• About
  • Essentials
  • Glossario
  • Libreria
  • Visuals

gerundiopresente

~ considerazioni in ando e in endo

gerundiopresente

Archivi tag: Brad Pitt

Recensione / C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino

17 martedì Set 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

≈ 3 commenti

Tag

Al Pacino, anni '70, Brad Pitt, c'e' anche un po' d'Italia, cannes 2019, Dakota Fanning, Emile Hirsch, Kurt Russell, Leonardo DiCaprio, Lorenza Izzo, Margaret Qualley, Margot Robbie, Quentin Tarantino, sesso droga e tanto altro ancora

C’era una volta la Hollywood d’oro e c’era una volta Quentin Tarantino geniale iconocasta e rielaboratore del pulp in pop: entrambi non ci sono più. A porre fine a un certo tipo di Hollywood e a una certa percezione d’America non è stato l’omicidio di Sharon Tate, anche se poi quella mattanza è diventata il perno della svolta, il punto cronologico a cui appuntare il cambiamento, un’icona e un’ossessione. La storia però è un fluire lento e inesorabile, così come la filmografia di Tarantino: già da qualche tempo il suoi film davano segnali di evoluzione, anche se il punto di svolta verso un domani tutto da definire è proprio C’era una volta a… Hollywood, un film destinato a disintegrare le aspettative cinefile rispetto al cineasta e deludere quella parte del pubblico che non saprà riprendersi dal disorientamento generato dal cambiamento.

Continua a leggere →

Miscellanea / Missed but not Forgotten #3

13 giovedì Lug 2017

Posted by Elisa G. in 2016, 2017, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Antonio Banderas, Autocompiacimento registico, Brad Pitt, Brendan Gleeson, Brian Goodman, Courtney Hunt, Dane DeHaan, Elle Fanning, father issue, Gore Verbinski, Jonathan Rhys Meyers, Keanu Reeves, ma anche no, Marion Cotillard, Michael Fassbender, Michiel Huisman, Nicolas Winding Refn, Paul Currie, Piper Perabo, Renée Zellweger, Robert Zemeckis, Sam Reid, shippabbestia, Teresa Palmer, thriller

La rubrica aperiodica e ritardataria nell’anima in cui vi racconto brevemente i film che ho visto prima dell’uscita nelle sale italiane ma che non sono riuscita a recensire prima del loro approdo nelle stesse.
Hashtag suggerita #megliotardichemai.

In questa puntata parleremo di thriller thrilleroni thrilleracci, alcuni ancora in sala, di molti solo per il gusto del LOL epico che procurano:

Black Butterfly
2:22
Una Doppia Verità
Codice criminale
The Neon Demon 
La cura del benessere
La vendetta di un uomo tranquillo 
John Wick 2
Allied

Continua a leggere →

Specialando / Tutti i film di Venezia 73 #3

06 martedì Set 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Specialando

≈ Lascia un commento

Tag

Ana Lily Amirpour, Andreï Konchalovsky, Brad Pitt, Cate Blanchett, Giuseppe Piccioni, Greta Gerwig, John Hurt, Kim Rossi Stuart, Lily-Rose Depp, Natalie Portman, Pablo Larraín, Rebecca Zlotowski, Roberto Piccioni, Stéphane Brizé, Terrence Malick, venezia 73, Yasushi Kawamura

Venezia 73: tutti i film in concorso e gli eventi più attesi fuori concorso del 6,7,8 settembre 2016.

jackie3

Son tutte presentazioni complete di locandine, trailer e pregiudizi, ma nessuna recensione, perché non sono al Lido ma in vacanza. La me stessa del passato però non è riuscita proprio ad esimersi dallo specialone, che ha scritto per tempo. Buona lettura!

Continua a leggere →

Recensionando / La Grande Scommessa

06 mercoledì Gen 2016

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

≈ 7 commenti

Tag

Adam McKay, Autocompiacimento registico, Brad Pitt, c'è la crisi signora mia, Christian Bale, Corporazioni Malvagie, Margot Robbie, Marisa Tomei, Oscar 2016, Peter Epstein, quando arrivi al potere ti sporchi le mani, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Ryan Gosling, Selena Gomez, Steve Carell, tratto da una storia di poco falsa

bigshort1In questi giorni non faccio che parla più che bene dei film che recensisco. Ebbene, le sviolinate degli scorsi post non sono niente rispetto alle lodi che tesserò per The Big Short, film che non è passato sulla Croisette e che uscirà domani nelle sale. Lo avrei messo direttamente al numero due del Listone, avendomi completamente esaltato durante la proiezione dicembrina, ma è tecnicamente un film del 2016, almeno in Italia. La grande scommessa nel mio cuore ha un solo avversario fuori portata, ed è quel capolavoro di Mad Max Fury Road, mentre nella corsa agli Oscar è più che altro l’avversario di se stesso, in quando il suo ritmo sfrenato e la sua intrinseca contemporaneità stilistica lo rendono ostico ai gusti ultra tradizionalisti di una larga fetta dell’Academy.
Avete presente l’ultimo fantastico film di Scorsese Di Caprio munito, The Wolf of Wall Street? Ecco, questo è decisamente meglio.

Continua a leggere →

Recensionando / Fury

03 mercoledì Giu 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

≈ 2 commenti

Tag

Brad Pitt, David Ayer, Deve far male!, film dal fronte, Jason Isaacs, l'addominale prende aria, Logan Lerman, omoaffettività, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Roman Vasyanov, seconda guerra mondiale, Shia LaBeouf, spara spara ci stanno massacrando

fury“Gli ideali sono pacifici, la storia è violenta”: lo dice un Brad Pitt protettivo e paterno a un Logan Lerman condannato dal suo volto adolescenziale ad essere l’incarnazione vivente della recluta ingenua da iniziare, mentre con il loro carro armato M4 Sherman s’inoltrano in una Germania nazista sull’orlo del tracollo ma fermamente intenzionata a uccidere nella caduta quanti più soldati alleati possibili. Fury è uno dei migliori film di guerra degli ultimi anni, un prodotto ispirato e convincente, anche se non memorabile o rivoluzionario come Zero Dark Thirty. A volte però può bastare il ritratto di quella violenza quotidiana, talvolta ingiustificata ma spesso inevitabile che percorre la storia nei suoi episodi di routine, tra i suoi ranghi minori, il cui ricordo rimane in vita solo finchè ci sono superstiti. Continua a leggere →

Recensione / 12 anni schiavo di Steve McQueen

20 giovedì Feb 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Benedict Cumberbatch, Brad Pitt, Chiwetel Ejiofor, Costumismi, delicate palette cromatiche, film PESO, fotografia leccatissima, Hans Zimmer, John Ridley, Lupita Nyong'o, Michael Fassbender, Oscar 2014, Oscars, Paul Dano, Paul Giamatti, Quvenzhané Wallis, Sarah Paulson, Sean Bobbitt, steve mcqueen, tratto da una storia di poco falsa, tristezza a palate, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato

Debutta oggi nei cinema italiani il terzo lungometraggio di Steve McQueen e mi preme consigliarvi un giro in sala al più presto.
Candidato di punta agli Oscar, già vincitore di numerosi riconoscimenti nella stagione dei premi quasi conclusa, 12 Years a Slave è quel genere di film durante la cui visione percepisci che ti sta scorrendo davanti un pezzo di futura storia del cinema.
Sensazione abbastanza ricorrente in un 2013 (Gravity che dà una vera motivazione d’esistere al 3D, Adele che si scava un posto nei film del decennio a suon di emozioni graffianti) che, in differita di qualche mese, si rivela anche in Italia come un’annata cinematografica pazzesca.
Continua a leggere →

Recensionando / The Counselor

18 sabato Gen 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Brad Pitt, Cameron Diaz, Cormac McCarthy, delicate palette cromatiche, Javier Bardem, Michael Fassbender, Penelope Cruz, Ridley Scott, se capisce e non se capisce, tamarro dentro

the counsellor locandina diaz Ridley Scott in veste di realizzatore e regista ormai è ben lungi dall’essere quel nume tutelare che ci ha regalato capolavori incontestabili e ottimi film d’intrattenimento; negli ultimi anni ci ha sottoposto così tante porcate che la nostra iniziale diffidenza è più che giustificata.
Temo però che gli si addosserà anche la colpa del flop di The Counselor, al povero Ridley. Benedetto da un cast stratosferico e da una sceneggiatura a firma di una delle più osannate penne americane contemporanee, il film toppa clamorosamente qualche passaggio e non decolla mai veramente.
Cosa vada storto però è difficile stabilirlo, almeno quanto capire cosa succeda veramente durante le due ore di film. Perché sì, mentre Scott fa tutto per bene e in maniera elegante, ad averla fatta fuori dal vasino stavolta è proprio Cormac McCarthy.

Continua a leggere →

Aspettando / The Counselor

26 mercoledì Giu 2013

Posted by Elisa G. in Aspettando, Cinematografò

≈ Lascia un commento

Tag

Brad Pitt, Cameron Diaz, figa-macchinone-esplosioni, film coi pugni nelle mani, Javier Bardem, Michael Fassbender, Natalie Dormer, Penelope Cruz, Ridley Scott

the counsellor sexy michael fassbenderSapete cosa fa un cinefilo nella stagione estiva? Uno, recupera quello che non ha visto causa affollamento nella stagione invernale (ci sto lavorando). Due, scandaglia la rete perché è proprio in questi assolati mesi in cui l’Italia e i suoi giornalisti si concentrano sull’iper-analisi meteorologica che, zitti zitti, cominciano ad apparire i trailer dei film da competizione invernale.
Con Ridley Scott la ferita Prometheus non è del tutto guarita, ma data la portata del trailer di cui voglio parlarvi, ho deciso di assumere un atteggiamento preventivamente paraculo e dare la colpa a Lindelof, schiaffare un sexy Fassbender a caso in onore alla mia linea editoriale e continuare dopo il cut.

Continua a leggere →

Recensionando / L’arte di Vincere

10 venerdì Feb 2012

Posted by Elisa G. in 2011, Cinematografò, Recensionando

≈ Lascia un commento

Tag

Aaron Sorkin, Bennett Miller, Brad Pitt, Cinemozioni5 sportive, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, rallenty, RISCATTO, se capisce e non se capisce, single manly tear, sportivi emotivi, Stereotipi panzoni, Steven Zaillian

In attesa del film coi pugni nelle mani, il 2012 si apre con un’uscita di lusso, proponendoci una pellicola dedicata la Baseball. E voi lo sapete cosa questo implichi, perchè vivete in Italia e sapete quale potere metaforico abbia il giuoco del pallone sulle nostre esistenze. Ecco cancellate calcio, inserite baseball e fate lo stesso con Italia e Usa. Bon, via, cominciamo.

Dopo aver ridotto (di nuovo) in schiavitù Steven Zaillian e Aaron Sorkin (ormai incapaci di fare altro nella vita) e averli sfruttati per scrivere l’adattamento di un libro basato su una storia vera in una sceneggiatura incentrata sul dietro le quinte del baseball, i capoccioni hanno deciso di chiamare Bennett Miller e smollargli questa patata bollente.

Di per sè infatti il film a tematica baseball non è difficilissimo. E’ obbligatoriamente incentrato sul RISCATTO. Il riscatto di una squadra di provincia, una squadra di brocchi, di un allenatore finito del fango, di giocatori ormai dati per spacciati, di donne che amano lo sport. O una di queste, o molte o anche tutte; più ne inserite e più il film è candidato a finire la domenica pomeriggio su Canale5, vestigia del Cinemozioni5 in ambito sportivo. Più diventa emotivo, ma tipo che poi ti commuovi. Moneyball non fa certo eccezione, raccontandoci di come la squadra a basso budget degli Oklahoma Athletics si batta con le grandi del continente americano (i cattivissimi NY Yankees, a cui escono i soldi dalle orecchie), arrivando sempre ad un passo dall’Impresa (vincere le World Series). Annegando ogni anno nella delusione e nel saccheggio dei loro giocatori migliori che emigrano nelle grandi.

Però. Però poi arrivano le grane, ovvero il fatto che di baseball giocato (e montato al rallenty perchè fa più sportivo emotivo) se ne veda poco, sgranato in tv o in rifinitissime scene patinate. La maggior parte dell’azione si svolge lontano dall’erba del diamante, lontano dalla squadra, chiusa tra le quattro mura dell’ufficio del GM della squadra, intepretato da un Brad Pitt solido e convincente, pompato e ruminante al punto giusto da poter sembrare un ex giocatore fallito finito a fare prima da scout, poi da manager. Diciamocelo: è Brad che porta a casa il film. Nonostante il suo incessante ruminare gomme da masticare sia vagamente irritante, sa gestire un film in cui è lui a dover interpretare il RISCATTO. A coadiuvarlo negli infiniti dialoghi su “chi mettiamo dove per la prossima partita” c’e’ Jonah Hill, un laureato fresco fresco in economia che rivela al gm che la matematica si nasconde anche dietro al baseball e bisogna sfruttarla. Ovviamente essendo uno che ne capisce di matematica, è grassoccio e timidone, ma pretendere di uscire dal seminato in una pellicola sul baseball sarebbe un po’ troppo.

Così la pellicola si snoda in una serie di situazioni tra il topico (Brad si fida di Johan, i vecchi del mestiere gli si rivoltano contro, perde tantissimo, vince tantissimo, c’e’ persino l’audio del duo di commentatori sportivi increduli a bordo campo di cui non possiamo fare a meno) e l’inconsueto. Dove per inconsueto intendo scene lunghissime in cui ci viene illustrato lo scontro tra una concezione romantica dello sport, quella che ci fa lacrimare, e una visione più cinica e oggettiva fornita dalla matematica, che sembra in grado rivoluzionare gli spogliatoi delle squadre, mietendo molte vittime sulla sua squadra.
Nell’inconsueto vorrei aggiungere anche Philip Seymour Hoffman che NON fa il cattivo bastardissimo, ma si limita a interpretare l’allenatore panzone che fatica ad adattarsi alle nuove regole. Nel seminato invece rientra appieno il racconto del sogno infranto del giovane Brad giocatore in major league e il rapporto con la figlia che vive con la madre da cui lui si è separato.

Non vi voglio mentire: è un bel film in cui il tono cinemozioni scema nello scorcio matematico-commerciale della vicenda. Ma ai momenti di esaltazione si mescolano momenti di difficoltà di comprensione, a meno che voi non siate abitudinari del hot dog masticato sugli spalti americani.

Un buon film, sicuramente dimenticabile e a tratti tedioso, ma che non fa pentire del tempo dedicatogli. Se avete voglia di versare una single manly tear dedicata allo sport, la vostra scelta della stagione. Considerando il livello delle pellicole candidate agli oscar in quest’anno di magra, le candidature ci stanno tutte.

Moneyball Brad Pitt Billy BeaneLo vado a vedere? Ti piace lo sport o ti piacciono le storie di RISCATTO? Allora sì.
Ci shippo qualcuno? Ehhhh, un Brad disilluso incontra un tenero panzone che riaccende in lui la speranza. Direi che si può fare.
Coefficiente Kleenex? Alto ma frammentario, concentrato nella parte centrale.

  • Visualizza il profilo di 851248408260416 su Facebook
  • Visualizza il profilo di GdiGardy su Twitter
  • Visualizza il profilo di gardy_here su Instagram
  • Visualizza il profilo di UC9R2z79LE1d2mYaZKhYe8eg su YouTube

SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

archiviando

ordinando

Unisciti a 1.642 altri iscritti

twittando

  • Ok, ora ho veramente bisogno del numero di casa Verhoeven, ma tipo *ora*. twitter.com/ask_aubry/stat… 8 hours ago
  • Ora che ho finito di spammare le mie, vi segnalo una rece di Benedetta dell’abate Pero tanto spoilerosa quanto pene… twitter.com/i/web/status/1… 17 hours ago
  • Laurence Fishburne's "pappardelle". twitter.com/FilmUpdates/st… https://t.co/HMKhlanli9 19 hours ago
  • Comunque ai fan della Vanoni post #Belve segnalo 7 donne e un mistero, incredibile remake italiano del film di Ozon… twitter.com/i/web/status/1… 1 day ago
Follow @GdiGardy

leggendo

i sei più letti oggi

Urania 70 anni di futuro: consigli per gli acquisti
Gli strani uccelli neri di Hiroko Oyamada siamo noi
Specialando / Il CLASSIFICONE i 10 fangirleggiamenti 2014
Il Giappone squallido di Haruki Murakami
Recensionando / L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio
Cannes 70 / Il sacrificio del cervo sacro

archiviando

ordinando

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • gerundiopresente
    • Segui assieme ad altri 352 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • gerundiopresente
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...