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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Born to be a Vagina

Recensionando / Magic Mike XXL

23 mercoledì Set 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

≈ 2 commenti

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Amber Heard, Andie MacDowell, ballo ballo ballo da capogiro, Born to be a Vagina, Channing Tatum, COLLO, Gabriel Iglesias, gente figa, Gregory Jacobs, Jada Pinkett Smith, Joe Manganiello, Kevin Nash, l'addominale prende aria, Matt Bomer, Reid Carolin, sesso droga e tanto altro ancora, Steven Soderbergh

magic2Non è semplice trovare l’attacco giusto per parlare di Magic Mike XXL quando sei una conclamata fangirl e ogni tuo post finisce con la postilla su possibili ship. Per niente.
Stiamo pur sempre parlando del sequel dell’ultimo enorme successo del poliedrico e schizofrenico regista Steven Soderbergh, che porta su schermo le vicissitudini giovanili di COLLO (al secolo Channing Tatum), che in passato ha davvero fatto lo spogliarellista, pardon, l’intrattenitore per un pubblico femminile.
Il botteghino è stato così ricco e le avventure di Tatum così variegate che si è pensato bene di farne un sequel extralarge.
Siamo a malapena al cut e già fatico a mantenere queso tono distaccato e istituzionale; con che faccia adesso vi dico che a distanza di tre giorni, a mentre mente fredda e ovaie a riposo, XXL è più grande, più riuscito e in un certo senso più profondo del suo predecessore?
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Recensionando / Noah

26 sabato Apr 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Anthony Hopkins, Autocompiacimento registico, Born to be a Vagina, Darren Aronofsky, Douglas Booth, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Nick Nolte, Ray Winstone, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Russell Crowe

noah1Temevo così tanto che Darren Aronofsky avesse sfornato un nuovo “The Fountain” (film che non ho ancora rivisto dall’uscita in sala e so che molti lo hanno rivalutato a posteriori) che ho indugiato parecchio prima di andare al cinema. Dalle reazioni mediamente scettiche e dal soggetto poco capace di conquistarmi, non mi sentivo pronta a farmi deludere dal regista che mi regalò “Black Swan”.
Noah si è rivelato un curioso mix di sensazioni prevedibili e inaspettate. Da una parte è dura digerire il fatto che un regista del genere consumi anni della sua preziosa vita ad adattare su grande schermo un componimento poetico sulla colomba della pace che scrisse quando era alle scuole medie, dall’altra, pur essendo un kolossal biblico fatto e finito, non manca di rivelarsi ampiamente come frutto del proprio creatore.

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Recensionando / 300 – L’alba di un impero

07 venerdì Mar 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Alexandra Byrne, baracconate, Born to be a Vagina, Callan Mulvey, cool guys don't look at explosions, Eva Green, film coi pugni nelle mani, Frank Miller, gente figa, Hans Matheson, Ho visto la gente nuda, Kurt Johnstad, l'addominale prende aria, Lean Headey, Noam Murro, omoaffettività, rallenty, Rodrigo Santoro, slow motion, voice over molesto, Zack Snyder

300r 1A otto anni di distanza, anche i più disfattisti devono capitolare e ammettere quanto “300” di Zack Snyder abbia impattato, nel bene e nel male, sull’immaginario visivo in campo cinematografico e televisivo. Da qui ad avventurarsi nel sequel di un film i cui protagonisti sono più che deceduti e la conclusione sembra marchiare a fuoco la scritta fine della storia però ce ne vuole.
Frank Miller però era dell’idea che un secondo capitolo dovesse essere realizzato, a costo di piegare alle esigenze narrative tutto ciò che i poveri liceali hanno imparato a memoria a suon di versioni al ginnasio. Così nasce “Xerxes”, la graphic novel che consente di ritornare nel mezzo delle guerre persiane, ficcando la testa in quel gap di due anni lasciato tra la penultima e l’ultima scena del predecessore.

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Recensionando / I ragazzi Burgess

30 giovedì Gen 2014

Posted by Elisa G. in Libreria, Recensionando

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Born to be a Vagina, Elisabeth Strout, Fazi editore, ma anche no

cover_iragazziburgessmI ragazzi Burgess di Elisabeth Strout, Fazi editore, 2013, 447 pp. 
La mole di aspettative e scadenze che circonda la scrittura del fatidico secondo romanzo è tanta e tale da aver creato un vero e proprio filone letterario che ha per protagonisti scrittori nevrotici alle prese con la difficile stesura della loro seconda fatica.
Si parla meno di un momento altrettanto delicato nella carriera letteraria di un autore, quello del libro post premio di rilievo. Elisabeth Strout ha vinto nel 2009 il premio Pulitzer con un libro davvero potente e ha deciso di tornare in libreria dopo un paio di anni con I ragazzi Burgess, un tomo di cui curiosamente non si è poi parlato tantissimo in patria, mentre si è rivelato un successo notevole qui da noi, con una schiera di ammiratori capitanata da Daria Bignardi, che lo ha eletto suo libro dell’anno appena trascorso.

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Recensionando / Frozen – il Regno di Ghiaccio

25 sabato Gen 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Born to be a Vagina, Chris Buck, Christophe Beck, cinema d'animazione, Costumismi, Disney, hair porn, Hans Christian Andersen, Idina Menzel, Jennifer Lee, John Lasseter, Kristen Bell, l'immancabile scena del make over, Michael Giaimo, nessuno mi capisce, Oscar 2014, proud vagina carrier

frozen locandinaLa fusione tra Disney e Pixar ha rimescolato le carte in tavola, così come la presenza di John Lasseter in veste di produttore o ideatore nei progetti ora dell’una e ora dell’altra branchia della Casa del Topo, ultimamente nemmeno troppo intenzionate a dissimulare una certa rivalità di meriti artistici e commerciali.
A riprova di questo assunto, dopo una serie di progetti non proprio riuscitissimi della Pixar con Lasseter assente o comunque ai margini, ecco spuntare in stretta sequenza tre film  più vicini al canone Disney capaci di attirare l’attenzione su di sé per il più o meno riuscito matrimonio tra innovazione e tradizione: Tangled, Brave e Frozen, che suggella con il suo notevole successo una sorta di trilogia femminile rifondativa del canone disneyano. O il trend del titolo secco di una sola parola, volendo.

Occhio, [SPOILER] consistenti dato che è già passato un bel po’ di tempo dall’uscita italiana.

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Recensionando / Lo Hobbit, la Desolazione di Smaug

17 martedì Dic 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ 6 commenti

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Benedict Cumberbatch, Born to be a Vagina, Evangeline Lilly, fantasy, Gente che Cammina, Guillermo del Toro, Ian McKellen, le meravigliose lande della Nuova Zelanda, Lee Pace, Luke Evans, Martin Freeman, Oscar 2014, Peter Jackson, Richard Armitage, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Stephen Fry

lo hobbit la desolazione di smaug locandinaGestazione più lunga del solito per il secondo capitolo della trilogia con la t minuscola che Peter Jackson ha deciso di cavare da quella sorta di antefatto che “Lo Hobbit” fornisce al ben più lungo e articolato trittico dedicato all’anello.
La Desolazione di Smaug è un parco sospiro di sollievo. Dopo il disastro di noia e insensatezza del primo capitolo, Jackson riesce nella duplice impresa di donare un ritmo serrato e apportare modifiche sostanziali alla trama, vincendo la sfida e risollevando le sorti qualitative di questo suo secondo omaggio all’amato Tolkien. Rimane ancora però una prova troppo maldestra della necessità di realizzare questo adattamento, soprattutto se diviso in tre lunghissimi capitoli.
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Recensionando / Orange is the New Black

14 sabato Set 2013

Posted by Elisa G. in Recensionando, seriale

≈ 1 Commento

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Born to be a Vagina, Jenji Kohan, Kate Mulgrew, Laura Prepon, lesbiche vestite male, lesbofilm, Michael Harney, Natasha Lyonne, Netflix, omoaffettività, Orange is the New Black, Taylor Schilling, tratto da una storia di poco falsa

orange is the new black locandinaNetflix è più della nuova HBO, è Netflix. Un modo tradizionale ma con un germe di novità nel fare serialità, impegnato a produrre serie dall’aspetto e contenuto qualitativamente alto e in qualche modo diverso dai network televisivi. La scelta di rendere disponibile tutta una serie in un’unica release è però deleteria, almeno per me. Finisce sempre che le antepongo le uscite settimanali, tanto che la da me attesissima “House of Cards” aspetta ancora che le rivolga le mie attenzioni.
La settimana scorsa invece sono approdata a Orange in the New Black, un po’ per i commenti positivi di chi non si era arenato al pilota, un po’ per la voglia di un recupero in botta veloce un po’ perché, come direbbe Nicky (una comprimaria di spicco) con la sua notoria finezza, avevo voglia di “un nuovo tipo di dramma tra leccapassere”.

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Recensionando / In Trance

02 venerdì Ago 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

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Born to be a Vagina, Danny Boyle, delicate palette cromatiche, Ho visto la gente nuda, James McAvoy, Joe Ahearne, Psicologia e Psicosi, Rosario Dawson, single manly tear, Trance, Tuppence Middleton, un etto e mezzo di metafore...lascio?, Vincent Cassel, voice over molesto

trance locandinaQuasi mi spiace rientrare ancora una volta nel novero dei detrattori dell’ultima fatica di Danny Boyle, pur essendo ormai da anni una convinta fustigatrice delle sue scelte tematiche ruffiane e stilisticamente pacchiane.
A differenza del recente passato, “In Trance” parte da premesse genuinamente interessanti e sembra richiamare più i primi lavori del regista che la corsa al premio della sua recente carriera. Questo ritorno alle origini e alle scelte più originali è dettato anche dal ricongiungimento allo sceneggiatore di “Trainspotting” John Hodge, che firma con Joe Ahearne questo thriller tra il gioco psicologico e lo spiegone psicotico.
In cerca di un progetto facilmente gestibile in loco durante il lungo lavoro di preparazione e realizzazione delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Londra, Danny Boyle ha ripiegato sul remake dell’omonimo film TV a firma Ahearne del 2001, passata sostanzialmente inosservata in un periodo in cui le menate mentali di “Inception” non avevano ancora riportato in auge il film a scatole cinesi.
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Recensionando / Le 5 Leggende

23 mercoledì Gen 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

≈ 6 commenti

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adolescenti problematici, Alec Baldwin, Born to be a Vagina, c'e' anche un po' d'Italia, Chris Pine, cinema d'animazione, Disney, Dreamworks, fotografia leccatissima, Guillermo del Toro, hair porn, Hugh Jackman, il disperato urlo silenzioso della fangirl in incognito, Isla Fisher, Jude Law, materiale da dashboard di Tumblr, nessuno mi capisce, omoaffettività, Peter Ramsey, Pixar, Rise of The Guardians, Ship Sheep, shippabbestia, what's trama?, William Joyce, WTF!?

Esistono due approcci possibili Rise of The Guardians, ovvero quello che si occupa di aggiornarvi sul bilancio dello scontro tra Disney Pixar e DreamWorks e quello dedito ad analizzare il fenomeno travolgente su Tumblr.

Le 5 Leggende Jack Frost

Essendo parecchio faziosi e cazzari, direi di coprirli entrambi. E, care le mie fangirl, questo film non vi può proprio mancare perché sì.

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Recensionando / Magic Mike

26 mercoledì Set 2012

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

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Alex Pettyfer, Born to be a Vagina, Channing Tatum, COLLO, gente figa, Joe Manganiello, Matt Bomer, Matthew McConaughey, proud vagina carrier, Reid Carolin, Steven Soderbergh

Sono settimane che mi subisco tweet di uomini trasformatisi in educande che ironizzano malamente sulle donne che vanno a vedere Magic Mike. Peccato che basti guardare con un po’ di attenzione il trailer per cogliere che il film, più che una lunga carrellata di esibizioni di tizi palestratissimi più o meno spinte, ha una storia dietro. La storia non è nulla per cui strapparsi i capelli, sia chiaro, ma diamo a Steven Soderbergh quello che è di Soderbergh: è un film godibile. Non solo per un pubblico femminile.


Tiè, mi permetto pure il lusso di schiaffarvi una foto degli attori vestiti!
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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