Tag
Ben Kingsley, Christian Bale, Costumismi, i nostri amici arabi, Joel Edgerton, John Turturro, ma anche no, María Valverde, Ridley Scott, Sigourney Weaver, Steven Zaillian
Senza alcuna ironia, uno dei momenti più forti e toccanti di Exodus – Dei e Re, è la dedica finale a Tony Scott, fratello del regista recentemente suicidatosi. L’ultimo lavoro di Ridley Scott è, tra le altre cose, una storia intensa di amore e scontro fraterno, con Ramses che esce da quella parte eternamente penalizzante del Faraone cattivo contro un Mosè saggio e riflessivo. Le parti e i torti sono sfumati, condivisi, ma in entrambi il legame riaffiora continuamente, nonostante le rivalità e gli attriti.
Date le recenti, imbarazzanti performance registiche di Ridley, il cinefilo farebbe bene a temere più la scarsa riuscita della pellicola che l’alone di controversia che si è cercato di creare a tutti i costi attorno a un lungometraggio che, di eversivo, ha solo il livello di confusione e noia che riesce a coniugare.