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Urania 1620 – I ribelli e l’astronave di Mike Resnick
Ci siamo. Tra pochi giorni comincerà Luglio, mese davvero caldissimo per i lettori abituali di Urania; loro ben sanno che tendenzialmente i titoli migliori si concentrano in queste settimane e in quelle agostane, quando le edicole presso il bagnasciuga attirano più bagnanti desiderosi di leggere un po’ sotto il sole. Mike Resnick sulla carta è una scelta perfetta, vincitore di cinque premi Hugo ed esponente di quella tipologia di scifi che mette d’accordo l’appassionato medio di Urania e il lettore occasionale che legge Urania e intende Guerre Stellari. Dalle quattro righe di trama gentilmente fornite della casa editrice estrapolo alcune parole chiave per farvi capire quanto ci sono andata vicina: “il governo della Repubblica”, “in guerra con la Federazione”, “l’astronave che ha già combattuto nei cieli più infuocati”. Chi non è nuovo ricorderà che di Resnick era già uscito a gennaio Astronave Mercenaria, ovvero terzo volume delle serie Starship. Così a occhio dopo questo Starship: Rebel (2008) ci toccherà l’ultimo volume e poi ce ne potremo dimenticare sperando in qualcosa di un filo più contemporaneo e meno convenzionale. Scusate eh, ma la military space opera sempre uguale a se stessa non esattamente my cup of tea, insomma.
Lo leggerò? No e sinceramente dall’uscita di Gennaio non mi è parso che nessuno -casi umani inclusi- si sia stracciato le vesti per un capolavoro incompreso. Come uscita però ci sta, è una proposta che in questo periodo cruciale per le vendite non può mancare. Prima che dica qualcosa di davvero compromettente (tipo: lo sapevate che di secondo nome Resnick fa Diamond?) passiamo al prossimo titolo.