Eccoci qui al primo Listone di fine 2016, quello dedicato ai film.
Sono stati dodici mesi ancora più floridi dei precedenti per visioni al cinema e annessi e connessi lavorativi, tanto che per circa un terzo dell’annata ho tentato più che altro di galleggiare tra proiezioni stampa e recensioni. Per un elenco completo delle mie visioni quest’anno posso rimandarvi in tutta serenità al mio account letterboxd (e ragazzi, la comodità: se volete tenere traccia di ciò che vedete, dateci davvero un’occhiata) secondo cui ho visto più di 160 nuovi film, in larghissima maggioranza prime visioni al cinema. In realtà tra roba varia da vedere e rivedere per esigenze di copione e dimenticanze mie, credo che il numero superiore a 200.
È stato davvero un anno talmente frenetico questo 2016, tanto che sedermi a fare due conti e stillare una classifica mi ha fatto un certo effetto. Certe visioni primaverili mi sembrano risalire a un paio di ere geologiche fa. Mantenendo questo ritmo, nel 2016 mi sono resa conta che anche il mio approccio alla fruizione di un film è irrimediabilmente cambiato: il cervello entra immediatamente in modalità recensione, il che non è necessariamente un male ma sicuramente non aiuta i tanti esponenti di questa epidemia di passable movies a colpirmi davvero.
La conseguenza logica è che più pellicole guardo, meno il bilancio finale dell’anno cinematografico mi sembra positivo, perché alla fine il numero di film indimenticabili raramente va in doppia cifra e purtroppo quest’anno ho dedicato molto tempo di quello che di solito riservo a recuperare i film con il buzz più interessante a coprire uscite in sala abbastanza mediocri.
Se nel 2016 mi è forse mancano il film dell’entusiasmo totale (d’altronde un Mad Max Fury Road rimane un evento rarissimo), mi ha molto sorpreso ritrovarmi con una ventina di film da cui mi riusciva davvero difficile effettuare la scrematura finale per arrivare a quota dieci. Insomma, di pellicole davvero buone ce ne sono state parecchie, anche se devo registrare anche un repentino cambiamento di direzione nella loro tipologia. Se bazzicate questi lidi da tempo sapete che non mi faccio problemi a inserire pellicole pop o commerciali nella top ten se penso che ne valga la pena (anche perché se vuoi mantenere un certo contegno poi non è che ti messi a fare il listone fangirl no?); per gli altri, si pò sempre appurarlo dando un’occhiata ai Listoni 2012, 2013, 2014 e 2015.
Quindi o quest’anno mi sono improvvisamente tramutata in una snob altezzosa senza nemmeno rendermene conto, o la saturazione di cinecomics e una tremenda, terribile stagione di blockbuster estivi hanno fatto sentire il loro peso, orientandomi verso l’infinita risorsa di Cannes (e all’appello mancano ancora parecchie cose che in giro si dice siano notevolissime) e nelle produzioni indie e non anglofone. Bear with me, my friends.
Prima di cominciare, chiedo gentilmente alla regia di mandare la Taylor gif che riassume le sensazioni di questo anno cinematografico:
A questo punto direi che è quasi scontato, ma torniamo sulle solite doverose premesse: essendo la classifica dei dieci film preferiti da me nel 2016, è ovvio che risente in maniera forte dei miei gusti (e della mia selezione di visione molto orientata sulle uscite in sala). Inoltre, come ho fatto per gli altri anni, non si tratta dei 10 film migliori in assoluto, bensì dei 10 che più ho amato e che ho più voglia di rivedere. Insomma, magari c’è un capolavoro capolavorissimo, ok, ineccepibile ma che se ci ripenso non mi viene proprio voglia di rivederlo a breve e quindi è fuori, mentre quell’altro film ha qualche pecca ma mi ha molto emozionato e non vedo l’ora di darci una ripassata: è dentro. Cominciamo.
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Buon Anno cara Gardy e grazie di tutto!
Cara Lurkerella, grazie per un anno di commenti che mi hanno davvero fatto divertire follemente: tutti si meriterebbero una commentatrice tanto fantastica quanto te e il tuo nick. Buon 2017!
Mi associo a Lurkerella: buon anno e grazie di tutto anche da parte mia che vado al cinema tre volte l’anno quando ci vado spesso – però ti leggo sempre con grande piacere ^__^
Buon Anno!!!
Grazie per il lavoro che fai, fornendoci tutte queste recensioni bellissime, non sempre sono d’accordo sui film che ti piacciono, ma su quelli che non ti piacciono sempre.
The Dressmaker e Kubo li ho adorati, la Isla Minima cerco di recuperarlo, perché se mi tiri in ballo TD io sono subito curiosa 🙂
Ciao Gardy,
leggo sempre con piacere le tue recensioni (che trovo spesso molto divertenti, soprattutto quelle di film brutti!).
Sono molto in ritardo con la lettura di quest’articolo e il mio commento è certamente fuori tempo massimo, ma…
So che non sei un’amante del cinema italiano, però l’anno scorso sono usciti almeno tre film che per me vale la pena menzionare:
Lo chiamavano Jeeg Robot (con un immenso Marinelli);
Veloce come il vento (molto bello e io non amo Accorsi!);
Perfetti sconosciuti (quasi un’esercizio di stile, quasi tutto girato in una sola camera).
Se per caso non li avessi visti, meritano almeno una visione.
Poi, ovviamente, è sempre il mio giudizio!
Buon Anno (in ritardo)
Ciao
Ciao Alcor e grazie della segnalazione italica. Li ho visti tutti, ma come sempre fuori tempo massimo per farci una recensione di una qualche utilità.
Sono stata a lungo indecisa se inserire Perfetti Sconosciuti in classifica. Se l’è giocata fino all’ultimo!