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fantascienza, i libri con gli alieni e le astronavi, John Varley, Mike Resnick, Urania, Urania Collezione, Valentina Bertani
Urania 1613 – Astronave mercenaria di Mike Resnick
Finalmente un volume inedito e di un autore noto! Classe 1942, originario di Chicago, Mike Resnick io lo associo a due filoni: il colonialismo (se non sbaglio alcuni suoi libri sono ambientati in versioni alternative del continente africano) e un tono che spesso sconfina nel leggendario, senza disdegnare un po’ di humour. Se ho interpretato correttamente, questo Astronave mercenaria dovrebbe essere il terzo volume della serie Starship!, intitolato Flagship:Mercenary (2007), piuttosto recente per la media della collana. I primi due volumi della saga, Mutiny e Pirate, sono già apparsi in passato su Urania, che finalmente tenta di proseguire e concludere una delle tante serie in corso.
In questo terzo volume della serie dedicata all’astronave Theodore Roosevelt il protagonista è l’ormai promosso capitano Wilson Cole, uno che si è fatto la fama di eccedere un po’ troppo in interventismo e creatività, ma anche di saper portare a casa risultati. Accusato di ammutinamento, Cole trasformerà la nave in un’ammiraglia pirata e comincerà a lavorare come mercenario, senza però rinunciare al suo onore, non si sa bene come.
Lo leggerò? Sembrerebbe un sacco di space opera avventurosa dal tocco militare con cui avere a che fare. Al momento non sono interessata e non ho letto i primi due volumi, ma dando un’occhiata in giro l’indice di gradimento di questo libro è bello alto e i lettori assicurano divertimento, un ritmo spedito e una qualità di scrittura non trascurabile. Se siete amanti del genere, un’uscita invidiabile.
Urania Collezione 144 – Demon prima parte di John Varley
Meraviglioso, tante proteste sono servite! Urania mette le mani avanti e annuncia che la seconda parte dell’ultimo volume della trilogia di Gea arriverà a febbraio, chiudendo la ristampa di un altro ciclo. Piccolo problema: ci hanno messo così tanto che siamo di fronte all’ennesimo ciclo devastato dal cambio di grafica; Titano e Nel segno di Titano sono stati ristampati su collezione con la prima, bellissima, mai troppo rimpianta grafica, mentre Demon (1984) si cucca quest’edizione qui.
–nota a margine: oltre a non gradirla esteticamente, io la trovo delicatissima questa edizione cerchio aggiornata, al solo metterla in borsa si decompone–
Protagonista donna – quanto si vede che siamo negli anni 80 – e copertina pin up, perché Urania da quell’ideale di donnine a seno scoperto che fanno tanto scifi pulp anni ’50/’60 mai si allontanerà, mai arriverà agli anni ’80 (sì sì lo so, la Marylin gigante, però c’erano anche King Kong, le streghe e le lesbiche, perché viene messa in copertina proprio Marylin col seno in bella mostra? Son scelte). Comunque, Cirocco Jones è un tipa tosta, capace di affrontare un’entità aliena semidivina in forma di pianeta che ha perso del tutto il senno, ma non sarà comunque una passeggiata.
Così ad occhio, il capitolo finale di un’incursione convinta nell’alien bizarro, un Excalibur della fantascienza, incasinatissimo, dal respiro epico e dal retrogusto vagamente camp di quel decennio. Un mezzo must degli anni ’80 che alcuni gradiscono moltissimo ancor oggi.
Lo leggerò? Ai tempi non comprai i primi due volumi ma adesso l’effetto nostalgia per quell’edizione mi fa rendere conto che, se li trovassi, li prenderei ad occhi chiusi, e poi sospirerei e recupererei pure questo in questo nuovo formato. Finalmente una ristampa di un volume di oggettiva, difficoltosa reperibilità (stiamo parlando del 1990, Urania 1128) e vivaddio, niente Heinlein o Clarke (per ora)!! Sì, insomma, sono amaramente pentita e vagamente speranzosa di poter rimediare. Sicuramente è un titolo diverso dallo standard di Urania, che accontenterà chi è stufo delle proposte della golden age.
Prossimamente: a febbraio 2015 su Urania “Supertoys che durano tutta l’estate” di B.W. Aldiss e su Urania collezione Demon parte seconda di John Varley.
Riporto integralmente un commento di Giuseppe Lippi che funge quasi da piccola anticipazione, dando risposta riguardo ad autori molto richiesti sul blog ufficiale:
Brunner, Wolfe, Willis, Blish e Disch: il primo seguirà, anche se non possiamo ancora dire quando; il secondo non è nei programmi al momento ma potrà rientrarvi, almeno con le storie di pura fantascienza e la cui mole ce lo consenta. Blish è doveroso e certamente apparirà in futuro, mentre Disch lo inseguiamo da ANNI ma non ce ne concedono i diritti perché chiedono un’edizione da libreria e compensi adeguati.
Si spera sempre in un’editoriale d’inizio anno, da pubblicare su un sito terzo senza annunci e con le date di pubblicazione criptiche su cui smadonnare, perché Natale si avvicina e c’è grande voglia di festeggiarlo come da tradizione. Nel caso, ne riparleremo sicuramente su questi lidi.
NEWTON COMPTON
In super colpevolissimo ritardo segnalo che Newton ha pubblicato l’edizione italiana di uno dei libri scifi del 2014 che è riuscito ad arrivare anche al pubblico mainstream, un esordio capace d’entrare nelle classifiche “serie” di fine anno dei migliori libri da recuperare. Andy Weir firma L’uomo di marte, un racconto di sopravvivenza sul pianeta rosso di un povero astronauta dato erroneamente per disperso dalla sua spedizione ma deciso a sopravvivere in attesa del soccorsi.
In realtà nel mio giro di conoscenze italiane ed estere questo volume ha raccolto fortune alterne (c’è chi me ne dice sia bellissimo e chi è rimasto parecchio deluso), ma dato che ci sta lavorando Ridley Scott in persona per tirarne fuori un film (si spera migliore delle sue ultime uscite), ne risentirete parlare e forse vale la pena documentarsi adesso.
VARIE
Riceviamo e segnaliamo questo grazioso volume di Valentina Bertani (Il fantasma del lago, The Sword of Cael), Piume d’Angelo, disponibile in formato digitale sui principali negozi online.
Ambientato in un futuro in cui l’umanità ha conquistato la Galassia, Piume d’Angelo ruota attorno alle vicende di Alex e Amy, due sorelle create nella speranza di porre fine alle guerre in un mondo sull’orlo del caos.
La copertina sicuramente si fa notare (sapete del mio trip per le illustrazioni, specie per la letteratura di genere), ma mi viene un dubbio: romanzo dai toni apocalittici per ragazzi o per adulti?
Mannaggia, come avrà fatto la Bertani a farsi pubblicare su questo sunto delle uscite mensili italiane di genere? Semplice, ha letto le due righe finali del post.
Per segnalazioni, comunicati stampa e review copies trovate l’indirizzo mail del blog nella sezione About.
“L’uomo di Marte” (edito peraltro da Newton Compton e non da Fanucci) è tradotto da Tullio Dobner, quindi si può andare tranquilli (vedi scheda su Wikipedia). Essendo ormai a poche pagine dalla fine non posso che essere daccordo con i commenti favorevoli; unico “difetto” è che in alcune parti si dilunga un pò troppo nella spiegazione di reazioni chimiche o di effetti fisici e se non si è esperti in materia si fa fatica a seguire. Ma la caratterizzazione dei personaggi e la plausibilità dell’intera struttura narrativa sono di primissimo livello.
Il livello di stordimento raggiunto è ormai da record, avevo la copertina a lato e sono riuscita a confondermi comunque. Tutto corretto ora.
Grazie per il tuo commento sull’edizione italiana e sulla traduzione. Dato che in molti mi hanno detto che ci sono parecchie parti tecniche, non mi dispiacerebbe provarlo in italiano.
Mike Resnick ha effettivamente pubblicato diversi racconti con ambientazione africana, molti anche premiati con lo Hugo.
Non so però se comprerò “Astronave Mercenaria” perché ho comprato i primi due volumi del ciclo e sinceramente non è che mi abbiano poi così impressionato.
Faccio in tempo però a cambiare idea, però. ^^
L’editoriale di Lippi?
Non ho mai capito come mai la redazione di Urania pur avendo un proprio sito a disposizione ogni anno finisca col presentare i propri programmi con ritardo estremo e su siti terzi.
Ma forse, sono io che ho dei limiti e non ci arrivo….^^
L’editoriale probabilmente non arriverà perché l’anno scorso Lippi s’inviperì per le numerose critiche piovute dopo la pubblicazione e minacciò di non farlo più nemmeno su siti terzi, ricordando che lui ci perdeva tampo (!?), non è tenuto a farlo né a rispondere ai commenti sul blog (!) e lo fa gratis (!!).
Per dire.
Nella posta de “Il mestiere dell’avvoltoio”, a proposito delle notizie date su altri siti invece che sul blog di Urania, Lippi scrive:
«Ne apprendete “fortunosamente” e “altrove” perché l’obiettivo del blog è di stare sul presente e sull’attualità mensile (oltre a permettervi di conservare una documentazione sugli autori che via via pubblichiamo), non di fare anticipazioni che potrebbero essere smentite dai fatti o sollevare inutili polveroni. Le anticipazioni “sicure”, in dosi ragionevoli, riprenderanno negli editoriali di “Urania”.»
Be’, da febbraio 2014, cioé all’uscita del volume in questione, non credo ci siano stati ancora editoriali… un tempo mi pareva uscissero ogni sei mesi circa. Proprio dosi ragionevoli!
Poi quel discorso lì del gratis poteva anche risparmiarselo. Mi sembra un po’ arrogante a volte… e sarebbe anche ora di cambiare editor, dopo 24 anni!
Comunque, oggi mi son preso “L’uomo di Marte”, e devo ringraziare questo blog per avermi fatto uscire dall’indecisione : )
Volevo prendermi l’immensa nuova edizione dei racconti di Cheever, ma non ho saputo resistere alla bella confezione del libro di Andy Weir: cartonato, con sovracoperta, e con titolo e autore in rilievo; tutto a soli 9,90 euro… sorprendente la Newton Compton!
Ho avuto parecchie esperienze negative anche con NC eh (che criticonaaaa!) ma dai, voglio crederci! Al massimo fammi sapere anche tu, se lo leggerai a stretto giro!
L’intervento che riporti mi scatenò un’attacco d’ilarità involontaria (sul serio, ma proprio con le lacrime agli occhi): 2014, collana di fantascienza con un blog (manco un FB, un twitter, un tumblr) che ritiene che un editoriale sia fuori luogo sulla sua pagina ufficiale, gestita come un archivio. MA SUL SERIO!?!?!?
nota bene: se uno cerca informazioni d’archivio su Urania non va mica sul blog ufficiale, ma su tanti siti non ufficiali infinitamente più completi e comodi (anche solo Wikipedia, per dire).
Certo, perché sollevare inutili polveroni scrivendo delle sporche che progettano di fare sulla pagina ufficiale? Meglio che gli insulti piovano dal nulla e completamente off topic perché non c’è uno spazio per commentare annunci tanto importanti!
Che poi basta scrivere “titoli in forse”, nessuno si presenta col mitra se poi saltano eh. Vero è che l’utente medio che commenta sul blog di Urania è molto pignolo (mi ci metto dentro pure io eh) ma non siamo mica cretini. Anzi, saremmo anche la loro fonte di reddito.
Comunque sì, uscivano più o meno due volte l’anno, un blocco di annunci durante l’estate e uno a inizio anno.
“L’uomo di Marte” lo consiglio, scorre bene, le parti più tecniche sono ben tradotte e direi anche ben gestite, risultano interessanti e non appesantiscono lo scorrere dell’azione, anzi contribuiscono a rendere il tutto meno frenetico e meno ‘cinematografico’.
Le uscite di Urania di gennaio invece non mi entusiasmano più di tanto: non ho mai finito Titano e anche i romanzi della serie Starship li trovo abbastanza deboli.
Grazie per la segnalazione. Accipicchia, addirittura in compagnia di romanzi Urania?! Dai, che non sono così brava (non ancora)!
Il libro sarebbe un fantascientifico per ragazzi/young adult. Forse più sul fronte ragazzi. Forse dovrei scriverlo nel comunicato stampa… ^^
Grazie per la delucidazione!
Tutte le uscite italiane di genere si meritano un angolino qui (e lo otterrebbero se battessero un colpo per tempo).