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adolescenti problematici, Asa Butterfield, Azzurritudine, cole, coming of age, e vissero felici e più gotici, Ella Purnell, Eva Green, Judi Dench, nazisti cattivissimi, Ransom Riggs, Rupert Everett, Samuel L. Jackson, Tim Burton, young adult
Non so se sia frutto di un approfondito esame di coscienza o semplicemente una coincidenza fortuita del caso, ma l’approccio onesto e pragmatico con cui Tim Burton affronta la regia di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali lo rendono già il suo miglior film da parecchi anni a questa parte.
Non sono d’accordo con chi si è affrettato a proclamare che il Tim Burton di un tempo è tornato, ma sicuramente la scelta di dedicarsi all’adattamento filmico del romanzo young adult che Ransom Riggs sembrava aver scritto apposta per lui ha pagato.
O forse dopo tanti fiaschi, qualche fischio e una serie cospicua di delusioni, affrontando un film del Tim Burton di oggi con le giuste aspettative si può tornare a ridere e emozionarsi, ritrovando in qualche frangente l’incanto di un tempo.