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Alfonso Cuaròn, film col dramma dentro, George Clooney, la forza salvifica dell'Ammmore, Oscar 2014, Oscars, Sandra Bullock, space opera
Innanzitutto, chiariamo: Gravity non è un film di fantascienza. Di “fanta” non c’è proprio niente, checché chi l’ha già visto continui a sostenere questa posizione. Piuttosto, è un film in cui lo spazio è protagonista e antagonista assoluto della vita umana. Niente salti futuribili anche minimi: a differenziarlo da film come “Apollo 13” c’è solo il fatto che la storia è fittizia, in quanto ancora nessun astronauta ha avuto una giornata di merda come quella che la sventurata Sandra Bullock è costretta ad affrontare. Una di quelle giornate in cui dire che tutto va storto è sottostimare la portata delle sfighe che le capitano, senza tralasciare che si trova in un ambiente del tutto ostile alla vita. La sua.