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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Adam Driver

Cannes 71 / BlacKkKlansman

30 domenica Set 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Adam Driver, anni '70, Ashlie Atkinson, buddy movies, Cannes 2018, John David Washington, Laura Harrier, poliziesco, Spike Lee, Topher Grace, tratto da una storia di poco falsa

Gli Stati Uniti razzisti di ieri hanno fatto un enorme regalo allo Spike Lee di oggi: una storia vera da cui pescare a piene mani, così incredibile che pare costruita su misura per esaltare le qualità del cinema del regista afroamericano, insistendo sui temi attorno a cui ruota la sua carriera e il suo impegno politico. Invece la storia di Ron Stallworth, primo agente nero in forze alla polizia di Colorado Springs, è tanto pazzesca quanto vera. Messa a tacere nel 1978, quando nessuno aveva poi troppa voglia di vedere fino a che profondità le radici del razzismo scavavano nel terreno fertile della società e della politica statunitense, è riemersa grazie al protagonista stesso, che l’ha raccontata in un’autobiografia (edita in Italia da tre60). Giusto in tempo perché Spike Lee ci mettesse mano – adattandola per il grande schermo, girandola e producendola – e calasse sulla Croisette con BlacKkKlansman, un film avvincente e capace di portarsi a casa il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2018.
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Recensionando / La truffa dei Logan

30 mercoledì Mag 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, brruuuuummmm, Channing Tatum, COLLO, Daniel Craig, film col colpo grosso, guardie e ladri, Hilary Swank, Katherine Waterston, Katie Holmes, Rebecca Blunt, Riley Keough, Sebastian Stan, Seth MacFarlane, Steven Soderbergh

Non è nemmeno più interessante rilevare come Steven Soderbergh riesca a cavar fuori in tempi record (meno di 40 giorni di riprese) un film che cammina sulle sue gambe e che della sua dimensione alternativa a Hollywood fa una risorsa e un vanto. Dopo il fiasco e le pressioni per non realizzare il notevole Behind the Candelabra il tuttofare workaholic di Hollywood prima ha divorziato col cinema, annunciato che più avrebbe girato un film, poi si è messo a produrre questo e quello. Come ampiamente immaginavamo, l’addio è durato una manciata di mesi. Una pausa obbligata per altri, per lui che è abituato a calendari da una decina di progetti l’anno, dirigendo, montando, producendo e musicandone almeno un paio, un’eternità.
Dopo aver preso attentamente le misure dello spazio al di fuori dagli studios con pellicole più o meno riuscite ed esagerate, l’uomo dietro al successo della saga di Ocean’s è tornato con La truffa dei Logan, il film meno sottile possibile per indicare un modello produttivo e dire: ecco l’alternativa.

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Recensionando / Paterson

19 lunedì Dic 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, Cannes 2016, delicate palette cromatiche, Golshifteh Farahani, Jim Jarmusch, maschio caucasico over 30 dalla genialità incompresa, slice of life, voice over molesto

cannes_paternSe gli Oscar 2017 vi sembrano un’entità ancora vaga e lontana, allora è il caso che vi aggiorni: ho già qui a fianco a me una lista di recuperi propedeutici impossibile da azzerare e Paterson di Jim Jarmusch, accolto con grande calore dalla stampa statunitense a Cannes, si profila già come il grande deluso della prima tornata di nomination ai premi con cui s’inganna l’attesa per i premi che contano.
E dire che la prova di Adam Driver era sembrata l’antidoto perfetto per mantenere la sua aurea da attore indie di progetti di qualità, messa parzialmente in crisi dall’ingresso in qualità di villain nel mega franchise di Star Wars.
I fan di Jim Jarmusch e della poesia nascosta nelle piccole cose quotidiane però si tranquillizzino: se è discretamente piaciuto pure a me, loro Paterson lo adoreranno.
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Aspettando / Cannes 69, considerazioni e pronostici

21 sabato Mag 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Aspettando, Cinematografò

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Adam Driver, Andrea Arnold, Asghar Farhadi, Cannes, Cannes 2016, Cristian Mungiu, Isabelle Huppert, Jean-Pierre Dardenne, Jeff Nichols, Jim Jarmusch, Kleber Mendonca Filho, Luc Dardenne, Maren Ade, Nicolas Winding Refn, Olivier Assayas, Paul Verhoeven, Pedro Almodovar, Sean Penn, Sonia Braga

cannes_manifestoAhhhh, il sole, il mare, la Croisette! Stavolta ci è mancato davvero pochissimo e per un certo numero di settimane a inizio 2016 è sembrato che la sottoscritta sarebbe stata inviata sulla Croisette e da lì vi avrebbe raccontato il festival cinematografico più importante del mondo (sorry Venice not sorry).
Invece mi ritrovo qui a raccontarvelo ancora una volta per interposta persona, presentandovi qualche (pre)giudizio su quanto passato al Palais, per quanto si è potuto capire da qui, filtrato dai social e dalle peculiarità della stampa italiana. Metteteci che, ironia del destino crudele, per alcuni giorni durante il festival ero sì in Francia, ma a Parigi per una breve vacanza e forse quest’anno il sunto sarà veramente stringato.
Domani verranno annunciati i vincitori e soprattutto il possessore della Palma d’Oro numero 69. Ecco i film che sembrano favoriti a questa corsa e quelli che non vedo l’ora di vedere.

[nella sezione Essentials trovate tutti gli speciali dedicati alle scorse edizioni del Festival]

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Recensionando / Star Wars – The Force Awakens

22 martedì Dic 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, Andy Serkis, Autocompiacimento registico, Carrie Fisher, Daisy Ridley, Disney, Domhnall Gleeson, dramma familiare obbligatorio, fantascienza, Gwendoline Christie, Harrison Ford, i film con gli alieni e le astronavi, J.J. Abrams, John Boyega, John Williams, lucette azzurre, Lupita Nyong'o, Oscar Isaac, space opera, volemose bene

starwars_vfOra che è un lasso ragionevole di tempo dal primo giorno di programmazione è trascorso e possiamo tutti serenamente affrontare una discussione completa di spoiler sul settimo film della saga di Star Wars, la cosa più difficile da fare sembra proprio essere un commento al film in quanto tale. Pur avendo anticipato una reazione di questo tipo – istigata ad arte da un mondo virtuale e reale letteralmente trasformatosi in una sponsorizzazione perenne del film – mi ha comunque sorpreso il livello di pervasività che questa pellicola ha raggiunto sui social network e nelle discussioni che capto attorno a me. Personalmente amo molto deviare dal pacchetto recensivo tipo trama + considerazioni sul merito a un discorso più ampio, che trasformi il film in un esempio di cosa significhi fare cinema oggi o raccontare la nostra realtà. Stavolta avrei centinaia di angolature diverse attraverso cui procedere a un’analisi di questo tipo, ma ci tengo a fare ciò che sembra passato in secondo piano, ovvero: esprimere un commento sui contenuti cinematografici di The Force Awakens, e non su come fa sentire rispetto alla mia adolescenza o al mio rapporto con la Disney major megalitica dei nostri giorni.

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Riflettendo / 10 pensierini spoilerfree su Il Risveglio della Forza

16 mercoledì Dic 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Riflettendo

≈ 11 commenti

Tag

Adam Driver, Andy Serkis, Carrie Fisher, Daisy Ridley, Disney, Domhnall Gleeson, dramma familiare obbligatorio, Gwendoline Christie, Harrison Ford, i film con gli alieni e le astronavi, J.J. Abrams, John Boyega, lucette azzurre, Lupita Nyong'o, Mark Hamill, Oscar Isaac, Simon Pegg, space opera, spiegazioni cazzare

star wars_1Sì, io ho visto, io so. Ieri sera ho visto il settimo capitolo di quella che forse è la saga cinematografica più amata di tutti i tempi, acquisito dalla sempre più gargantuesca Disney e diretto dall’uomo dei remake che fanno tremare i polsi, J.J. Abrams. Ieri sera ho visto Star Wars – Il Risveglio della Forza.
Tra una settimana affronteremo l’argomento senza timore di eccessivi spoiler. Nel frattempo in questo post trovate una lista di considerazioni riguardanti il posto di questo capitolo all’interno della saga, la riuscita finale del film e una valutazione di tutte le novità presenti. Nemmeno una riga di trama, nessun indizio che possa portarvi a dedurre alcunché. Meritate anche voi di godervi l’evento cinematografico dell’anno senza spoiler, così come ho fatto io. Buona lettura e che la forza filtrante delle tag sui social network sia con voi per le prossime ore.

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Recensionando / Frances Ha

03 lunedì Nov 2014

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, Autocompiacimento registico, bianco e nero, Charlotte d'Amboise, fotografia leccatissima, Gardy consiglia, Grace Gummer, Greta Gerwig, Michael Esper, Michael Zegen, Mickey Sumner, New York, Noah Baumbach

Frances1Girato interamente in quel di New York quasi clandestinamente, in  rapporto 1,85:1 e in bianco e nero, Frances Ha si qualifica al primo sguardo come una pellicola indie fatta e finita, con speranze pressoché nulle di sfondare al botteghino italiano. Questo però non giustifica una ricorsa di quasi due anni della sottoscritta, che peraltro a differenza di molti di voi vive nei pressi di una delle città più cinematograficamente ricche di sale nell’intera penisola. Eppure questo piccolo film di cui si è parlato tantissimo tra i cinefili e che è entrato in molte top 10 del 2012 sono riuscita a recuperarlo appena una settimana fa, proiettato per un unico giorno in quel di Milano, in una rassegna chiamata “Rivediamoli” ma che di fatto costitutiva il primo e unico passaggio milanese di questo film, certamente di nicchia ma meritevole di una programmazione meno affrettata.

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Recensionando / Tracks – Attraverso il Deserto

13 venerdì Giu 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

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Adam Driver, delicate palette cromatiche, fotografia leccatissima, Ho visto la gente nuda, John Curran, Mia Wasikowska, proud vagina carrier, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Robyn Davidson, Venezia 70

tracks mpFinalmente, eccoci qui a parlare della fonte d’ispirazione della nuova testata del blog. Presentato l’anno scorso a Venezia, “Tracks” ha sostanzialmente raccolto il consenso generale, senza però far registrare alcun picco d’entusiasmo. Un riscontro positivo ma freddo, nonostante il torrido setting della pellicola.
Anche io mi accodo al responso generale, anche se devo dire che il biopic della folle avventura di Robyn Davidson (4 cammelli e un cane per attraversare a piedi l’Australia occidentale in solitaria “attraverso il deserto”, grazie sottotitolo italiano!) mi ha conquistato ben più di quanto avessi inizialmente previsto. Non che la pellicola abbia nulla in più di quanto ci si aspetterebbe da una storia del genere: bellissime riprese di paesaggi selvaggi e incontaminati (o quasi) e momenti di crisi esistenziale.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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