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Nonostante alcuni naufragi al botteghino, i produttori americani non sembrano intenzionati a rallentare la corsa al nuovo “Hunger Games”. Come dargli torto? Il fenomeno mondiale suscitato dalla trasposizione ancora in corso della trilogia di Suzanne Collins su grande schermo ha provato che la storia giusta con gli attori giusti è in grado di sfondare non solo nel già appetibile mercato dei giovanissimi, ma di portare al cinema anche gli adulti non coinvolti da obblighi genitoriali.
Inoltre nell’asfittico mercato editoriale uno dei pochi generi capace di generare successi editoriali con frequenza ammirevole è proprio quello del comparto YA, su cui stanno convergendo una serie di debutti interessanti, gente che si è fatta le ossa nel mondo delle fanfiction e scrittori dalla vocazione giovanile molto marcata.
Ecco una panoramica sui pretendenti al titolo di nuovo Hunger Games che approderanno nelle nostre sale nelle prossime settimane.
HOW I LIVE NOW
Il libro è quasi un piccolo classico del mondo anglosassone. Quando uscì nel 2004 il suscitò parecchia sensazione e vinse molti premi (tra cui il Printz Award), diventando uno dei primi titoli associato allo stadio attuale del genere young adult. Meg Rosoff racconta le vicissitudini di Daisy, 15enne che viene spedita dalla famiglia newyorkese in una fattoria nelle campagne remote del Regno Unito, nella speranza che il contatto con la natura e con i cugini la aiuti a superare i suoi disagi alimentari. Nel mentre scoppia la Terza guerra mondiale e Daisy deve fronteggiare l’impossibilità del rimpatrio e la difficoltà di sopravvivere in un Paese straniero precipitato nel conflitto.
Nonostante quanto la sinossi lasci supporre, il tono del libro è delicato, affrontando con la voce pacata della protagonista anche le svolte più drammatiche. Dopo un adattamento radio per la BBC, Saoirse Ronan è stata confermata come incarnazione di Daisy anche per il film inglese, che vanta la regia di Kevin MacDonald (“L’ultimo re di Scozia”). Non ha fatto impazzire la critica, ma sarebbe comunque carino vederlo, soprattutto perché la Ronan sa gestire ruoli di questa complessità.
Uscita italiana: al momento non prevista
VAMPIRE ACADEMY
Già alla definizione serie (composta da sei libri) di genere paranormal romance ho drizzato le antenne. Il successo dal 2009 ad oggi è stato tale che la prolifica Richelle Mead ne ha poi ricavato anche uno spin off. La protagonista Rose Hathaway è una dhampir che studia per diventare la guardia del corpo dell’amica moroi Lissa. Le due frequentano la St. Vladimir Academy, dove Rose trova anche il tempo d’intrecciare una laision proibita col professor Dimitri Belikov.
Nonostante quanto la sinossi lasci supporre, pare che l’intera saga sia parecchio divertente da leggere, più per il suo tono accattivante che per derivazioni LOL. Il film però non sembra essere riuscito a replicare l’allegra spregiudicatezza della compagine cartacea ed è stato letteralmente massacrato da chiunque. Il regista Mark Waters (quello di “Mean Girls”) non se è curato granché, persistendo nel genere adolescente magica con un nuovo film di “Sabrina, vita da strega”. La mia posizione dopo aver visto il trailer deliziosamente tamarro e ben più spregiudicato della media YA è che ignorerò ogni parvenza di buon senso e andrò a vederlo.
Uscita italiana: nonostante tutto il materiale promozionale indicasse un vaghissimo “febbraio”, pare che arriverà nelle sale il 20 marzo 2014.
DIVERGENT
Tra questa selezione forse il successo più clamoroso, cominciato nel 2011 ad opera di una giovanissima Veronica Roth. Trattasi di una delle copie carbone del mondo distopico di Suzanne Collins, l’ennesima trilogia che vede l’equilibrio dispotico messo in forse da una giovane. Beatrix “Tris” Prior vive in una Chicago in macerie dove la popolazione sopravvive grazie a una rigida società pentapartita. Ogni fazione (candidi, pacifici, abneganti, intrepidi, eruditi) usa il suo tratto dominante per evitare che il mondo precipiti di nuovo nel caos. Al compimento del sedicesimo anno di età Tris affronta come tutti un esame attitudinale per scoprire a quale fazione sarebbe meglio affiliarsi, ma le viene rivelato che lei è una divergente con tratti da tre delle cinque fazioni. Questa nuova condizione è pericolosa, perciò Tris la tiene segreta anche dopo la sua scelta, che la porterà a un duro allenamento per superare l’ammissione necessaria ad essere un membro effettivo della società. Il suo misterioso istruttore, Quattro, sembra però sapere molto di Tris e dei suoi segreti.
Le alte probabilità di un successo sono date da una fanbase enorme (il delirio che ha scatenato l’uscita dell’ultimo libro della trilogia in ogni angolo di internet) e da una produzione faraonica a cura della Summit, ovvero quelli che hanno già fatto centro due volte con Twilight e Hunger Games. Di sicuro qui la base di partenza non è altrettanto solida e l’attrice protagonista Shailene Woodley non ha nemmeno un briciolo del talento di Jennifer Lawrence, ma tra i nomi coinvolti figura gente come Kate Winslet, quindi preparatevi all’onda d’urto. Sfortunamente già il trailer fuga ogni dubbio su una possibile nobilitazione del contenuto del libro.
Uscita italiana: 3 aprile 2014
THE FAULT IN OUR STARS
Difficile scrivere un post sul young adult senza che esca il nome di John Green, uno degli autori più famosi, tra i più dotati a livello stilistico e di contenuti. The Fault in our Stars è la sua ultima fatica, un successone frutto del suo talento di scrittore e della sua genialità nel creare e gestire un’imponente fanbase attraverso i vlogs realizzati col fratello Hank. Se molti autori prediligono la distopia, Green qui torna a trattare uno dei suoi cavalli di battaglia, il rapporto tra adolescenti e morte. Insomma, un re del piangerone consapevole. In questo caso di parla dell’amicizia tra due adolescenti incontratisi in un gruppo di supporto perché hanno parecchi guai di salute. Sì, lo ammetto, sono colpevolmente vaga perché ho il libro che mi attende da quasi due anni e non vorrei spoilerarmi proprio adesso.
Curiosamente quasi tutto il catalogo di John Green è stato opzionato e finito in fase di preproduzione, ma fino ad oggi tutti i progetti sono naufragati. Se chiedete alla persona malevola che è in me, si tratta di un problema di estrema vicinanza dell’autore al progetto, che è riuscito a svilupparsi sono quando gli è stata data possibilità di controllarne almeno parzialmente le fasi di realizzazione e di farlo pubblicamente, sul suo canale Youtube. Difficile che il film si riveli un flop data l’aria d’attesa che gli gira attorno, difficile però dire se ci troveremo di fronte a una pellicola simil Nicholas Sparks o a un prodotto capace di replicare in maniera vivida la carica emozionale che il libro ha avuto sul suo pubblico. Qui ci sono anche parecchi esordi, quindi potrebbe nasce qualche carriera. State pur certi che se il riscontro sarà buono, tutti i progetti rimasti al palo si sbloccheranno alla velocità della luce.
Uscita italiana: 4 settembre 2014
THE MAZE RUNNER
Ovvero la trilogia + prequel che mi aspettavo qualcuno opzionasse ben prima di tanti di titoli qui sopra. James Dashner nel 2009 porta nelle librerie la storia di Thomas, l’ennesimo ragazzo senza memoria trasportato da un misterioso ascensore in un radura popolata solo da giovani maschi. Alcuni tra loro tentano di trovare l’uscita dal labirinto che circonda la radura, popolato da creature che al contatto possono scatenare violente allucinazioni e stimolare i ricordi. Improvvisamente l’arrivo di una ragazza comatosa pone fine al misterioso reclutamento e i ragazzi, senza altri indizi, devono decidere come reagire alle situazione.
20th Century Fox rischia di far fallire un progetto dal potenziale innegabile per trascuratezza, almeno a giudicare dallo scarso materiale reso finora disponibile (niente trailer, i pochi poster disponibili come quello qui sopra sono fanmade!) e dai nomi sconosciuti (al risparmio?) coinvolti nell’impresa. Per dire, il più noto è Dylan O’Brien, comprimario in “Teen Wolf”, mentre il regista Wes Ball è un ex art director finito per la prima volta dietro la macchina da presa. A occhio sarà una roba scacciona, fingiamo di credere che tanta riservatezza serva a celare una piccola gemma. EDIT: Disponibile il primo teaser trailer!
Uscita italiana: 18 settembre 2014
THE GIVER
Ero rimasta a quando la trilogia di Lois Lowry era addirittura materiale per ragazzi, roba da Battello a Vapore insomma, ma a quanto pare tutto è consentito per un YA adattabile in più. Qui poi si è fatto uno sforzo cronologico, ripescando un successone degli anni Novanta, ambientato in un mondo utopico dai contorni via via più distopici in tempi non sospetti. Il dodicenne Jonas vive in una comunità apparentemente armoniosa, sebbene dominata da una serie di rigidissime regolamentazioni che tendono ad annullare le pulsioni e i sentimenti. A dodici anni riceve come tutti i cittadini un compito da svolgere: lui sarà la nuova memoria collettiva dell’umanità e perciò gli verrà dato accesso all’intera storia della stessa e gli verrà concesso un range emotivo ben più elevato degli altri, che porteranno il protagonista a mettere in dubbio la validità del sistema in cui vive.
Il romanzo è stato molto criticato per le tematiche scomode che tratta, tematiche che sul grande schermo potrebbero funzionare alla grande, specie considerando il cast di grido che se ne occuperà (Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Jeff Bridges!), seppur con un paio di nomi di puro WTF (Taylor Swift, Katie Holmes…no ma seriamente?). A preoccuparmi maggiormente è però il nome di Phillip Noyce, regista che non azzecca un lavoro da tempo immemore. EDIT: il primo trailer è ora disponibile!
Uscita italiana: per ora è disponibile la sola release americana, il 15 agosto 2014.
IF I STAY
E qui ci addentriamo nell’oscuro territorio dello YA che ma anche no. E non lo dico solo mossa dal risentimento di chi non mi procura nemmeno una cavolo di locandina scompaginandomi il post, giuro. Nel 2009 Gayle Forman ha dato alle stampe con un notevole successo il conflitto interiore di Mia, una 17enne finita in coma dopo un incidente, che rivive la sua vita passo dopo passo prima di prendere una decisione vitale: lasciarsi morire o risvegliarsi in un mondo in cui la madre e il fratello sono scomparsi? Personalmente non ne sapevo nulla fino a poco fa ma fonti fidate mi assicuro essere la versione giovanile del classico plot lacrimevole alla “credi nella vita, volemose bbbene!” di Sparks.
Ovviamente qui è calata come un falco la onnipresente Summit, giocandosi la carta della protagonista di grido, Chloë Grace Moretz. Date le ultime scelte dell’attrice e la promozione inesistente per un film che negli Stati Uniti esce il 22 agosto 2014, si può legittimamente aspettarsi un’immonda vaccata.
Uscita italiana: non disponibile
PROSSIMAMENTE
Qui entriamo nel turbinio di diritti acquisiti, progetti embrionali e preproduzioni che lottano tra casting e anonimato. A seguire una capricciosa e arbitraria selezione di quanti in futuro potrebbero sorprenderci o disgustarci.
- La prima grossa sorpresa è che si sta lavorando al sequel di The Mortal Instruments: City of Bones, un disastro di proporzioni epiche al botteghino nonostante l’imponente seguito di appassionate e l’autrice, una tizia completamente fuori di testa che ha riempito pagine e pagine di internet con le sue folli gesta. City of Ashes è il lavorazione nonostante il suo predecessore sia il John Carter dei film young adult: viviamo in un mondo crudele.
La saga è indubbiamente un successone e mi dolgo ancora di non essere riuscita a recuperare il film, di cui tutti mi hanno parlato in termini così terrificanti da essere un buon imputato per il LOL duro e puro. Non nascondo poi l’interesse professionale per la coppia di tizi che Cassandra Clare stessa gestisce sulla falsa riga dello ship selvaggio, tanto che buona parte del fandom scaturisce proprio da questo innesto fanfictionaro a una storia già molto fanfictionara di suo. Speriamo di avere il tempo di recuperare il primo, a quanto pare guastato anche dalle continue interferenze dell’autrice. - Altro caso parecchio curioso, l’opzione ancora nel limbo su The Bone Season di Samantha Shannon. Persino io che seguo il mondo YA in maniera marginale sono stata raggiunta da un’imponente campagna promozionale messa in piedi per l’opera di Samantha Shannon, tanto che si è scritto di più sull’opera di marketing messa in piedi che sul libro spesso, che non ha venduto nelle quantità sperate. L’opzione sarà stata pagata proporzionalmente, ma a questo punto varrà la pena esercitarla?
- Fallen di Lauren Kate in realtà è già abbastanza avanti nella produzione, tanto che si è già cominciato a girare per arrivare nei cinema nel 2015. Il problema è che non sono manco mai riuscita a capire bene di cosa si tratti, tanta è l’ondata di disprezzo e disgusto che la scrittura di Lauren Kate suscita in coloro che l’hanno testata. Ve lo descrivo per parole chiave: riformatorio, omicidio di un giovane, protagonista innocente rinchiusa, yawn.
- Dato il mercato editoriale ormai pronto a vendere i diritti per gli adattamenti ancor prima di dare alle stampe il libro, la lista dei titoli già opzionati in attesa dell’attivazione di un progetto vero e proprio sono numerosi: la serie Gallagher Girls, Elusion (il cui libro è ancora in attesa di essere pubblicato), la classica e famosissima serie per ragazzi Artemis Fowl, The Testing di Joelle Charbonneau, Panic di Lauren Oliver, Wonder di RJ Palacio, The 5th Wave di Rick Yancey, Graceling di Kristin Cashore.
Per questa lunga lista di “forse sì” e per la consulenza sui progetti più laterali e meno noti, devo ringraziare la sempre informatissima Livia, a cui mi sono indegnamente appoggiata per rendere più completa questa panoramica. Molto del materiale qui sopra è merito dei suoi preziosi link e consigli.
mi hanno regalato il primo libro di Artemis Fowl nel lontano 1800 e qualcosa, ma sulla copertina c’era già scritto che il film era in lavorazione. Mi sento ancora una dodicenne presa in giro. Per il resto, direi Saoirse Ronan tutta la vita 😉
Ah, ma la storia Fallen è molto semplice in realtà: è Twilight con gli angeli (caduti, naturalmente). Trattasi di book packaging, i famosi “libri creati a tavolino” da società che poi vendono questi progetti completi alle case editrici, dove l’autore ci mette la faccia e in teoria il lavoro di scrittura (per la Kate è una parola grossa! xD), ma non detiene i diritti sulla storia. Sono il numero quattro è un prodotto dello stesso genere, e ricordiamo tutti (lo ricordiamo?) che fine ha fatto.
La differenza tra Nicholas Sparks e Gayle Forman è che il primo è un manipolatore esperto, fa piangere anche i lettori coscienti dei suoi trucchetti, mentre con If I stay la Forman ci prova più o meno da pagina 1, ma alla fine ha lo stesso effetto che dà la lettura di un catalogo di H&M.
Devo dire che per City of Ashes sono contenta. Significa che ci aspettano altre due ore e passa di LOL ininterrotto (quattro e più per te: guarda City of Bones, non te ne pentirai!).
Contenta di essere stata utile 😉
Ho apprezzato moltissimo questa panoramica e debbo ammettere d’avere i brividi! 😀 Ogni notte, prima di addormentarmi, rivolgo all’Altissimo una preghiera sperando la accolga causando la fine dell’ondata YA 😀
Siccome ci tengo al tuo equilibrio psicofisico evito di dirti quanta roba YA uscirà nel 2015.