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Con le nomination degli Indipendent Spirit Awards (QUI) si apre ufficialmente la stagione dei premi cinematografici americani e la lunga corsa alle nomination degli Oscar 2014. Cosa cambia per lo spettatore comune? Sostanzialmente nulla, mentre per gli addetti ai lavori ogni nomination (o mancata nomination) ha un’importanza capitale. Si cominciano infatti a i titoli che potrebbero aver colpito i giudici da quelli che poi sono riusciti a farlo veramente. Da qui in avanti fino a Febbraio si susseguiranno una marea di premiazioni, molte delle quali vedono nelle commissioni giudici che fanno parte dell’Academy e che quindi voteranno anche per le statuette dorate.
Questa valutazione è ancora più rilevante per i film internazionali in lizza. Come ho già avuto modo di spiegare, oltre alla qualità conta tantissimo la visibilità che le pellicole riescono a raggiungere entro i confini americani. Agli Indipendent Spirit Awards hanno prevalso pellicole già note e non può che far piacere notare che Sorrentino ha passato quest’esame, guadagnando la nomination. In un mondo in cui “La Vita di Adele” non esiste, il cliente più scomodo potrebbe rivelarsi Jagten (lett. “la caccia”), con cui la Danimarca tenta di nuovo l’impresa dopo la nomination di “A Royal Affair” nella scorsa edizione.