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Tra tutti i franchise anni ’80 e anni ’90 che Hollywood sta rispolverando con la speranza di farci aprire il portafoglio, Power Rangers è forse la fonte più ingrata da cui partire per cavar fuori un film moderno e dignitoso. Non che la celebre serie TV che tenne incollati al piccolo schermo migliaia di bimbi e ragazzi decenni addietro non abbia il suo bravo codazzo di fandom e appassionati, ma dire che il materiale originario è invecchiato malissimo è un titanico eufemismo. Oltre alla pochezza produttiva e alla ripetitività narrativa che nel tempo hanno reso Power Rangers uno scult assoluto, ad appesantire oggi quel prodotto c’è una zavorra di toni e situazioni tra i camp e il naif. Eppure, proprio com’era successo per un franchise per ragazzi coevo come i Piccoli Brividi, Power Rangers è una scommessa vinta, perché prende le decisioni giuste.
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