni saranno trapelate, tranquilli, scatterà un post riparatore).
Lo leggerò? Ultimamente Urania ha riproposto parecchi titoli di Heinlein di non difficile reperibilità, dato che la precedente edizione risaliva solo a un paio di anni precedenti. Il nome non si discute, il racconto è stato molto apprezzato negli scorsi anni (più del cugino “Waldo”), rimane però il dubbio di quanto possa essere appetibile la seconda parte della raccolta di storie “Anonima Stregoni” a così poco tempo dalla sua precedente riproposizione.
Urania Collezione 133 – Il Corridoio Nero di Michael Moorcock The Black Corridor (1964) viene riproposto dopo un bel po’ di tempo in Italia, mentre Gollancz nel Regno Unito sta ristampando gran parte della produzione dell’autore nella collana masterworks. Coincidenze?
Nel ventesimo secolo l’umanità finisce preda di una paranoia che la porta sull’orlo della distruzione. Ryan, autoproclamatosi uno dei pochi sani di mente rimasti, raduna un gruppo di sopravvissuti e ruba una navicella spaziale, impostandola per raggiungere il pianeta più vicino che si suppone possa ospitare la razza umana. Ryan è l’unico componente cosciente della spedizione, mentre i compagni rimangono ibernati per affrontare il viaggio; il protagonista però comincia a soffrire via via di incubi e allucinazioni, in qualche modo collegati alla situazione che ha lasciato dietro di sé sulla terra.
Lo leggerò? Sì, la trama è accattivante e misteriosa, Moorcock è un autore di cui voglio leggere al più presto qualcosa e il libro era effettivamente di difficile reperibilità dati gli anni trascorsi dall’ultima edizione.
Urania Millemondi 96 – Il Futuro di Vetro a cura di David Hartwell e Kathryn Cramer Year’s Best SF 18 (2012) ovvero l’ultimo numero uscito dell’antologia annuale di racconti di fantascienza che Urania traduce e pubblica da anni (e che ha promesso di proporre con meno ritardo, saltando alcuni numeri che sta parzialmente recuperando ora).
Dando una scorsa veloce agli autori proposti, si nota subito che i nomi sono un filo meno blasonati dei precedenti “Nove Inframondi” (che ricordiamolo, è solo la prima parte di una straordinaria annata…a quando la seconda parte del volume?) e “Il Fantasma di Laika”, ma la possibilità di saggiare i trend del racconto fantascientifico anglosassone quando gli stessi sono ancora attuali è decisamente allettante.
Lo leggerò? Sì, assolutamente. Quest’antologia è un appuntamento irrinunciabile e sempre interessante, anche solo per capire cosa sta succedendo sul mercato di riferimento e quali sono i nuovi nomi da tenere d’occhio.
Unico problema: dopo anni di secca, negli ultimi 24 mesi sono usciti talmente tanti numeri dello Year’s Best SF che la mole di racconti che da smaltire è già imponente.
Prossimamente: A marzo 2014 su Urania 1604 “Lo spazio deserto” di M. John Harrison, terzo capitolo della trilogia di cui sono già stati pubblicati “Luce dell’Universo” e “Nova Swing”. Su Urania Collezione tornerà “I Figli della Luna” di John Williamson.