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Schermata 2015-06-25 a 15.25.50Urania 1620 – I ribelli e l’astronave di Mike Resnick 
Ci siamo. Tra pochi giorni comincerà Luglio, mese davvero caldissimo per i lettori abituali di Urania; loro ben sanno che tendenzialmente i titoli migliori si concentrano in queste settimane e in quelle agostane, quando le edicole presso il bagnasciuga attirano più bagnanti desiderosi di leggere un po’ sotto il sole. Mike Resnick sulla carta è una scelta perfetta, vincitore di cinque premi Hugo ed esponente di quella tipologia di scifi che mette d’accordo l’appassionato medio di Urania e il lettore occasionale che legge Urania e intende Guerre Stellari. Dalle quattro righe di trama gentilmente fornite della casa editrice estrapolo alcune parole chiave per farvi capire quanto ci sono andata vicina: “il governo della Repubblica”, “in guerra con la Federazione”, “l’astronave che ha già combattuto nei cieli più infuocati”. Chi non è nuovo ricorderà che di Resnick era già uscito a gennaio Astronave Mercenaria, ovvero terzo volume delle serie Starship. Così a occhio dopo questo Starship: Rebel (2008) ci toccherà l’ultimo volume e poi ce ne potremo dimenticare sperando in qualcosa di un filo più contemporaneo e meno convenzionale. Scusate eh, ma la military space opera sempre uguale a se stessa non esattamente my cup of tea, insomma.
Lo leggerò? No e sinceramente dall’uscita di Gennaio non mi è parso che nessuno -casi umani inclusi- si sia stracciato le vesti per un capolavoro incompreso. Come uscita però ci sta, è una proposta che in questo periodo cruciale per le vendite non può mancare. Prima che dica qualcosa di davvero compromettente (tipo: lo sapevate che di secondo nome Resnick fa Diamond?) passiamo al prossimo titolo.

Schermata 2015-06-25 a 15.59.00Urania Jumbo – Absolution Gap di Alastair Reynolds
Non potete capire che voglia di fare un commento caustico su quel bollino “i grandi romanzi inediti e in versione integrale” sparato in copertina, come se ci fosse qualcosa di cui andare fieri, che questo standard si riesca a mantenere una volta l’anno. Su questo attesissimo volume (che a ben guardare non è nemmeno recentissimo, dato che è del 2003) non voglio dire granché.
Mi pare inutile, nell’accesa discussione nei commenti dello scorso mese mi è parso chiaro che ogni appassionato italiano ha un’opinione ben definita su Reynolds, anche se è incontestabile che questo titolo, che copre quattro archi temporali nell’universo di Revelation Space, dal 2675 al 2727, sarà uno dei titoli più importanti del 2015. Non che ci sia tutta questa concorrenza, eh.
Bella uscita Urania Jumbo, anche se con tutta la sua prevedibilità manca un po’ di poesia. Insomma, con una sola uscita l’anno davvero degna di nota, non è che faccia i salti di gioia al pensiero che tra un anno solare probabilmente saremo qui a parlare dell’ultimo volume della serie, The Prefect, specialmente se al momento è impossibile recuperare agevolmente il primo volume della saga. Reynolds è un grande nome contemporaneo, ma siamo indietro di un ciclo, Poseidon’s Children, dove c’è l’osannatissimo Blue Remembered Earth. L’anno prossimo pubblicherà The Medusa Chronicles con Baxter. Quindi scusate se non mi strappo i capelli per quel decennio di ritardo che ci separa sempre dal resto del mondo.
Lo leggerò? Sicuramente lo acquisterò, ma dato che il jumbo precedente dell’anno scorso è ancora parcheggiato sulla mensola, direi che non sarà un’affare di poche settimane. Per gli indecisi, ho chiesto in giro agli esperti e mi confermano che, come i precedenti, non è uno stand alone ma è tranquillamente comprensibile e godibile senza una conoscenza specifica dei volumi precedenti (anche se sarebbe meglio).

Schermata 2015-06-25 a 16.13.42Urania Collezione 150  – Le sabbie di Marte di Arthur C. Clarke
Finalmente. È un mese circa che aspetto questo momento, quindi adesso siate adulti e venite fuori, voi che criticavate il mio continuo lamentarmi per la continua riproposizione di Clarke in ogni salsa e collana, con testi buoni e meno buoni, con traduzioni passabili e imbarazzanti. Venite qui e ditemi se questa non è una presa per il culo definitiva. Stavolta non avete manco la scusa dei giovani iniziati, dei lettori distratti e dei newbie curiosi, perché proprio questo titolo faceva parte un anno fa del sestetto dei classici della fantascienza che Mondadori ha proposto nelle librerie, dove è ancora disponibile. Collana che godeva già di una versione digitale, quindi pure l’ebook è disponibile. E ALLORA? Allora è una presa per il culo, ecco cosa.
Lo leggerò? Con tutto che è uno dei libri più noti di questo autore stranoto e via dicendo, mi è stata regalata proprio la versione di un anno fa e piuttosto che dare un vago cenno di assenso a questo grattare il fondo del barile di Urania, rimango in ascetico digiuno…e capirai che rinuncia.

Schermata 2015-06-25 a 16.21.38Urania Horror – La faccia che deve morire di Ramsey Campbell
Siamo arrivati al momento dell’imbarazzo, dato che io di horror so poco e niente ma Urania gli è preso questo ghiribizzo e dunque eccoci qui. Invoco l’aiuto dei tanti estimatori del filone e di Ramsey Campbell, che nella mia scarsa frequentazione del genere conosco persino io, almeno di nome.
Stavolta il protagonista è Horridge, un misto di orrido e Porridge (quindi dal mio punto di vista orrido alla seconda) che si aggira per le strade di Liverpool a coppare la gente che gli sta sui cosidetti e, grazie a una memoria selettiva piuttosto indiviabile, a dimenticarsi persino di aver ammazzati, continuando imperterrita la sua allegra carneficina. Che poi sarà un po’ la mia reazione se la tremenda sciagura sul Jumbo clarkiano diventerà realtà.
Se non erro, almeno gli amici fan del horror si godranno un volume inedito, anche se un po’ datato: The Face That Must Die risale al 1979.

Prossimamente: Ad agosto su Urania Millemondi 72 Mondo9 di Dario Tonani, su Urania 1621 Millennium di John Varley e su Urania Collezione 151 Gli occhi di Heisenberg di Frank Herbert. [IN AGGIORNAMENTO]

FANUCCI

Schermata 2015-06-25 a 16.18.20Sapete qual è la vera tragedia? Che io per Fanucci vorrei fare proprio spudoratamente il tifo e sperare che continui in questa cavalcata fino a diventare LA casa editrice di SFF. Questa è l’uscita del mese e probabilmente dell’anno, il primo volume della saga di The Expanse, che si prepara a uno sfavillante panel al comicon e al passaggio in TV su SyFy.
Siamo sempre in ambito di space opera godereccia, ma questa è una saga di grande attualità *anche* nel resto del mondo, dove è appena uscito un nuovo volume, il quinto. Frutto della collaborazione di Daniel AbrahamTy Franck. sotto un solo pseudonimo, Leviathan Wakes (2011) è il primo e finora a detta di tutti miglior volume di questo ciclo imperdibile per chi vuole leggere fantascienza in voga questo decennio. Niente di lettarariamente sublime (anche se parliamo di un nominato a Locus e Hugo), ma sicuramente avvincente e divertentissimo. E allora perché non vi sto spedendo a comprarlo? Perché è Fanucci, e dopo l’orrenda traduzione incomprensibile che si sono trovati davanti quelli che si erano fidati di me e avevano comprato Ancillary Justice (una delle uscite top del 2014, se escludiamo la fetta di scassa coglioni ancora ferma al fatto che, nella loro mente, sarebbe politically correct -file under non capire un cazzo), quelli che scambiavano Pentacoli per Pentagrammi ne I Fiumi di Londra…io a scatola chiusa non la consiglio più, manco morte e morire.
Conto di cominciarlo in lingua originale a breve. Ci teniamo aggiornati in merito? Mi farete sapere come è tradotto?

NEWTON COMPTON EDITORE

Schermata 2015-06-25 a 17.12.58Per chi è a suo agio con libri di fantascienza ma non troppo, anche Newton Compton ha un’ottima proposta, uno dei libri più chiacchierati dell’anno scorso, pubblicato dalla sempre peculiare Orbit. The Girl with all the Gifts, ovvero distopia contemporanea vendibile anche al di fuori dei confini del fandom abituale. Perché non c’è niente come la quasi estinzione del genere umano per cacciare un buon libro anche al pubblico generalista.
M.R.Carey non si accontenta e ci caccia dentro pure una versione scientifica degli zombie: c’è questo fungo che si trasmette via sangue, saliva e agenti contaminanti tutti da capire che rende i malati desiderosi di carne e sangue umano. Al che sapete già che succede: i pochi sani si chiudono in fortini militarizzati per difendersi dagli hungries e dalle bande di sani meno danarosi rimaste fuori. All’interno intanto si continuano a studiare (e purtroppo, a sopprimere) piccoli ammalati nella speranza di riuscire almeno parzialmente ad educarli a una sorta di pacifica convivenza. A un certo punto la base viene attaccata e due scienziate e un militare si ritrovano a fuggire portandosi dietro una ragazzina destinata all’abbattimento.
Sta anche per arrivare un film in cui figurano la mia adorata Gemma Arterton e Glenn Close. La sceneggiatura l’adatta l’autore e la regia sarà di Colm McCarthy, uno che ha diretto almeno un episodio di tutte le vostre serie BBC preferite. Siete avvisati.

NEL FRATTEMPO, NEL RESTO DEL MONDO…

sevenevesOvvero faccio qualcosa di davvero utile e vi presento un titolo rappresentativo di cosa sia veramente caldo e promettente nella produzione SFF contemporanea…capace che tra un decennio circa possa tornarmi utile in questa rubrica nella parte italiana! Ok, la smetto.
Direi che per questo giugno non ci sono proprio dubbi: anche se Nemesis Games, il quinto volume di The Expanse, era molto atteso, il libro su cui si stanno consumando gli occhi gli stranieri che vivono nel presente è Seveneves di Neal Stephenson. Amara ironia del destino, sarebbe un volume molto Uraniano, se non fosse che la sua mole lo rende proibitivo anche per la collana Jumbo: 880, che per la media del suo stimato autore non è nemmeno un record.
Non solo ha vinto parecchie volte il Locus, ma è anche uno capace di entrare nella top ten dei libri più venduti del NYT, e nel nostro genere questa capacità di vendere hardback in numero consistente all’uscita (il criterio su cui viene stilata la classifica) ce l’hanno davvero in pochissimi.
Storia: esplode la luna, sono cavoli amari per tutti. Se i frammenti che ricadono sulla terra non fossero già un bel problema, c’è quel piccolo dettaglio che niente maree, niente cicli stagionali, niente agricoltura, polvere cosmica che scherma i raggi solari, siamo fregati di brutto. Così l’umanità si ritrova ad installarsi in orbita senza una pianificazione precisa e sapete quale sarà la variabile più mortale per i pochi sopravvissuti? Esatto, loro stessi. Tre quarti del libro sono dedicati a questo sforzo continuo dei sopravvissuti e delle generazioni successive di far funzionare questa convivenza in orbita forzata per le migliaia di anni necessarie a rendere la terra di nuovo abitabile. I Seven Eves sovraintendono a questo difficile cammino di sopravvivenza, tra ripopolamento obbligatorio da parte della popolazione femminile, ansie e depressioni varie di chi vive in condizioni così precarie ed è persino fortunato rispetto alla stragrande maggioranza rimasta a terra, a morire.
A quanto mi è parso di capire, sarà un titolo che ritroveremo nella prossima tornata di premi del 2016, anche se l’ultima parte, dedicata al possibile ritorno sulla terra, ha scontentato parecchi, che l’hanno vista come un’appendice fasulla e anticlimatica.
In quanto a possibilità di vederlo in Italia, ancora una volta siamo nelle mani di Fanucci, probabilmente.

EINAUDI

Schermata 2015-06-25 a 16.44.11Siamo completamente fuori dal genere, ma le fangirl in ascolto si meritano questa segnalazione: è finalmente uscito il nuovo tomo di Fred Vargas dedicato ai poliziotti francesi più shippabili dell’universo mondo.
Adamsberg e Danglard continueranno a farsi gli occhi dolci in maniera squisitamente professionale, sia mai, in Tempi Glaciali? Ovviamente mi aspetto di sì, anche se, a differenza del ciclo dei tre  Evangelisti di cui vi ho già dato conto, con Adamsberg e Danglard non sono alla pari; purtroppo talvolta tocca anche a me esplorare il mondo al di fuori del fandom (e tra i primi romanzi ce ne sono un paio davvero rozzi che ho superato solo con la forza della volontà e dello shipping, lo ammetto).
Allora, per gli estimatori là fuori, ora lo sapete: non avete che da cercare il cinghialetto curioso nella classica copertina con la foto triste nei toni del blu che Einaudi riserva all’autrice.

Presto su queste pagine:  ho recuperato The Goblin Emperor, Pashazade, Up the Walls of the World e S – La Nave di Teseo, tutti in attesa di recensioni. C’è qualche titolo rispetto a cui siete più curiosi?

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