Tag
Amy Adams, Ben Affleck, cinecomics, Ezra Miller, Gal Gadot, gente figa, Henry Cavill, i film con gli alieni e le astronavi, jason mamoa, l'addominale prende aria, scienziati che combinano casini micidiali, supereroi con superproblemi, Superman, Zack Snyder
Se Zack Snyder ha un talento, è quello di saper aprire i propri film con una scena memorabile e perfetta nel stabilire il tono e l’atmosfera della storia a seguire. Justice League si apre sulle note dolenti di Everybody Knows di Sigrid, mentre il mondo piange Superman e la morte della speranza. Allontanato dalla writing room (che raccoglie l’esule Marvel Joss Whedon) e contenuto da un minutaggio finalmente assennato di 2 ore, Zack Snyder rinsavisce e si fa guidare da una Warner Bros che ancora una volta dimostra che quando sbaglia lo fa in maniera indifendibile, sì, ma sa guardare in faccia ai propri errori, rialzarsi e porvi rimedio.