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Schermata 2015-07-24 a 13.11.57Urania 1621 – Millennium di John Varley
*inserire qui lamentela standard per l’ennesima ristampa “capolavoro” rincarata di un 25% per l’infelice tempismo agostano*. Ma cos’è, il mese del riciclo conto terzi? Ricordo male io o questo Varley era uscito su Cosmo Argento anni orsono? Ho la netta impressione di averlo sfogliato pensando “questo libro ha più anni di me!”.
Dopo Demon, direi che hanno acquisito in blocco il catalogo, quindi non mi stupirei di veder spuntare all’orizzonte altri romanzi minori dell’autore, magari anche della produzione del nuovo millennio (sostanzialmente passata sotto silenzio). Intendiamoci, signor autore, ma anche qui, non esattamente sulle labbra degli appassionati un giorno sì e l’altro pure, soprattutto con i suoi romanzi autonomi della produzione più tarda (1984), anche se meritevoli di una nomination a Locus e Philip K. Dick.
Lo leggerò? Snì, sicuramente non a breve, con una pigna di letture in attesa di recente pubblicazione che richiedono assolutamente la mia attenzione (giusto perché un filo più rilevanti sullo scenario attuale). Sembra il libro ideale da ripescare quando si ha voglia di viaggi nel tempo e paradossi temporali: genere umano irrimediabilmente compromesso a livello genetico da guerre nucleari viaggia nel tempo alla ricerca di vittime di disastri aerei e guerre in procinto di morire, persone scomparse e altri “irrelevant” alla Person of Interest da estrarre dalla loro linea temporale senza generare paradossi, in modo da spedirli con il loro prezioso corredo genetico intatto a colonizzare un nuovo pianeta vivibile. Dalla regia mi dicono sia invecchiato non benissimo, ma c’è di molto peggio. In questo senso, se siete curiosi, c’è un film del 1989 sceneggiato dallo stesso autore.

AGGIORNATO  con le uscite Fanucci!

Schermata 2015-07-24 a 11.16.08Urania Millemondi – Cronache di Mondo 9 di Dario Tonani
Non sono (sempre) un essere spietato e privo di sentimenti e umana compassione quindi in linea teorica trovo anche lodevole il fatto che Urania dedichi un numero di collezione a un ciclo italiano e per di più coadiuvato da illustrazioni interne al volume di Franco Brambilla. Ciclo italiano tradotto negli Stati Uniti, in Francia e recentemente in Giappone. Sulla pagina ufficiale di Tonani c’è scritto “tradotto e acclamato”: ora, non è che sia esattamente in cima alla wishlist dei cugini americani, però bisogna ammettere che anche lì i suoi estimatori ce li ha.
Sono anche cosciente che ha un circolo di estimatori italiani abbastanza agguerrito ed ampio e più di una volta ho fatto un pensierino sull’edizione della Delos, che mi risulta di difficile reperimento.
Eviterò quindi di partire a gamba tesa a sgambettare l’uscita (a cui presto a quanto pare potrebbe aggiungersi un seguito con nuove novelette di medesima ambientazione), però una cosa mi permetto di dirla: uscire ad Agosto con questo volume (che è comunque una ristampa, comunque pescata nel bacino di un’altra casa editrice) è un messaggio chiaro: anche sotto l’ombrellone si cerca sempre quel pubblico di 2, 3000 utenti affezionati piuttosto che rischiare qualcosina di nuovo (e bello!) e attirare qualche curioso. Il tempo di “Il Fiume degli Dei” sembra lontano anni luce.
Per una volta un complimento a Mondadori voglio farlo: ammirate lo sforzo per la causa. UN BOOKTRAILER!

Lo leggerò? Una manciata racconti lunghi di steampunk italiana correlati tra loro sarebbe un enorme sì sulla carta ed è evidente che per Urania è l’uscita dell’anno. Nel ristretto mondo Urania però basta poco per capire i gusti dei pochi lettori che commentano gli annunci e gli entusiasti tendono ad essere quelli che demonizzano le mie uscite preferite (e viceversa), autori e critici d’oltreoceano che non rientrano tra quelli che seguo sistematicamente per aggiornarmi, mentre tra i freddini ci sono molti il cui parere per me rimane determinante. Detto spiccio: sarebbe lodevole rischiare tanto su un italiano se non fosse un successo del 2013, svezzato da altri; così spiace dirlo, ma sembra una mossa al risparmio. Sul premio italia poi non fatemi sbilanciare, che oggi sto andando così bene, sono così misurata e riflessiva, vero?
Non sono il pubblico di questa strategia di mercato, è evidente. Farà felici molti, questo è sicuro, ma è davvero una mossa all’altezza di Mondadori quando quella della controparte Fanucci è il primo volume di The Expanse e persino Zona42 ha il suo inedito italiano in catalogo?


cover biancaUrania Collezione 151 – Gli occhi di Heisenberg di Frank Herbert

Questo invece è stato pubblicato una marea di volte da vari editori, tra cui Fanucci…Mondadori punta al distintivo di editore riciclone questo mese. Scritto nello stesso periodo di Dune ma decisamente più oscuro, The Eyes of Heisenberg (1966) è un romanzo veloce che parte da un presupposto tra il biblico e il genetico: se tu fossi immortale, cosa faresti nella vita di tutti i giorni? In concreto, la risposta sembrerebbe essere: tenere sotto controllo coloro che non lo sono, rendendoli sterili e controllandone la riproduzione. Comprensibilmente non tutti, tra cui i protagonisti del romanzo, sono proprio d’accordo.
Lo leggerò? Questo titolo mi piacerebbe proprio recuperarlo, dato che è un Herbert di razza ma non di stazza (250 pagine veloci veloci). Prima apparizione di uno scrittore che si merita a buon diritto di figurare in Collezione, ma non nascondiamoci dietro un dito: altri hanno colto l’occasione di rendere di nuovo disponibili i titoli che davvero stanno a cuore agli appassionati e con esiti commerciali pare parecchio soddisfacenti. Queste sono briciole.

Prossimamente: In attesa di sapere cosa ci riserverà Urania a settembre, è giunta conferma dell’irrilevanza della collana più desiderata di Urania per i prossimi due anni: nel 2016 Urania Jumbo toccherà effettivamente a un romanzo di Arthur C.Clarke e non c’è assolutamente un titolo, ristampato o inedito, che valga quel prezioso posto. L’anno successivo toccherà a Chasm City di Reynold, come ampiamente predetto. [IN AGGIORNAMENTO]

 ZONA 42

Schermata 2015-07-24 a 13.16.51È disponibile da qualche giorno Effendi, il secondo tomo della trilogia dell’arabesco edita da Zona 42. In attesa (ormai di ore) di parlarvene su questi lidi, ho consigliato il predecessore anche su Players come buona lettura estiva anche (e soprattutto) per non addetti ai lavori. La traduttrice Chiara Reali, mi assicura che il secondo volume è anche meglio del primo.
Non ho mai fatto mistero del fatto che, pur considerandola una lettura gradevole, non sia in cima alle mie preferenze, ma a mio parere ha tanto potenziale sia tra lettori più generici sia tra quanti si ritrovano nella tipologia di titoli SFF più tradizionalmente pubblicati in Italia. I nostri autori, curiosamente, scrivono spesso detective stories fantascientifiche come questa, ma raramente hanno la stoffa di Jon Courtenay Grimwood, a cui rubo l’introduzione al secondo volume: “Effendi è una storia che parla d’amore, di atrocità e di perdono. È anche il più politico e arrabbiato tra i romanzi che hanno per protagonista Ashraf Bey.” Insomma, un secondo capitolo più Grimwood Grimdark? Vedremo.

FANUCCI

ancillary sword fanucci copertinaNiente, proprio non ci tengono a far fare un minimo di successo ad Ann Leckie, altrimenti perché annunciare proprio all’ultimo che il 30 luglio (per la me scrivente di questa timeline, domani!) uscirà Ancillary Sword nell’edizione italiana?
Tra l’altro cosa volete che venda questo secondo capitolo, per quanto molto apprezzato da lettori e critica internazionale, dopo che il primo volume in edizione italiana è universalmente noto per la sua pessima traduzione e non si riesce a trovare uno straccio di notizia sul traduttore di questo (metti che poi è lo stesso!)? A questo proposito, per chi fosse interessato, QUI ho aggiornato la recensione del volume con qualche estratto del lavoro di macelleria fatto sul testo inglese. Toccate con mano ancora una volta il metodo Fanucci.

i figli di dune fanucci copertinaNel frattempo stanno continuando ad arrivare in libreria le uscite Fanucci legate al ciclo di Dune, ristampato nella fantomatica edizione italiana per il cinquantenario. Senza offesa eh, ma diciamo che è innanzitutto una ristampa per renderlo di nuovo disponibile con un bollino d’occasione, perché sennò facciamo torto a quella figata stratosferica che ha messo in campo la Folio Society, loro sì con in mente di festeggiare degnamente mezzo secolo di Herbert…che poi forse era l’intento mal riuscito dell’Urania Collezione di questo mese. Nice try Mondadori.
La storia e il film di Lynch sono cosa nota, la rilevanza del primo volume per le sorti della fantascienza e la sua popolarizzazione (e anche il suo riconoscimento letterario da parte della critica ufficiale) anche, ma bisogna comunque sottolineare come la serie vada via via perdendo di mordente, pur meritando una lettura fino al secondo, terzo volume.

3 mm al giorno fanucciPer la serie ripescaggi eccellenti, ecco che Fanucci dà un’altra lezione di stile a Mondadori tirando fuori dal cappello un Richard Matheson d’annata che non è esattamente un avanzo ammuffito ripescato chissà dove. Solite menate su Dio e fantascienza religiosa eh, basta leggere l’enorme, lunghissima catch phrase scelta da Fanucci per la copertina. Piccola considerazione grafica: Fanucci ormai è lanciata su queste copertine generiche da sfondo colorato del desktop  vagamente spaziale con font da best seller degli anni ’90 o è un’impressione mia?
Detto questo, ristampa a dieci anni esatti dalla scorsa edizione, sempre Fanucci, per cui immagino la traduzione sia quella del 2006. Sul romanzo The Incredible Shrinking Man (1956) non si può urlare al capolavoro, ma è comunque considerato un piccolo classico degli anni ’50, quindi golden age, quindi non ne usciremo mai. MAI.

Ultima segnalazione: fino a fine agosto, Fanucci mette a disposizione i suoi ebook al conveniente prezzo di 1,99 euro. Considerando le traduzioni patacca che spesso ci rifilano, se volete provare qualcosa, magari questa è la via migliore. Più informazioni sul sito ufficiale QUI.

NEL FRATTEMPO, NEL RESTO DEL MONDO…

uprootedOvvero faccio qualcosa di davvero utile e vi presento un titolo rappresentativo di cosa sia veramente caldo e promettente nella produzione SFF contemporanea…capace che tra un decennio circa possa tornarmi utile in questa rubrica nella parte italiana!
Non è una pubblicazione recentissima (beh, maggio 2015) ma la rubrica è mia e sto spasimando in attesa dell’edizione paperback di Uprooted di Naomi Novik, che alcuni miei compagnucci di letture italiani hanno già letto e in buona parte adorato (nessuno si è spinto sotto le quattro stelle, per dire). Se ne è parlato tanto e tanto bene che almeno al WFA dell’anno prossimo questo titolo lo rivedremo sicuramente (e, parer mio, non solo lì). Ha una media di valutazioni davvero impressionante ed era già a inizio anno in tutte le liste delle uscite più attese e raccomandate dagli editori ai recensori. Un minuto di ammirazione per la copertina. Ne esistono ad oggi due versioni e sono una più bella dell’altra.
Siamo in territorio fiabesco con twist malvagio e inconsueto: in un setting simil polacco, un villaggio vive preda delle richieste di uno stregone chiamato il Dragone, che in cambio della protezione della valle dalle oscure presenze del vicino, minaccioso e malevolo bosco, chiede un prezzo terribile; una giovane donna, ogni 10 anni. Agnieszka teme l’avvicinarsi del prossimo rapimento programmato, che toccherà all’amica, bellissima e aggraziata, corrispondente in pieno ai gusti del protettore tiranno. Peccato che poi venga scelta lei, eheheh.
Così a naso, ha ottime possibilità di arrivare da noi e anche di trovare un suo pubblico in Italia, dato il twist fiabesco e oscuro della storia e la possibilità di piazzarlo comunque nella fascia young adult più adult che young. Per Naomi Novik, già autrice del ciclo Temeraire, forse più noto a livello commerciale che letterario, può essere veramente un grande salto di fascia, anche se davvero di rado ho sentito parlare meno che bene di quest’autrice.

Presto su queste pagine:
  Nell’ultimo mese ho letto molto, ma solo un titolo apparso in questa rubrica qualche mese fa, ovvero Siamo tutti completamente fuori di noi, nell’edizione Ponte delle Grazie. Mi è piaciuto molto e vorrei parlarvene. Fate un fischio se l’idea è anche per voi allettante.

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