Da sempre sorellina minore e meno sfavillante dell’armata artistica e commerciale Disney / Pixar, Dreamworks si è ritrovata da poco a fare i conti con la nuova, agguerritissima rivale, Illumination Entertainment, che sostituisce la sua assoluta mancanza di sostanza con tormentoni che fanno sembrare le saghe de L’era glaciale e Madagascar tentativi quasi fini d’ingraziarsi lo spettatore e il suo portafoglio.
Incapace al momento di trovare una dimensione personale, una terza via tra quelle ben definite della concorrenza, con Baby Boss Dreamworks decide di intraprendere un passo che mai si era azzardata a fare negli anni di competizione più feroce con Pixar: citarne apertamente lo stile e il canone nel proprio lavoro.
Recensionando / Baby Boss
22 sabato Apr 2017
Posted 2017, Cinematografò, Recensionando
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