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Urania 1617 La notte del bombardiere di Serge Brussolo
Quanto ci mancavano i capolavori, aka le ristampe di ripiego sulla collana teoricamente dedicata per intero agli inediti? Azzarderei un pochissimo. Questo mese il ripescaggio ha almeno il merito di spaziare fuori dalle lande degli scritti anglofoni, pescando un autore francese praticamente inedito nel resto del mondo, Serge Brussolo. Nel suo La nuit du bombardier (1989), Brussolo racconta l’indagine piena di tensione di uno studente 14enne, David, deciso a scoprire il mistero che regna da quarant’anni sulla cittadina in cui si è trasferito in circostanze dolorose, Triviana. In città si trova un grande cratere dove anni prima un misterioso velivolo si era schiantato. La notte del bombardiere però non lasciò che dubbi sull’effettivo modello dell’oggetto che si disintegrò al suolo e dato che di Urania stiamo parlando…
Lo leggerò? Come molti altri autori francesi pubblicati da Urania, Brussolo è estremamente divisivo nei giudizi di quanti lessero la prima edizione del 1990. Difficile farsi un’idea dato che gli unici pareri disponibili sono quelli degli affezionati della collana più completisti e intransigenti, lettori rispetto a cui tendenzialmente ho idee diametralmente opposte. Visto così, direi che quanto meno non è una fregnaccia micidiale, e già questo è un buon inizio. L’annuncio ha suscitato anche un certo interesse tra quanti volevano recuperare questo titolo, quindi se lo sentite nelle vostre corde, potrebbe valere il tentativo.
Urania Collezione 147 – L’ultima spiaggia di Nevil Shute
Sulla collana dedicata alle ristampe troviamo una ristampa, come si può ben immaginare, e una dell’epoca d’oro a cui Urania non smette mai di guardare con nostalgia. On The Beach (1957) è l’ennesimo titolo apocalittico così datato da essere stato scritto da Nevil Shute in un periodo in cui la terza guerra mondiale, la minaccia atomica e l’estinzione di massa per radiazioni erano ben più che fantasticherie. Siamo in Australia, in una delle poche zone con uno sparuto gruppetto di sopravvissuti, tra cui spicca il comandante di un sottomarino americano, un militare che ha difficoltà ad accettare l’idea che moglie e figlio siano morti dall’altra parte del globo. A un certo punto viene captato da Seattle un segnale morse, una richiesta d’aiuto e insieme ai quattro gatti sopravvissuti all’estinzione decide di usare il sottomarino per attraversare il grande nulla post atomico e vedere di salvare qualcuno. Vista così, non un’idea grandiosa, ma che volete, anche i surperstiti devo attaccarsi a qualche speranza, anche se suicida.
Lo leggerò? Eh, ennesimo titolo Collezione che oscura la collana madre. Nevil Shut annovera ancor oggi un certo codazzo d’estimatori anche a livello internazionale e in particolare questo titolo è molto apprezzato, anche al di fuori del bacino SFF, per la sobrietà e il realismo con cui affronta il conflitto mondiale e l’estinzione del genere umano. Se fossi assolutamente certa che l’edizione non è stagliuzzata e la traduzione non è un insulto all’intelligenza, direi sì senza remore. Nel fandom italiano è amatissimo, quindi il vero dubbio è non se, ma in quale lingua procurarselo. C’è anche da dire che non mancano ristampe antecedenti, per cui forse non si sentiva tutto questo impellente bisogno di una ristampa.
Un piccolo bilancio Urania-centrico a un terzo di questo 2015: che noia. Scorrendo la tag Urania del blog troviamo 13 volumi usciti finora, di cui a mio parere solo un paio davvero imperdibili (su tutti il ritorno di James Tiptree Jr, di cui latita ancora però la parte migliore della produzione, cioè le storie brevi). Shute e Martin sono dei bei nomi, ma entrambi più che reperibili in edizioni precedenti senza troppo penare, così come per la maggior parte dei titoli Collezione e Capolavori. I titoli risalgono quasi tutti a periodi precedenti al 1990 e le poche eccezioni riguardano autori che Urania vuole (o deve) stampare in maniera completa, per di più con titoli minori.
Insomma, non tutti i mesi si può avere il titolone o il grande autore, però al momento questo 2015 mi ispira solo un grande, cocente sbadiglio e, complice la scoperta di un’edizione americana del Tiptree d’annata a pochi spicci, non ho ancora comprato un volume che sia uno. Non di solo agosto vive il lettore.
Ultima considerazione: recentemente ho sentito lettori di SFF nostrana snobbare un editore come Multiplayer edizioni (che trovate qui sotto con la loro ultima proposta) perché loro non leggono libri pubblicati da chi ha cominciato con *guide per videogiochi*. Mondadori esiste da decenni, ha un catalogo sterminato, risorse economiche non indifferenti e forse sta per papparsi RCS, eppure guardate che titoli ci propina, in edizioni e traduzioni tutte da vagliare. Siete veramente sicuri di quello che fate?
Prossimamente: a maggio 2015 su Urania 1618 “I prigionieri del Caduceo” di Ward Moore, su Urania Millemondi primavera “Cronache dello Spazio 1” di Fritz Leiber e su Urania Collezione “La ballata di Beta-2” di Roger Delany. [IN AGGIORNAMENTO]
MULTIPLAYER EDIZIONI
Un solo titolo extra segnalatomi questo mese, però di quelli di una certa rilevanza, dato che Sony ci sta producendo sopra un film insieme al produttore di The Social Network. Più nerd che SFF, Console Wars narra la storia della prima grande battaglia di console e degli uomini, in primi il genio dietro Mattel Tom Kalinske, che hanno contribuito a plasmare il mondo videoludico e a farlo diventare la realtà globale, economica, artistica e polemica che è oggi. Il libro esplora il primo grande scontro tra Sega e Nintendo, tra le corazzate giapponesi e la nascente offerta americana. Seth Rogen e Evan Goldberg, che stanno curando la sceneggiatura del film, firmano l’introduzione. Dato che al giorno d’oggi a un gamer si richiede un lato polemico sviluppatissimo e una conoscenza enciclopedica di fatti e videogiochi molto spesso consumatosi quando erano a malapena nati i suoi genitori, potrebbe tornare molto comodo, ma non escludo piaccia anche a chi piace questa storiografia arcaico tecnologica alla Halt & Catch Fire. Esce nelle librerie oggi.
Io finora in questo 2015 di Urania, ho comprato solo il libro su Howard e mi sa che questo mese continuerò a non comprare niente.
Eh sì, calma piatta.
Quella del non leggere libri di una casa editrice che ha iniziato con guide per VG l’ho sentita anch’io, e mi pare una gran cavolata.
Che mi frega? Basta che pubblichi roba interessante, dico io! Poi non tutto potrà piacermi, ma lo stesso discorso vale per tutte le case editrici: compro quello che mi interessa.
E la Multiplayer.it ha già pubblicato roba interessante e ci sono titoli futuri appetibili. Tipo Doctorow. Il suo “Little brother” mi era piaciuto molto. La Multiplayer.it lo ristamperà e poi pubblicherà anche il suo seguito.
Be’, per non parlare del titolone che si è accaparrata, cioé La ragazza meccanica…
Anche la Zona42 ha pubblicato, e sono sicuro pubblicherà in futuro, roba bellissima. Due nomi su tutti: Ian McDonald e Karl Schroeder. Mentre la Fanucci ogni tanto, tra una camionata di Dick e l’altra, ci regala bella roba come Ancillary Justice, o Leviathan Wakes in uscita a maggio, a quanto si dice.
Le segnalazioni di Zona42 sono appuntamento fisso della rubrica (e presto le recensioni). Non ho mai sentito di pregiudizi nei loro confronti. Su Fanucci invece ne ho io: ho consigliato a tanti Ancillary Justice e quando mi hanno detto che era tradotto così male da essere poco comprensibile mi sono sentita responsabile. E non è nemmeno la prima volta, quindi quella di Leviathan Wakes non so se definirla una bella notizia.
Ai tempi ne parlai moltissimo e loro hanno anche il merito di aver portato Bacigalupi in Italia! Sono ovviamente d’accordo con te e mi spiace trovar conferma nel tuo commento di questo pregiudizio diffuso.
Di Zona42 ho Desolation Road già da un po’ e sarà una delle mie prossime letture. I pochi titoli pubblicati finora mi sembrano molto interessanti e anche le copertine non sono niente male : )
Peccato per la traduzione di Ancillary Justice.
Di Leviathan Wakes non so nulla (solo che è del 2011 e che forse ne trarranno una serie tv), però di sicuro mi informerò al momento dell’uscita…
Ah, Gardy, non so se ne hai già parlato, ma c’è questo romanzo un po’ sci-fi un po’ fantasy, Libriomancer, che pare sia una bomba. E in Italia chi l’ha pubblicato? Una casa editrice minore, La Ponga Edizioni. Le grandi case editrici l’hanno snobbato, robe da matti (probabilmente puntano su libri tipo Barbara D’urso & co.)
Non mi dice niente, mi informerò. Per quanto riguarda le case editrici più piccole, spero sempre mi mandino una cartella stampa.
Chi lo fa (piccolo o grande) qui è sempre presente. Purtroppo le case editrice sono innumerevoli e perdersi qualcosa è un attimo.
Non conosco questo libro di Brussolo, ma ricordo distintamente che da piccola lessi uno dei suoi libri per ragazzi e che mi colpì moltissimo (potrei dire che mi ha piuttosto inquietata). Io quasi quasi vado a vedere se esiste un assaggio dei primi capitoli per decidere poi se prenderlo o meno 🙂
È molto amato da una buona fetta di lettori uraniani, non credo ti deluderebbe come autore. Come edizione invece…
(Su Amazon ci dovrebbe essere l’anteprima digitale)
Non che serva molto questa informazione per chi vuole comprare il libro, comunque da “L’ultima spiaggia” è stato tratto un (bel) film del ’59, con Gregory Peck. Il titolo è lo stesso del libro.
Fai bene ad aggiungere le postille cinematografiche…ci conto!
Comunque, per continuare la critica ai mancati editoriali di Urania (se ne parlava su un altro post delle uscite del mese) il Sig. Lippi sul blog ufficiale, nei commenti a La notte del bombardiere, ha scritto “…non facciamo più anticipazioni per non sciupare la sorpresa ai lettori. E per non creare spoiler.”
Sarebbe una battuta esilarante, se non fosse una frase seria. Insomma, è sconcertante. Secondo me invece fare pubblicità per il futuro aiuta a tener vivo l’interesse dei lettori (vedi per esempio il sito della Multiplayer). Oppure la strategia Urania è diversa, forse tentano di indurre i lettori a comperare quello che passa il convento, con la paura che in futuro venga stampato di peggio : )
…o più semplicemente si sono arrabbiati come delle vipere per tutti i commenti negativi che seguivano invariabilmente ogni editoriale.
Per stare su internet in maniera attiva bisogna avere nervi saldi e pelo sullo stomaco. GIà in passato giù a Urania hanno dimostrato di non comprendere appieno le possibilità e i limiti che una presenza online comporta. Forse quindi meglio così, ma almeno non sparino panzane simili. “Non li facciamo più perché abbiamo deciso di non farne”: ok, a posto così.
[anche se ovviamente i titoli “grossi” avranno poco tempo a disposizione per creare l’attesa che editoriali come quello che annunciava “Il fiume degli dei” avevano saputo generare, rendendo il titolo un best seller in potenza già prima dell’estate.]
Sono perfettamente d’accordo con te, Urania questo anno, ma anche negli anni passati debbo dire che non era tanto meglio, proprina ristampe su ristampe a mio parere per risparmiare.
L’anno scorso però tra ristampe difficili da reperire e molto interessanti e qualche uscita agostana/settembrina di rilievo (Reynolds, Scalzi) alla fine si era comunque salvata come annata.
Questo 2015 per il momento vede tra le uscite più esaltanti un romanzo minore di James Tiptree Jr.
Capisco le difficoltà del momento, ma anche tra le ristampe si sta davvero pescando nell’accessorio. Non resta che sperare nei mesi estivi e nel jumbo.
Meno male che a fronte di una sola uscita inedita, ben tradotta e veramente interessante di Urania (in Jumbo we trust!) sui romanzi contemporanei si stanno muovendo parecchie case editrici, anche non prettamente di genere.