• About
  • Essentials
  • Glossario
  • Libreria
  • Visuals

gerundiopresente

~ considerazioni in ando e in endo

gerundiopresente

Archivi della categoria: film PESO

Recensionando / Nebraska

02 domenica Mar 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Alexander Payne, Autocompiacimento registico, Bob Odenkirk, Bruce Dern, Cannes 2013, delicate palette cromatiche, father issue, film PESO, Gerontofilia, June Squibb, momento patriottico bandiera inclusa, Oscar 2014, Oscars, Stacy Keach

neb1Forse Nebraska non sarebbe finito tra i candidati come miglior film in compagnia di “Philomena” se giusto l’anno precedente Haneke non avesse così potentemente sdoganato il tema geriatrico, aggiungendolo al lungo elenco di soft spot a cui l’Academy non riesce a rimanere indifferente. La discriminante però rimane sempre il cast chiamato ad affrontare una storia in bilico, che può risultare sia un toccante road movie familiare di rifondazione del rapporto padre e figlio sia una sviolinata sullo spirito dell’America preservato dagli stati più trascurati di cui non si sentiva il bisogno. Dato che dietro la camera da presa c’è Alexander Payne, il film è diventato automaticamente il da me più temuto tra i nove nominati alla categoria che mi impongo ogni anno di recuperare integralmente. Alex, senza rancore, ma sai essere pesantissimo anche quando non parli di anziani.
Continua a leggere →

Specialando / Miglior Film Straniero 2013

15 giovedì Ago 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Specialando

≈ Lascia un commento

Tag

A Royal Affair, Alicia Vikander, Costumismi, Espen Sandberg, film col dramma dentro, film in costume, film PESO, Gael García Bernal, Gente che guarda i film coi sottotitoli in ceco, Gustaf Skarsgård, Joachim Rønning, Kim Nguyen, Kon-Tiki, Mads Mikkelsen, Mikkel Boe Følsgaard, Nikolaj Arcel, No i giorni dell'arcobaleno, Pablo Larraín, Pål Sverre Hagen, period drama, piangerone, Rachel Mwanza, Rebelle, Thor Heyerdahl, War Witch

a royal affair locandinaCome si fa a negare che la nostra visione della cinematografia sia fortemente anglocentrica, per non dire americanocentrica? Vivendo in Europa, grazie a iniziative di tutela dell’Unione Europea e a sale convenzionate, qualcosa si riesce sempre a recuperare (nelle grandi città), ma pensandoci su la curiosità pocahontesca è sempre quella: oltre il fiume cosa c’è? In questo senso, festival e premiazioni internazionali sono alleati davvero preziosi del cinefilo. Spesso nell’anno solare i titoli ricorrenti a più latitudini segnalano il grado di rilevanza di qualche pellicola non anglosassone e/o extraeuropea che si avvia a diventare un cult.

In questo senso, la cinquina del Miglior Film Straniero agli Oscar è una manna. Primo, perché ogni anno tutti gli stati nominano il film nostrano che ritengono migliore (o per i più sgamati, quello più spendibile a livello internazionale), perciò chi fosse interessato a particolari cinematografie, ogni anno almeno un titolo considerato meritevole in patria si trova sempre. Secondo perché nella cinquina finale in genere l’equilibrio tra film artisticamente meritevoli e film godibili è quasi sempre rispettato. In genere il film PESO si spende nei festival, mentre in America si mandano pellicole che non siano completamente impenetrabili al gusto e alla comprensione del pubblico a stelle e strisce.

Nel 2013 Amour di Michael Haneke ha spadroneggiato anche nelle categorie principali, rubando del tutto la scena agli altri candidati che, in partenza, non avevano alcuna chance. Ricordate: non vince quasi mai il più bello degli stranieri, ma quello meglio distribuito e sponsorizzato, magari con qualche premio europeo pesante già in tasca. Non per niente Benigni ai tempi si fece il giro di tutto i late show americani e infatti “Robbbberto, vieni!” non è figlio solo di un film intrinsecamente italiano e spendibile universalmente, ma anche di uno sforzo di pubblicizzazione da parte dell’Italia che da allora non si è più visto.

Quali erano gli altri candidati a Miglior Film Straniero 2013? C’è qualcosa d’interessante? Approderanno mai in Italia? Lo speciale ferragostano è qui per voi!

Continua a leggere →

Specialando / Da gif a film

22 lunedì Lug 2013

Posted by Elisa G. in 2007, Cinematografò, Cinemozioni5, film PESO, Specialando

≈ Lascia un commento

Tag

adolescenti problematici, Cannes, Cannes 2007, Costumismi, delicate palette cromatiche, Eddie Redmayne, fangirlism, Hella Joff, Hugh Dancy, Julianne Moore, la forza salvifica dell'Ammmore, Mads Mikkelsen, omoaffettività, Ship Sheep, Stephen Dillane, Tom Kalin, Tumblr, Una lei tra di noi, vestirsi al buio

Tempo d’estate, tempo di recuperi, che siano filmici, telefilmici, letterari, fumettosi o videoludici. Durante l’anno si accumulano consigli e segnalazioni e solo la concomitanza del Nulla Assoluto su grande e piccolo schermo che si scatena con l’arrivo delle zanzare ci dona il tempo necessario a rimetterci in pari.
Poi però ci sono i casi disperati come la sottoscritta, cronicamente sommersa da liste intitolate “da recuperare”, che proprio in questo periodo si fa venir voglia di provare qualcosa a scatola chiusa, o quasi.
Data la capillare informazione cine-televisiva a cui mi attengo, è davvero difficile che qualcosa di così famoso sfugga del tutto al mio radar, ma d’altronde il mondo è così grande e selvaggio! Se siete assaliti dall’impulso avventuroso di provare un film senza saperne nulla a riguardo, esistono varie vie per scovare qualche titolo.
Continua a leggere →

Recensionando / The Immigrant

18 giovedì Lug 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Cannes, Cannes 2013, Dagmara Dominczyk, film col dramma dentro, film in costume, James Gray, Jeremy Renner, Joaquin Phoenix, Marion Cotillard, Prostituzione su celluloide, tristezza a palate

the immigrant locandinaGià con la totale assenza di una locandina da mettere fuori dal cut The Immigrant si guadagna un’oncia del mio odio purissimo. [EDIT: Finalmente hanno pubblicato una locandina decente.]
Capisco l’approccio più che canonico sia in fase di scrittura che in fase di regia e l’ombra nostalgica che permea tutto il comparto tecnico ( la storia proprio no), ma James Gray, almeno una locandina del piffero potevi portartela a Cannes 2013! Una foto a caso come quella qui a lato, ci schiaffavi su “The Immigrant”, i nomi dei protagonisti e bon, apposto.
La prevedibilità del plot narrativo di una giovane emigrante polacca (occhio al falso amico del titolo!) con tanto di crocifisso e fede in Dio incrollabile, costretta a prostituirsi per far approdare anche la sorella malata di tubercolosi nel pieno dell’american dream contro cui si è infranta la sua integrità morale è pari solo alla sequenza di ovvietà che sto per propinarvi, quindi anticipo uno dei pochi dati importanti. L’uscita del film è già stato annunciata dalla BIM per il 2014.
Continua a leggere →

Recensionando / Doppio Gioco

10 mercoledì Lug 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Aidan Gillen, Andrea Riseborough, BBC, Cliwe Owen, Domhnall Gleeson, film col dramma dentro, film PESO, Gillian Anderson, James Marsch, shadow dancer, Tom Brabdy, tristezza a palate, uno spia l'altro pure

Già quando vi raccontavo di quel mezzo disastro di “Oblivion”, avevo postulato che Andrea Riseborough era un’attrice da tenere d’occhio. Da qui a stalkerarla impunemente ad ogni uscita italiana il passo è stato breve. Specie se le rarefatte uscite italiane di qualità di titoli europei rendono quest’impresa così abbordabile e concentrata nella stagione estiva.
Ovviamente la presenza di una rediviva Gillian Anderson ha molto contribuito al mio alzare le chiappe dalla sedia per andare a sedermi al cinema, indubbio. Scusa Clive Owen, ma questo giro la compagine femminile è infinitamente più interessante.
Come, mi sto dimenticando di James Marsch, celebratissimo regista di “Man on Wire” (che non ho ancora visto ma mi hanno ripetuto talmente tante volte quanto sia bello che ne sono intimamente convinta anche io)? Un motivo ci sarà.
Continua a leggere →

Recensionando / Le Passé

25 martedì Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

adolescenti problematici, Ali Mosaffa, Asghar Farhadi, Bérénice Bejo, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes, Cannes 2013, dramma familiare obbligatorio, film col dramma dentro, film PESO, Pauline Burlet, Tahar Rahim, tristezza a palate

le passé locandinaSto già provando profonda compassione e pietas verso gli sventurati che dovranno tirare fuori un titolo da proporre come candidato francese a miglior film straniero agli Oscar 2014.
Siamo a giugno e comincio a pensare che bisognerebbe permettere alla Francia di cedere un po’ di film più che meritevoli a nazioni sfortunate che non hanno pellicole all’altezza e non sanno proprio cosa mandare quest’anno (l’equivalente di San Marino all’Eurovision).
Se state per chiedermi se l’Italia sia tra queste, non saprei, devo fare qualche recupero prima di rispondere. Comunque la Francia sta messa benissimo, soprattutto considerando che qui si è riusciti a vedere solo quelli che partecipano a concorsumi vari…chissà che non ci sia qualche perla anche nel semplice mercato interno!

EDIT – nonostante la produzione prevalentemente francoitaliana, l’Iran è riuscito a presentarlo come proprio candidato (come per “Una separazione”), senza riuscire a strappare la nomination agli Oscar.

La situazione qualitativa nel mercato cinematografico francese 2013 è talmente rosea che il nuovo film di Asghar Farhadi passa in secondo piano, pur essendo di ottimo livello. Gli manca quella marcia in più, quella combinazione di struttura e ritmo che non si inceppa mai che gli ha portato a vincere l’Oscar come film straniero appena due anni fa. Tuttavia in altri Paesi farebbero carte false per un film così, mentre in Francia si possono permettere di snobbarlo. Argh, che invidia feroce!

Continua a leggere →

Recensionando / La Vie d’Adéle

17 lunedì Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Abdellatif Kechiche, Adèle Exarchopoulos, adolescenti problematici, Blue is the Warmest Colour, Cannes, Cannes 2013, Cannes e dintorni, film PESO, Ho visto la gente nuda, Julie Maroh, Léa Seydoux, lesbofilm, omoaffettività, tristezza a palate

Dopo un paio di pellicole convincenti (Venere Nera, Cous Cous), Abdellatif Kechiche ha fatto il botto, portandosi a casa la Palma d’Oro in un’edizione veramente agguerritissima del Festival di Cannes.
Il merito è da attribuirsi più che al dibattito interno alla Francia su diritti civili e unioni omosessuali (come puntualmente sottolineano dalla stampa italiana) a un’amalgama di elementi perfettamente combinati che riesce raramente a un regista, in genere una volta nella carriera (non per volerla gufare a Kechiche, ci mancherebbe).
Trovare una graphic novel d’impatto, adattarla per il grande schermo e soprattutto riuscire a trovare due interpreti strepitose sia analizzando le loro singole interpretazioni che l’alchimia sprigionata quando appaiono entrambe sullo schermo, distillando il tutto in un film diviso nettamente in due capitoli e dalla lunghezza non proprio consueta di tre ore e spicci. Un sacco di cose potevano andare storte, invece il film fila via senza intoppi o cali vistosi, lasciando lo spettatore con la voglia irresistibile di un terzo capitolo, di una risoluzione che forse, nella vita vera non c’è.

Aggiornamento: il film verra distribuito prossimamente in Italia da Lucky Red.

Continua a leggere →

Recensionando / Zero Dark Thirty

04 martedì Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

film PESO, fotografia leccatissima, i nostri amici arabi, Jason Clarke, Jessica Chastain, Kathryn Bigelow, Kyle Chandler, Mark Boal, Oscar, Oscar 2013, proud vagina carrier, spara spara ci stanno massacrando

zero dark thirty locandinaIndipendentemente dal risultato finale, come portatrice di vagina attendo con ansia ogni film di Kathryn Bigelow. Perché la Bigelow proprio non ce la fa a non fornire ogni volta memorabili personaggi femminili ultra-cazzutissimi, perché la sua volontà è così ferrea e il suo approccio a tutto così netto che finisce per influenzare anche le sue eroine.
Badate bene, mica versioni sexy del machismo maschile che fa sognare tanti registi maschi, no. Donne in tutto e per tutto, che rendono la loro femminilità un punto di forza incrollabile.
Poi quando il film le riesce così bene, beh, diamo il via agli entusiasmi (e magari a qualche francesismo di apprezzamento, perché stiamo sempre a parlare di guerra e Navy Seals, checcavolo).

Continua a leggere →

Recensionando / Re della Terra Selvaggia

03 lunedì Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

adolescenti problematici, Benh Zeitlin, Cannes, Cannes 2012, dramma familiare obbligatorio, fatto con du lire, ma anche no, MA-TI-PREGO, Oscar, Oscar 2012, Quvenzhané Wallis, se non ti piace sei razzista!

re della terra selvaggia posterMi astengo da considerazioni politiche di sorta sul doppio mandato come presidente degli Stati Uniti di Barack Obama ma come critico cinematografico sarebbe stato molto, molto peggio, anche in una prospettiva ultra-oltranzista stile FOX News.
Diciamocelo, il principale sponsor e traino mediatico di questo microscopico film è stato che al Presidente nero era piaciuto, ribadendolo più e più volte in piena stagione di premi.
Siamo di fronte a un classico esempio di film tutto sommato risibile esploso dal Sundance non si sa bene perché, premiatissimo anche a Cannes 2012 e da lì, con endorsement presidenziale, il passo verso gli Oscar è stato breve. Se posso capire perché a un certo tipo di pubblico sia piaciuto (in sintesi, perché è un film furbo, ecco perché!) che sia stato candidato anche a Miglior Regia è un oltraggio che non ho ancora digerito, viste le esclusioni ben più rilevanti che ha determinato.

Continua a leggere →

Recensionando / Amour

02 domenica Giu 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Cannes, Cannes 2012, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, Michael Haneke, Oscar 2013

Ammetto che, dopo essermi premurata di vedere almeno tutti i candidati a miglior film agli Academy Award (il che, da quando sono raddoppiate le nomination, è diventato davvero impegnativo), non ho finito il giro di pareri sugli stessi, ma insomma, quanta roba interessante è uscita che richiedeva la mia urgente attenzione?
Complice il mio maniacale bisogno di coprire ogni pellicola vista al cinema e la speranza che con le arene festive possa tornarvi utile qualche consiglio, nei prossimi giorni coprirò i film mancanti, partendo dal più PESO di tutti. Venga avanti, signor Haneke.
Michael Haneke è un uomo e un regista difficile da capire, ma a cui invidio parecchio la capacità di imporsi nel suo ambito lavorativo. Che abbia un indubbio talento e una conoscenza della sua arte più che approfondita è palese. Rimane il fatto che si è fatto strada dal Belgio alle stelle, smaciullando ogni avversario sul suo cammino verso la Palma d’Oro/l’Oscar e non solo come miglior film straniero.

Continua a leggere →

← Vecchi Post
  • Visualizza il profilo di 851248408260416 su Facebook
  • Visualizza il profilo di GdiGardy su Twitter
  • Visualizza il profilo di gardy_here su Instagram
  • Visualizza il profilo di UC9R2z79LE1d2mYaZKhYe8eg su YouTube

SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

archiviando

ordinando

Unisciti a 1.642 altri iscritti

twittando

  • Io da sempre convinta che lei in giardino due o tre cadaverini li ha, ma ovviamente non è che può dirlo in pubblico… twitter.com/i/web/status/1… 7 hours ago
  • Challengers in Mostra a Venezia confermato, se mai qualcuno avesse avuto qualche dubbio. È commovente la devozione… twitter.com/i/web/status/1… 1 day ago
  • Il dramma di vivere una vita in cui i film per cui tifo senza riserve suscitano nel pubblico questa reazione. https://t.co/T5fR5Al3Et 3 days ago
  • Costruire il successo di un progetto editoriale al lancio sulle spalle del lavoro non retribuito altrui. Però gli o… twitter.com/i/web/status/1… 4 days ago
Follow @GdiGardy

leggendo

i sei più letti oggi

Urania 70 anni di futuro: consigli per gli acquisti
Gli strani uccelli neri di Hiroko Oyamada siamo noi
Raccontando / Luca Guadagnino e André Aciman: incontro a Milano
Recensionando / Il Miniaturista
Intervistando / Luca Guadagnino si racconta
Recensionando / Luna nuova di Ian McDonald [Luna #1]

archiviando

ordinando

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • gerundiopresente
    • Segui assieme ad altri 352 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • gerundiopresente
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...