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Charles Stross, Claire North, fantascienza, fantasy, Fritz Leiber, i libri con gli alieni e le astronavi, mondadori, mondi distopici, Multiplayer it, NN editore, Roberto Recchioni, Samuel R. Delany, Urania, Urania Collezione, Urania Millemondi, Ward Moore, zona 42
Urania 1618 – I prigionieri del Caduceo di Ward Moore
Mentre la primavera fa fiorire rigogliosa l’italica penisola, giunge qualche segnale di vita anche dalla collana fantascientifica per antonomasia del Bel Paese. Il primo buon segno è che non siamo di fronte a una ristampa (pardon, “capolavoro”): Caduceus Wild (l’ultima opera dell’autore, scritta nel 1978 con Robert Bradford che non viene curiosamente citato in copertina) è tuttora inedito in Italia e viene proposto al fianco di Lot e La figlia di Lot.
Il libro descrive una medicocrazia (così a occhio, esiste in italiano? Ippocrazia? Un aiutino?), ovvero un mondo apparentamente utopico dove sono i medici a regnare. Vaccinazione obbligatoria, zero omeopatia e…dove sta la fregatura? Sparo: coercizione forzata delle menti e quelle cose lì. Però niente morbillo, niente scie chimiche. Mhhhh…
Lot and Lot’s daughter invece sono segnalati come i primi titoli che tentarono di avviare la fantascienza su un sentiero un filo meno scientifico e più letterario: siamo di nuovo nella nostra amata, catastrofica apocalisse americana del caso, da cui cerca di fuggire una famigliola. Dati i riferimenti all’Antico Testamento, la vedo molto dura.
Lo leggerò? Come avrete notato dai titoli citati, Ward ha giusto un po’ il pallino delle citazioni bibliche (e nel filone classico è in ottima compagnia). Non è uno scrittore prolifico, ma in qualche modo è riuscito a farsi strada nella fascia tra il buono e il classico. Spoiler: non con questi titoli, di cui si fatica a trovare un parere, perché giacciono dimenticati anche dall’altra parte della Manica e dell’Oceano. Posso dirlo? Sento un lieve raschiare il fondo del barile.
Urania Collezione 148 – La ballata di Beta-2 di Samuel R. Delany
Dopo due anni e passa di questa rubrichetta livorosa (DUE ANNI GENTE!) posso finalmente citare con un po’ di emozione un mostro sacro della fantascienza tutta, amatissimo ed odiatissimo, soprattutto in zona Sad Puppies: d’altronde ai tempi uno scrittore di genere omosessuale di colore non era esattamente la norma, per non citare il fatto che buona parte della sua produzione è sessualmente carica e *assolutamente fuori di testa*. Indovinate un po’? Non l’ennesimo avanzo di magazzino che ci propina Urania questo mese! Il mese degli avanzi interessanti! The Ballad of Beta-2 infatti risale al 1965 ed è antecedente alla maggior parte dei suoi capolavori. Stavolta viaggiamo con Joneny, uno studente alle prese con un’osservazione di routine (dove per routine s’intendono anche viaggi alla velocità della luce). Due astronavi distrutte e apparentamente deserte. Da una però comincia a sprigionarsi un misterioso fuoco verde e non sembra soggetta ad alcune leggi della fisica: potrebbe essere una delle due astronavi disperse nella diaspora dalla terra verso altri pianeti da colonizzare, una storia ormai persa nel mito?
Lo leggerò? Eh, se non avessi qualche dubbio sulla traduzione sarebbe un assolutamente sì. Una riflessione: siamo al 148esimo Urania Collezione e di Delany ce ne sono solo due: questo e il molto amato Babel-17. Come si può avere una collana di classici (e una rubrica di ristampe “capolavori”) e aver ignorato titoli come Nova, Triton, Stars in My Pocket Like Grains of Sand? Se questa non è la riprova di quanto si è abbassato il livello delle proposte collezione nelle ultime 50 uscire, con rare eccezioni!
EDIT- guarda i casi della vita, Vintage ha appena annunciato di voler ristampare tre short stories di Delany finite fuori catalogo da anni in un volume unico. Indovinate il titolo di una delle tre? Bravi! Vi segnalo le altre due, che quindi è lecito aspettarsi di vederle spuntar fuori presto o tardi nella collana dedicata alle ristampe: I gioielli di Aptor e They Fly at Çiron.
Urania Millemondi 71 – Il libro dello spazio di Fritz Leiber
Altro ripescaggio molto lussuoso e parecchio retrò. Sembrerebbe la riproposizione di The Book of Fritz Leiber, una raccolta del 1974 tradotta ai tempi dallo stesso Lippi in cui erano contenuti alcuni dei suoi migliori racconti brevi, anche vincitori del premio Hugo e Nebula. Dopo le raccolte dedicate a Fredric Brown e Robert Sheckley era un passo quasi obbligato per completare la riproposizione dei mostri sacri delle storie brevi di stampo fantascientifico. Dall’illustrazione brambilliana in copertina deduco che sarà presente anche la “novella” (racconto lungo?) del 1953 The Green Millennium.
Lo leggo? Lo comprerò di sicuro. In quanto appassionata di SFF, ho intenzione prima o poi di leggere integralmente questi millemondi raccolta di storie brevi (al momento sono a metà di Cosmolinea B2), anche se non sono sempre nelle mie corde. Sono quasi un passaggio obbligato. Ennesima riflessione: quand’è che viriamo un po’ sul moderno e cacciamo lì una raccolta di James Tiptree Jr, che con certe delle sue storie questi tre simpatici signori se li mangia a colazione?
Un avviso: no, purtroppo nemmeno io so cosa si pubblicherà sul Jumbo di quest’anno. Vedo che arrivate qui pieni di speranze, ma forse sarebbe il caso di andare sul blog ufficiale e fare presente che anche a voi piacevano le anticipazioni.
Prossimamente: Sembra confermato che su Urania Jumbo 3 sarà pubblicato”Absolution Gap” di Alistair Reynolds, ma ci sarebbe una seconda uscita annuale Urania Jumbo in arrivo: si parla di un titolo di Arthur C. Clarke. Il Millemondi estate come precedentemente annunciato raccoglierà tutti i capitoli di “Mondo 9” di Dario Tonani [IN AGGIORNAMENTO]
MULTIPLAYER EDIZIONI
Come ho avuto il piacere di annunciarvi in anteprima qualche mese fa, sarà proprio Multiplayer a pubblicare questo titolo, uno dei loro cavalli di punta per l’estate, in attesa del film con Emma Watson.
Lo troverete nelle librerie dal 9 luglio, con un’edizione super lusso con tanto di pergamena con mappa del regno in apposita tasca in fondo al libro, illustrazioni del celebre e controverso Roberto Recchioni (fun fact: in passato mi sono accapigliata su twitter anche con lui!), anche a colori, e due hashtag ufficiali per commentarlo sui social: #Multipop e #TheQueenOfTheTearlingItalia. Complimenti alla Multiplayer: non è esattamente il mio genere, ma è evidente l’impegno nella realizzazione di un libro che sia anche un bell’oggetto da possedere.
A riguardo Recchioni ha detto: “Sono orgoglioso di prestarmi nella veste per me abbastanza inedita di illustratore puro a questo libro inusuale, avventuroso e appassionante. Cercherò di rispettare questo spirito, sto lavorando intorno a uno stile minimale che ne rappresenti, in parte, lo spirito”
SALANI EDITORE
Nonostante non tutti mandino comunicati stampa e amore, vi segnalo questa *bella* uscita di Salani, che si spera non passi in sordina: La Fortezza delle Api arriverà a giugno nelle librerie e si spera abbia una copertina intrigante come l’originale. Nel frattempo Laline Paull si contende con altre autrici il Bailey’s Prize (ex Orange) in qualità di autrice di genere con la roba più strana che siano riusciti a cavar fuori. Il che è un po’ una tradizione non scritta del premio.
The Bees è una distopia, un mondo totalitario e tirannico dove la nostra protagonista deve nascondere di possedere un dono speciale: no, non è Divergent, è un fotturo alveare in cui la suddetta fa parte della classe sociale più inferiore e maltrattata. Ho sentito generale apprezzamento e una cosa così strana e kink che non vedo l’ora di leggerlo, *wink*.
NN EDITORE
Che tu sia un grandissimo editore che non mi si fila di pezza o una piccola, neonata casa editrice milanese, pubblica un titolo vagamente SFF e io apparirò all’orizzonte, con intenzioni tendenzialmente benevole.
Non ho ancora ben capito quale sia la linea editoriale di NN, però è comprensibile, hanno appena annunciato un pugno di titoli e, coraggiosamente, tra questi si trova Le prime quindici vite di Harry August. L’autrice, Claire North, è giovane ma ha già un suo certo seguito, soprattutto col suo vero nome Catherine Webb.
Di questo Harry August ho sentito parlare molto e molto bene, anche se non sono sicura sia esattamente il mio genere: una sorta di figlio della moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, solo che lui continua a reincarnarsi nello stesso punto, nello stesso luogo, alla stessa età, ma con la coscienza di chi ha già rivissuto quella vita decine di volte. Almeno fino ad oggi. Al momento è uno dei finalisti dell’Arthur C. Clarke Award, perciò ci piace. La copertina italiana non è proprio tantissimo, ma la curiosità prevarrà sull’estetica, almeno stavolta.
ZONA 42
Come ho potuto dimenticarmi degli amici di Zona42? Rimedio subito, aggiornando il post con la loro imminente uscita (4 maggio), anche perché Charles Stross non è esattamente un signor nessuno e con questo Arresto di Sistema è entrato nella rosa finalista dello Hugo e del Locus, per cui veramente grasso che cola. Conto sicuramente di leggerlo prima o poi, non so ancora in quale formato: non essendo proprio il mio genere potrei darmi all’ebook ma c’è da dire che le edizioni cartacee di Zona42 sono davvero fighe. Dramma.
Parlando di Stross, è abbastanza scontato che una rapina presso la sede di una start up digitale londinese finirà presto per rivelarsi come l’ingresso della tana di un coniglio bianco che porta il sergente Sue Smith in una realtà digitale da cui sembra originarsi il crimine, anche se tecnicamente impossibile. Mentre le economie globali tremano per i contraccolpi di un episodio così clamoroso, Sue capisce che nell’ombra ci sono altri giocatori virtuali pronti a mosse ancora più eclatanti. [INFO]
Non è esattamente letterario, ma ci tengo a riportarlo anche qui: dopo anni di attesa e tante richieste del fandom italiano, Warner Bros farà uscire i cofanetti delle prime due serie di quel capolavoro di FRINGE in DVD, nonostante gli ascolti non esaltanti del passaggio tv.
Seguiranno a breve gli altri tre cofanetti con il resto delle stagioni.
Faccio la guastafeste: e i bluray? Cos’ha la gente contro i bluray?
Comunque complimenti ai ragazzi di WB, una gran bella iniziativa. Chiariamo: quelli inglesi, comperati ai tempi della messa in onda, giacciono nel mio angolo serie tv ormai da anni, per dirvi quanto ve li consigli.
A voi poi non manca tantissimo Anna Torv? Che spreco.
Questo è quanto. Se volete segnalarmi comunicati stampa, nuove uscite, autopubblicazioni o, addirittura, review copies, trovate un indirizzo mail nella sezione about.
Sono contento per i DVD di Fringe, mentre per quanto riguarda il Jumbo Urania non ci resta che aspettare. 😉
Se poi Giuseppe Lippi vuole onorare la tradizione degli annunci da siti terzi rivelando qui il titolo di Urania Jumbo 2015, oh, chi siamo noi per andare contro la tradizione?
Ah ah ah ah ah!!! Seguo assiduamente questo blog perché trasuda sarcasmo e si vede che chi scrive è una che legge, legge, legge. E questo, in un’epoca in cui purtroppo assistiamo alla devastazione intellettuale della società, è molto bello. Ma la cosa che mi fa ridere ancora di più è che anche quelli che seguono questo blog hanno la stessa verve di Gardy. Elisa G.: mi hai fatto morire dal ridere!
Dunque, “un mondo apparentamente utopico dove sono i medici a regnare” sarebbe una iatrocrazia, secondo me.
A proposito di La Fortezza delle Api: ho scoperto trenta secondi fa che la copertina è bella, MA Salani ha deciso di fare la mossa titolo inglese + sottotitolo in italiano. http://www.salani.it/generi/narrativa_fantastica/bees_la_fortezza_delle_api_9788869180675.php
E bravi quelli di Salani, ottima idea e gran bella copertina (anche se tra le originali preferivo quella nel post), aggiorno subito.
Grazie anche per aver assecondato la mia pigrizia terminologica!
Fringe ❤
Ippocrazia mi suona molto male, sembra più un governo di cavalli (ippos=cavallo). Purtroppo non saprei suggerire una soluzione alternativa…
Il libro della North già mi ispirava senza sapere che in realtà fosse Catherine Webb, ovvero una scrittrice che mi ha regalato uno dei libri che più ho amato a 13-14 anni ("Il mago dei sogni"). A questo punto il recupero è d'obbligo.
All’inizio l’avevo liquidato come un simil YA (tipo ape protagonista divergente de ‘noaltri) poi però dai commenti ho capito di aver frainteso su tutta la linea. E poi sono curiosa, in molti si dicono divertiti/disgustati/colpiti da qualcosa che non possono commentare perché spoiler.
La Fortezza delle Api è uscito oggi.
Ciao, complimentoni! Seguo da un annetto e mezzo il tuo blog, che ho scovato proprio cercando in rete quelle notizie e discussioni che ormai sul blog della Mondadori non sembrano più possibili. Condivido appieno la tua ampiezza di orizzonti cine-letterari e la caustica ironia che trasuda da quanto scrivi.
E sono da tempo ormai totalmente in sintonia con chi come te e Nick (Parisi), crede che Urania sia vittima di gente che a ogni uscita pubblica dimostra una quasi totale mancanza di lucidità e lungimiranza editoriale, oltre che di onestà nei confronti di un pubblico certamente critico, ma anche (o proprio perché) attento ed esigente.
Sulla traduzione di Delany ti direi di andare tranquilla: trattasi in realtà di una novella di meno di 100 pagine, uscita originariamente non sulla “taglierina” Urania ma su Galassia (Tribuna ed.), curata da due mostri sacri come Curtoni e Montanari – ad avercene oggi di traduttori così… Ciò che invece potrà irritarti è quello che ha irritato me: una novella spacciata come un normale romanzo. Un libro di 170 pagine di cui 80 zeppe di rubriche infilate a cavolo, estirpate di forza alla riserva della collana madre… previa nota del “curatore” che si tratta di un tentativo di rendere anche UC una rivista libro. Metterci un’altro straccio di testo breve di Delany (e ne ha scritti a caterve) noo?? Che poi, non si era mai visto un numero di Urania così zeppo di rubrichette fill-in come questo UC. Beta-2 è un racconto bellissimo, questo autore merita di essere riscoperto, ha sempre qualcosa di unico da offrire. Ma mai come questo mese Urania è scesa così in basso nella considerazione dei suoi poveri lettori. Se penso che ha preso il premio Italia mi piego dalle risate. E, a proposito di Premio italia, ma chi vi crede? Li avete visti i premi? Nemmeno una menzione per le vere grandi novità del 2014, ossia Zona 42, Muliplayer, e la rinnovata Elara sotto l’egida del bravissimo Armando Corridore ed editrice della nuova Fantasy & Science Fiction. Che altra cosetta ridicola, da Italietta lobbistica è ‘sto Premio Italia?? Ma siano seri…
Ciao Eli, ci si rilegge! Rick
Ciao rick75,
ti ringrazio molto per la puntualizzazione sulla traduzione e per avermi avvisata di questa imbottitura farlocca che si sono pensati, quantomeno eviterò l’incazzatura inaspettata e feroce.
In effetti mi chiedevo come sarebbero riusciti a renderlo un volume UC quando per numero di pagine sarebbe tranquillamente potuto essere uno dei racconti breve d’autore, quei microlibretti in allegato al domenica col Sole24 Ore.
Ricambio avvisando te ed eventuali lettori nei commenti di contenere le aspettative per il prossimo Urania Jumbo: se verranno confermate le voci di corridoio, non sarà una festa.
Il Premio Italia è espressione inconscia di quel pubblico di lettori che sostiene queste scelte editoriali. Tutta la vita le nuove realtà che tu citi, anche se F&SF ha un grosso problema di reperibilità, almeno nella mia zona: ne posseggo un solo numero, quello che scovai durante una gita al mare in Romagna. XD
Grazie mille ancora e ci risentiamo tra una decina di giorni per gli annunci dei mesi caldi…si spera!
Dimenticavo. Adesso il “curatore” si prende la briga di diffondere le news attraverso le pagine FB e i blog di influenti amicizie come il buon Sandro Pergameno. E dunque: per Urania Jumbo 3, a Luglio, è annunciato Absolution Gap, il seguito di Redemption Ark. E qui direi che ci siamo, col Revelation Space siamo al top proprio della fantascienza (tutta la SF!) contemporanea. Per settembre si annuncia una raccolta inedita di Bruce Sterling, che non si dice quale sarà ma secondo me è Gothic Hi Tech (2011). Due racconti /romanzi brevi ivi contenuti sono già usciti su F&SciFi (Esoteric City) di Elara e in Delos Odissea (Il Chiosco). Per il prossimo anno le gigantesche antologie Best of di Dozois sostituiranno, disintegrate in più volumi obviously, quelle defezionarie di Hartwell. Si partirà dalla n. 31, che contiene il meglio della produzione 2014. Ma del restante volume di Hartwell inedito non se ne sa più nulla, ma anche questo credo lo vedremo spezzettato in un paio di volumi nei prossimi mesi o anni, chissà- Credo non vi sia più nulla sull’Orizzonte degli Eventi. Almeno nell’immediato. Più nulla in ogni senso 😉
Grazie mille per le tante segnalazioni, seguirò in feed le nuove fonti terze a cui attingere notizie ufficiali (no comment).
Aggiungerò tutte queste notizie altre che mi sono giunte nel prossimo post. Sul Jumbo mi riferivo a un possibile secondo Jumbo annuale, che a quanto pare potrebbe essere più che una fantasia: le indiscrezioni su questo secondo spazio però non sono così esaltanti come un nuovo Reynolds (ho il suo primo Jumbo in attesa dall’uscita…tempo tiranno!)
Figurati è un piacere trovare gente dalle vedute larghe e ragionevoli (o irragionevoli, dipende da come la si vede :D) con cui dialogare. Sapevi anche tu del Jumbo di Reynolds? Ti consiglio di leggerlo anche se non hai i precedenti, non te ne pentirai, data la completezza di tematiche e suggestioni che l’autore offre e che il legami con gli episodi pregressi sono esigui e non del tutto necessari per godersi un volume di Reynolds. Anni fa sono stato uno dei primi a caldeggiarne la pubblicazione, dopo essere stato folgorato da Glacial, pubblicato su un Best of Hartwell del 2007 credo. Stessa cosa per F&SciFi, non te la perdere, vale davvero la pena e ti piacerà per la varietà dei registri che Armando riesce a contenere in ogni numero. Se la ordini da un edicolante e vai a prenderla sempre li, vedrai che non ne perderai nemmeno più un numero. La distribuzione oggi funziona così. Devi fidelizzarti a un rivenditore, e a volte macinare qualche km per cercare ciò che proprio non riesce ad arrivarti lì.
Ah! Non sapevo nulla di un Jumbo eventualmente semestrale. Cosa deve fare un appassionato per sapere qualcosa, con ‘sti sbroccati… Non mi meraviglierei affatto se del “secondo Jumbo annuale” facessero il nuovo supplemento fantasy di Urania. La cosa bella è il modo in cui si affannano a creare il gossip, il vocio, la chiacchiera, l’attesa. Ma li sgami subito, tanto sono banali le conclusioni.
Da aNobii, gruppo Romanzi di Fantascienza, sembra che verranno pubblicate anche raccolte di racconti di Arthur Clarke, Alfred Bester e James Tiptree jr. (per quest’ultima mi sa che hanno preso spunto da questo blog, hehehe).
Spero solo non facciano come quella di Lieber, cioé spezzare una raccolta di racconti (inserendo un romanzo) per obbligare i lettori a prendere due volumi Millemondi: proprio una vigliaccata!
E come anticipato l’anno scorso, il Millemondi estate raccoglierà tutti i capitoli di Mondo 9 di Dario Tonani (la roba già uscita nelle edizioni Delos più i successivi racconti).
Dico di più. Siccome si è capito che l’intenzione è quella di pubblicare le seconde parti dei supplementi divisi in due a distanza di sei mesi dai precedenti (Howard II a novembre, e a dicembre Leiber II), a luglio avremo sicuramente in Urania Horror lo strepitoso inedito di Ramsey Campbell! Insieme al nuovo Jumbo di Reynolds. E sempre per quel fatidico mese sono certo che ci daranno anche la prima parte del Best of Hartwell 15 (2010). Personalmente a parte l’atteggiamento di chi sappiamo, e nonostante ristampe, traduzioni/riduzioni e tutto il resto che a tanti non va giù proprio, va detto che comunque la proposta, sopratutto tra i supplementi e la Collezione, dal 2014 è migliorata parecchio. Per esempio UC si è spostata decisamente negli ultimi tempi su produzioni più fresche che attingono maggiormente agli autori e alle opere del periodo ’60-’90, che non m i sembra cosa da trascurare.
Non sono così d’accordo: continua l’infornata di Heinlein e Clarke e sugli autori più interessanti ’60/’90 si stanno pescando le loro opere minori e in più spesso più che recuperabili, non raramente tradotte coi piedi.
I primi 120 numeri (e sono stata molto generosa) di UC avevano un livello alto: Delany appare due volte, con Babel 17 e con un racconto breve, lasciando i suoi capolavori nel limbo da decenni. Tiptree con i due romanzi che non le rendono giustizia. Oltre ai soliti quattro nomi, dov’è la fantascienza che conta? Ci sono GIGANTI mai apparsi su UC.
Ma soprattutto: siamo nel 2015! Dov’è la fantascienza dell’ultimo decennio? L’ultima uscita di peso è stata Uomini in Rosso, settembre 2014! Reynolds una volta all’anno, un Scalzi fuori dal suo ciclo principale e poi IL NULLA. Infatti sui titoli nuovi (anche su quelli meno blasonati) si stanno muovendo altre realtà editoriali, enormi (Einaudi) medie (Fanucci) e microscopiche (Multiplayer, Zona42 e NNEditore, per non citare Gargoyle perché se mi devi portare i titoli con quegli adattamenti terrificanti, magari anche no grazie).
L’estate è alle porte e il primo titolo grosso dell’anno sembra il Jumbo. Ristampe ricercatissime per cui gioire sono sempre raccolte di racconti, su Millemondi, e comunque di almeno 4 decenni fa.
Diciamoci la verità: chi vuole SF sta cominciando a guardare altrove.