Tutto quello che ho letto e recensito nel 2014 e il CLASSIFICONE di fine anno.
In attesa di leggere nei commenti cosa avete letto e amato nel 2014, cominciamo con un ripassino di quanto è passato sui miei scaffali quest’anno.
SCAFFALE
##1 The golden compass di Philipp Pulmann
#2 La macchina della realtà di William Gibson e Bruce Sterling
##3 Mockingjay di Suzanne Collins
#4 Una storia per l’essere tempo di Ruth Ozeki
#5 Divergent di Veronica Roth
##6 Brightness falls up from the Air di James Tiptree Jr
#7 Prima neve sul Fuji di Kawabata Yasunari
#8 Il corridoio nero di Michael Moorcock
##9 The Fault in Our Stars di John Green
#10 unastoria di Gipi
#11 Gli italiani non sono pigri di Barbara Serra
#12 Il blu è un colore caldo di Julie Maroh
##13 A Little Princess di F Hodgson Burnett
#14 Il fantasma di Laika e altri racconti di AA. VV.
#15 Né di Eva né di Adamo di Amélie Nothomb
#16 The Giver di Lois Lowry
##17 The Windup Girl di Paolo Bacigalupi
#18 Una grande e terribile bellezza di Libba Bray
#19 Il cardellino di Donna Tartt
#20 Il mestiere dell’avvoltoio di Robert A. Heinlein
##21 Mr. Pip di Llyod Jones
#22 Jane, la volpe e io di Fanny Britt
##23 Wool di Hugh Howey
#24 Il genio e il golem di Helene Wecker
##25 Moon Over Soho di Ben Aaronovitch
#26 Forbici vince carta vince pietra di Ian McDonald
#27 Orme di Robin Davidson
#28 Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrere
#29 L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Haruki Murakami
##30 Ancillary Justice di Ann Leckie
##31 The Ocean at the End of the Lane di Neil Gaiman
##32 The Dark Defiles di Richard K. Morgan
##33 Murder on the Links di Agatha Christie
##34 Something Wicked this Way Comes di Ray Bradbury
##35 Annihilation di Jeff VanderMeer
#36 Il futuro di vetro di AA. VV.
#37 Pashazade di Jon Courtenay Grimwood
##38 Snow Country di Kawabata Yasunari
##39 Call for the Dead di John Le Carré
##40 Mr. Penumbre 24-Hour Bookstore di Robin Sloan
#41 Uomini in rosso di John Scalzi
#42 Un’iperbole e mezza di Allie Brosh
Questo significa che…vittoria~!
STATISTICHE
- Nel 2014 ho letto 42 libri (sempre che non riesca a finire il volume in lettura entro il 31 dicembre), due volumi in più rispetto allo scorso anno, così come programmato tra i buoni propositi di quando ancora il 2014 era un nuovo anno.
- Rispetto all’anno passato è aumentato anche il numero delle pagine (quindi non ho imbrogliato!): ho superato la soglia delle 13000 pagine, ma le 15000 sono ancora lontane.
- Rispetto all’anno scorso è anche aumentato il numero dei libri letti in lingua originale: 12 volumi in inglese contro 10 (anche se Jonathan Strange & Mr. Norrell vale almeno due volumi “regolari”).
- Rispetto agli anni passati le letture si sono concentrate molto di più sulle uscite più recenti, con ben 21 volumi la cui pubblicazione risale all’ultimo anno (considerando le uscite inglesi o la prima stampa italiana).
- Il libro più datato letto da me quest’anno risale al 1905 (“A Little Princess”), quindi non mi sono ma avventurata più indietro del Novecento.
- Parlando di questioni di gener, siamo a 17 autrici, 2 volumi di autori vari e 23 autori. In ogni caso non sono propensa a impormi di leggere “diversamente” sia in termini di genere che di provenienza geografica, perché so che impormi criteri al di fuori del mio gusto tende ad abbassare notevolmente il mio gradimento complessivo, quest’anno molto alto.
- Parlando di nazionalità: 21 statunitensi, 5 inglesi (uno scozzese), 4 giapponesi, 4 francesi, 2 italiani, un australiano, un neozelandese, (forse) un russo. La Tumblr social justice mi starà già cercando per farmi un bel cazzione.
- Solo un’autore è riuscito a piazzare più di un libro tra le mie letture del 2014 ed è Kawabata Yasunari. Troppe letture interessanti in giro per focalizzarsi, meglio svolazzare qua e là.
- Il genere più rappresentato è la fantascienza, fatto non scontato negli anni passati. Nel 2014, complici buone uscite e frequentazioni più intensive di lettori con tanti libri da raccomandare, le mie letture sono state più spiccatamente di genere: 16 volumi scifi, di cui 7 urania.
- Altri generi molto presenti: 7 fantasy, 6 young adult, 4 graphic novel.
- Tra i volumi letti quest’anno, 11 sono stati trasposti in film. Li ho visti tutti.
- Più della metà delle mie letture sono state recensite qui sul blog, con una corsia di preferenza per i libri di genere. Se c’è qualcosa che ho mancato e v’interessa particolarmente, lasciatemi un commento e rimedierò.
- L’anno scorso postai una top ten dei volumi che ero più impaziente di recuperare: ne ho recuperata l’esatta metà (ok, di Aaronovitch non quello ma comunque ho continuato il ciclo). Devo dire che alcuni di questi sono stati tra le delusioni più cocenti dell’anno.
BUONI PROPOSITI
- La sfida per l’anno venturo su Goodreads raggiungerà quota 45 libri. Bisogna impegnarsi sul serio.
- Al solito, leggere i vincitori di Hugo, Arthur C. Clarke e Nebula, a meno che siano proprio titoli improponibili. Leggere più nominati possibili. Se proprio la voglia di vivere raggiunge livelli devastanti, anche il vincitore del World Fantasy Award.
- Leggere il vincitore del Booker Prize, a meno che non sia improponibile come quello di quest’anno. Dare una chance ai nominati.
- Leggere almeno un paio di libri il cui adattamento filmico o telefilmico è in arrivo.
- Avanzare nella lettura e rilettura dei cicli in corso: His Dark Materials, Imperial Radch, Southern Reach Trilogy, Gemma Doyle, Takeshi Kovacs, Peter Grant, George Smiley.
- Continuare il recupero dei classici giapponesi del ‘900 e provare nuovi autori contemporanei nell’ottica alternativa a Murakami (#Murascettici).
- Tentare di recuperare i titoli del 2013/2014 che sto ancora puntando stile cane da tartufo.
- Finire di leggere gli ultimi volumi comprati nel soggiorno a New York del 2010 (meno tre).
- Leggere almeno un paio di classici.
- Leggere almeno un paio d’italiani che non mi facciano pentire amaramente di questa risoluzione.
- Fregarsene e fare quel che mi pare, come sempre.
IL PODIO
Tanto lo so che avete saltato tutto il pezzo qui sopra per arrivare a questo paragrafo (e vi prego di apprezzare il montaggio precedente al cut per non farvi agitare).
Eccoci qui dunque, con il podio più prevedibile del mondo: i tre volumi che mi sono più piaciuti nel 2014 (no, non necessariamente i migliori). Forse anche i tre volumi con le copertine più fighe del 2014.
In rigoroso ordine alfabetico:
- Ancillary Justice
La gioia di aver scoperto un’esordiente in grado di prendere la space opera rivitalizzata esclusivamente in chiave di omaggio al passato da John Scalzi & soci e trasformarla nel veicolo narrativo di uno dei romanzi SF più ricchi di spunti filosofici e culture fittizie complesse degli ultimi anni è di poco superiore al dolore causatomi dalla consapevolezza che l’edizione italiana è mal tradotta, assolutamente non all’altezza di un titolo cult che si candida ad essere tra i pochi a sopravvivere nei prossimi decenni nella memoria degli appassionati. - Annihilation
Di questo titolo non vi ho ancora parlato, ma lo farò sicuramente in tempo per l’uscita del primo volume italiano della trilogia, attesa per marzo 2015. A livello emotivo, la lettura più totalizzante e distruttiva del 2014, consumatasi in poche ore per l’assoluta incapacità di andarmene dall’Area X e tornare alla mia vita. Inquietare il lettore, soggiogarlo a un’atmosfera di sottile angoscia e poi fargli provare vera paura è difficilissimo on la sola parola scritta come strumento. Oltre che a contenere una storia meravigliosa, scritta con grande raffinatezza, questo libro ha almeno un paio di passaggi che mi hanno genuinamente terrorizzato. - Il Cardellino
Santa, santa Donna Tartt che con il tuo ultimo lavoro monumentale, anche se non privo di difetti, non solo mi permetti di darmi un tono mettendo un Pulitzer in classifica ed evitando lo strapotere SF nelle mie preferenze annuali, ma elevi il genere fanfiction slash al livello della letteratura high brow. Basterebbe anche quello eh, ma le decine di passaggi memorabili e la complessità dei tuoi personaggi dickensiani contemporanei ti hanno permesso di far fuori parecchi rivali senza ripensamenti
PER NON DIMENTICARE
The Dark Defiles / Snow Country/ Mr. Pip / Call for the Dead / La macchina della realtà
CLASSIFICONE DEI RECUPERONI
Ecco i dieci titoli che sono più impaziente di recuperare nel 2015 e secondo me, insomma, roba bona:
Legenda
## letto in lingua originale nel 2014
# letto in italiano nel 2014
Penso che non farai fatica ad esaudire il proposito dei 45 libri per l’anno prossimo. Io quest’anno ho fatto davvero pena con la lettura e lo dico con rammarico. L’anno in cui ho letto meno nella mia vita credo. Mi propongo anche io di fare meglio nel 2015… 😉
Speriamo! Voglio essere ambiziosa ma mi brucia ancora tantissimo di aver mancato l’obiettivo del 2011 per un solo libro…argh.
Dai, diamoci da fare! ^-^
Ciao.
Le mie preferenze tra le letture del 2014 le avrai lette su Nocturnia, però dal momento che hai scritto di voler leggere anche i volumi premiati col World Fantasy Award ti consiglierei in particolare Wanted di Lavie Tidhar. Di facile reperibilità e pubblicato da Gargoyle.
Mentre se posso avanzare una richiesta: mi piacerebbe che tu recensisci Annihilation del nostro comune mito Jeff Vandermeer.
Nessun problema, non vedo l’ora di parlarvene diffusamente ma è un po’ difficile saltare con carpiatura ogni possibile spoiler.
Stendiamo un velo pietoso sulle mie scarssissime letture del 2014 e andiamo oltre (a mia scusate posso dire che ho letto comunque parecchio, ma a fumetti…se può essere una scusante). The Lies of Locke Lamora l’ho letto in italiano tempo fa, prendendolo a caso in un momento in cui avevo un bisogno insensato di fantasy senza elfi e gnomi che andavano per la maggiore in quel momento e che io odio cordialmente nel 90% dei casi. È un libro carino, al primo momento mi aveva anche preso a sufficienza da cercare sempre in italiano il seguito che non ho trovato facilmente, ma ho trovato. Però a rivalutarlo a freddo è giusto “carino”, certo se poi si considera cosa ci propinano a livello fantasy…
Date le dimensioni del tomo in questione, direi che vale almeno doppio (e aumenta la tua mole di letture).
Vorrei provarlo quando mi verrà voglia di un fantasy spiccio con molta azione e un pizzico di cattiveria; non mi aspetto il libro che mi cambi la vita, ma se rispetterà queste premesse sarò più che soddisfatta.
Se non ricordo male la pubblicazione del ciclo è interrotta in Italia a tempo indeterminato e gira persino una petizione per convincere la casa editrice altrimenti.
Aumenterebbe, l’ho letto almeno un paio di anni fa circa. Però quest’anno ho letto i Pirati dell’Oceano Rosso (il seguito) che è lungo più o meno uguale.
Riguardo alla pubblicazione italiana è un po’ un caos, da quel che ho capito in giro. Ed è stato per quello che il secondo libro già è stato complicato reperirlo. In pratica, oltre alle vendite non esaltanti (ahh gli elfetti), l’autore ha avuto un lungo periodo di forte depressione e si era completamente fermato, dando ad intendere che la ripresa del ciclo fosse da escludere. La Nord ha quindi pensato bene di mettere una croce sopra a tutto, non mi pare nemmeno esista una versione in tascabile degli Inganni, figurarsi dei Pirati. Ma al contrario Lynch è tornato a scrivere ed è uscito, se non erro, quest’estate il terzo libro, che non so dire se sia o meno l’ultimo. L’unica cosa che ho leggiucchiato in giro è che è meglio dei Pirati (che mi ha soddisfatta molto meno del primo libro).
Io ci sono arrivata via terzo libro, che in giro è piaciuto veramente tanto quest’anno (e a quanto ho capito, ha venduto davvero bene). Sempre da prendere con le pinze perché non volevo spoilerarmi troppo, pare voglia arrivare a quota sette.
Mio livello di stupore se arrivasse un qualche adattamento: 0,5%.
Della depressione di Lynch invece non sapevo nulla, meno male che si è ripreso!