Tag
adolescenti problematici, Akira Ishida, cinema d'animazione, figa-robottoni-esplosioni, film col dramma dentro, fissiamoci intensamente negli occhi, Hideaki Anno, i film con gli alieni e le astronavi, il disperato urlo silenzioso della fangirl in incognito, induce menate mentali, Maaya Sakamoto, Megumi Hayashibara, Megumi Ogata, omoaffettività, operazione nostalgia, piangerone, sadismi autoriali, se capisce e non se capisce, Ship Sheep, shippabbestia, Studio Khara, tristezza a palate, WTF!?, Yûko Miyamura
Difficile non scadere nell’amarcord adolescenziale in questa recensione pressoché inutile dato che i cultori hanno già divorato ogni singolo frame e relativa teoria apocalittica dalla reperibilità di una versione decente dopo l’uscita cinematografica giapponese del 2012 e le personcine a modo ignoreranno beatamente la release per un solo giorno, il 25 settembre, nelle sale italiane grazie ai santi di Nexo Digital. Sul fatto che questo film sia più o meno fangirlabile, il Kaworu Nagisa che campeggia sul materiale promozionale garantisce da solo sulla qualità dello shipping proposto.
Allora perché parlarne? Perché l’ultima produzione costola del Neon Genesis Evangelion televisivo, dopo la mezza prova lilithiana dei due film, arriva nei cinema italiani e val bene un post con qualche poco velato riferimento biblico, perché Evangelion è Evangelion. Pa-pa-pa.
Continua a leggere