Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Venezia 73: tutti i film in concorso e gli eventi più attesi fuori concorso dal 31 agosto al 2 settembre 2016.

lalaland

Son tutte presentazioni complete di locandine, trailer e pregiudizi, ma nessuna recensione, perché non sono al Lido ma in vacanza. La me stessa del passato però non è riuscita proprio ad esimersi dallo specialone, che ha scritto per tempo. Buona lettura!

31 AGOSTO

lalaland2La La Land di Damien Chazelle
Diamo a Venezia quello che è di Venezia. Anche nei recenti anni bui, tra le sue fila si nasconde quasi sempre il vincitore dell’Oscar a Miglior film e in una percentuale molto molto alta di casi, è il film d’apertura.
Come avrete modo di scoprire nei prossimi giorni e post questo non è un anno buio, almeno sulla carta, eppure La La Land è uno dei film più forti e attesi e basta vedere il trailer per capire perché.
Abbiamo Ryan Gosling e Emma Stone innamorati e ballerini/canterecci, abbiamo il ritorno di J.K. Simmons con il regista di Whiplash (e cosceneggiatore di 10 Cloverfield Lane) Damien Chazelle, abbiamo un film che dopo i primi test screening è stato spostato di gran carriera dalla primavera alla stagione degli Oscar. Abbiamo una storia sulla vecchia Hollywood interpretata dalla nuova: un musicista jazz e un’attrice ad inizio carriera sbarcano il lunario mentre tentano d’entrare nella Mecca del cinema. Un film d’apertura che ristabilisce finalmente il prestigio lagunare e ci fa dimenticare l’infelice scelta di Everest (con Il Caso Spotlight a portata di mano!) dell’anno passato.
[TRAILER]

lalaland

Probabilmente in questa serata ci sarà anche l’annuale cappellino stravagante di Ripa di Meana, che qui ci teniamo alle tradizioni.

1 SETTEMBRE

Giornata di apertura del concorso internazionale atomica. 

thelight_movieposterThe Life Between The Oceans di Derek Cianfrance
Tratto dall’omonimo best seller in terra australe di M. L. Stedman, questo lungometraggio è tra i più attesi pur non essendo probabilmente un candidato per la vittoria al Leone d’Oro. Senza offesa per Cianfrance, ma deve proprio tirar fuori una cosa pazzesca per convincere la giuria a votare la storia di un guardiano di un faro tra due oceani sulla costa orientale dell’Australia che vive in solitudine con l’amatissima moglie dopo essere rientrato dalla Prima guerra mondiale con tanti segreti e shock. Amore amorissimo reso ancor più idilliaco dal ritrovamento dopo il naufragio di una barchino di una neonata che i due adottano, felici, lontani da tutti e da tutto.
Solo che poi tornano alla civiltà e scoprono che c’è una vedova che piange la morte del marito e della figlia, quella che loro conderano la loro bambina. Lui vorrebbe restituirla alla madre, lei no perché si considera la sua vera madre: fine dell’idillio.
Niente per cui strapparsi i capelli se non fosse che (carico da novanta per il red carpet) è il film sul cui set si sono innamorati Alicia Vikander e Michael Fassbender, qui alla prima uscita pubblica di pregio. Senza dimenticare che la vedova affranta la interpreta una certa Rachel Weisz. Senza dimenticare che è la classica storia che gli anziani dell’Academy ci vanno in super trip.
[TRAILER]
thelight

arrivalArrival di Denis Villeneuve
Qui le vesti me le strappo io perché questo film ha un coefficiente 428 su una scala da 1 a 10 di cose che potrebbero potenzialmente piacermi. Tentiamo di capire quale possa essere l’aspetto che mi eccita di più in questa serratissima lotta tra cose che piacciono alla sottoscritta (e al mondo).
Allora, innanzitutto abbiamo il regista canadese Denis Villeneuve, che se mi chiedete di scegliere tra lui e Dolan il mio cineasta aceroso preferito vado in crisi di panico. L’Incendiaria, Sicario…quei filmetti lì.
Aggiungiamoci che dopo aver preso Emily Blunt e averci ricordato quanto sia dannatamente brava, fa la stessa cosa con Amy Adams, protagonista della pellicola e mia recente riscoperta.
E poi c’è quel piccolo dettaglio che è un film fantascientifico ma di quelli con gli alieni e le astronavi!! Nel caso specifico alieni che albergano con le loro astronavi sulle città umane ed emettono una sorta di linguaggio che nessuno sa decifrare, e allora il prevedibile esercito statunitense (sempre una certezza in caso di alieni) va a prendere la linguista di turno e le chiede “beh, allora, che dicono?”
Se vi sembra poco, è tratto da Storie della Tua Vita, tipo uno dei racconti brevi più famosi di Ted Chiang, tipo uno degli autori SFF più letterari ammirati ed apprezzati a livello internazionale. Unico neo dell’intera faccenda: ma perché Jeremy Renner? Venezia, ai miei occhi l’edizione 73 l’hai già portata a casa.
[TRAILER]
arrival2


Les Beaux Jours d'AranjuezLes Beaux Jours d’Aranjuez di Wim Wenders

Film che mi vede giusto un film più annoiata in quanto non fan di Wenders ma che non mancherà di far bagnare i fan di Wim Wenders è il nuovo film di Wim Wenders, ovvero Les Beaux Jours d’Aranjuez. Che il raffinato film francese ci vuole ragazzi, non ci son cazzi (anche se insomma, non basta Ozon?) e stavolta è pure in 3D!
Così potrete godervi al profondità della terrazza che dà sulla campagna con vista Parigi su cui è ambientata la storia, composta da un’unica, lunga chiacchierata tra un uomo e una donna che sostanzialmente parlano dei fatti loro sotto il tramonto estivo della campagna francese: la vita, il sesso, l’adolescenza, gli uomini e le donne. Tiro a indovinare ma so di non sbagliare. Attenzione però: ad osservarli c’è uno scrittore che lavora al suo romanzo…quindi sta scrivendo la storia dei due o la coppia è frutto della sua inventiva? Un mistero che non ci dormirò la notte (scusa Wim eh, ma Arrival happened).

2 SETTEMBRE

Venezia 73 ha deciso di non darsi una calmata e di riservarci il bis di Amy Adams.

elchristochiego_2El Cristo Ciego di Christopher Murray
Dici cinema cileno e ormai sei super interessato perché, che bomba che è diventato il cinema sudamericano negli ultimi festival! Ora sulla carta questo film cileno è proprio PESO dimenticabile ma appunto, vatti a fidare dei sudamericani che non fanno più le pellicole tremende di una volta.
Da quel poco che pare di capire, Michael Silva sarà impegnato in un soliloquio quasi ininterrotto nel deserto cileno, dove vive da quando si è convinto di essere Gesù Cristo, tra la derisione dei pochi passanti e una vita agli estremi, in attesa di mettersi in cammino verso il viaggio che lo porterà al suo primo miracolo.
Diciamo che il film un filo più hype in concorso oggi è il prossimo di cui ho intenzione di parlarvi, ok? Almeno però la locandina Murray l’ha cacciata. Ah, occhio perché è anche l’unico esordiente ed è sostenuto dal Torino Film Lab…e sapete chi altri ha sostenuto TFL? Una certa esordiente che con un certo Godless ha vinto il Pardo d’Oro a Locarno. Just Saying.

Nocturnal Animals di Tom Ford
Approposito di vincere facile, pur non mettendo a disposizione uno straccio di materiale promozionale che sia uno, che menagramo che sei Tom. A 7 anni da A Single Man, l’esordio che ha immediatamente zittito chi perculava lo stilista tramutatosi regista, tornano gli ambienti e le riprese raffinatissime di Ford (o almeno immagino, dato che non c’è un trailer) con un thriller che pare una risposta a l’Amore Bugiardo e rischia di rubare la scena al prossimo La Ragazza del Treno.
Primo merito di Tom Ford: ammettere che Isla Fisher somiglia tanto a Amy Adams da arruolarla nel cast per questo motivo.

NOCTURNAL ANIMALS

L’adattamento filmico del romanzo Tony & Susan di Austin Wright (così fighetto pure lui che lo ristampa Einaudi) vede infatti una storia nella storia. Amy Adams riceve dall’ex marito in manoscritto del suo primo romanzo, spada di Damocle mai rimossa per tutta la durata della loro relazione. Non avrebbe molta voglia di leggerlo, ma comincia a interessarsi (e a preoccuparsi) quando nella storia del thriller inviatale dall’ex sente una minaccia sempre più concreta alla propria incolumità. Davvero la storia di un rapimento di una donna e della figlia fanno parte di un gioco sadico del marito nei suoi confronti?
La vera domanda però è: chi è più a caccia dell’Oscar che ancora manca tra lei e il coprotagonista Jake Gyllenhaal? Occhio che poi Amy la rivedremo come protagonista pure nella serie tratta da Sharp Objects, miniserie basata su un romanzo dell’autrice di Gone Girl.