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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Cannes 2014

Recensionando / It Follows

07 giovedì Lug 2016

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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attacco della camera roteante, Cannes 2014, coming of age, David Robert Mitchell, delicate palette cromatiche, horror, Jake Weary, Keir Gilchrist, Lili Sepe, Maika Monroe, Olivia Luccardi

itfollows_posterQuando mi chiedevo basita se mai avremmo finito si parlare dei film di Cannes 2015 non mi aspettavo certo la settimana successiva di dover rispolverare la selezione dell’annata ancora precedente, ma It Follows gode di uno status così alto che, per una volta (o per due, dato che questa settimana esce anche Tom at the Farm, il mio film preferito di Xavier Dolan), è davvero il caso di gioire per avere l’insperata possibilità di vedere pellicole davvero di pregio su grande schermo.
Essendo cronicamente incapace di sopportare la tensione e la paura al cinema, sono particolarmente selettiva nel settore horror e tutti gli anni finisco per recuperare solo pellicole così osannate da entrare nel novero dei film migliori dell’annata in generale e non solo per quanto riguarda il settore specifico. Insomma, la mia conoscenza è limitata ma qualitativamente alta e devo dire che sì, It Follows è davvero uno dei film spaventevoli più belli dell’ultimo decennio, oltre che ad essere un gran film in sé.
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Recensionando / Forza maggiore

05 martedì Mag 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, Cannes, Cannes 2014, Clara Wettergren, delicate palette cromatiche, dramma familiare obbligatorio, fotografia leccatissima, in Svezia c'e' la neve, Johannes Kuhnke, Karin Myrenberg, Lisa Loven Kongsli, Psicologia e Psicosi, Ruben Östlund, Vincent Wettergren

fmposterLa vera forza di un festival cinematografico non sta tanto nell’offerta della blasonata, seguitissima sezione principale del concorso, quanto nella capacità di mantenere altissima la qualità dei prodotti nelle sezioni collaterali, fondamentali vivai per gli autori di domani. Il fatto che l’anno scorso sulla Croisette potessero permettersi di mettere l’ultimo film dello svedese Ruben Östlund “solo” nella sezione Un Certain Regard la dice lunga sullo straordinario stato di salute della kermesse francese.
E Forza Maggiore quella sezione così amata dei cinefili più esigenti l’ha vinta, portandosi a casa il gran premio della giuria, una nomination ai Golden Globes e consacrando il suo sceneggiatore e regista svedese come uno degli nuovi autori più interessanti a livello europeo.
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Recensionando / White God

10 venerdì Apr 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, bau miao micio micio, Cannes 2014, Kornél Mundruczó, WTF!?, Zsófia Psotta

whitegod1In una Ungheria dal nazionalismo strisciante, il governo impone una nuova, onerosa tassa per i possessori di cani meticci, non riconducibili a razze autoctone. Appena scaricata dalla madre a casa del padre ispettore sanitario, Lili è costretta ad abbandonare per strada il suo amatissimo cane Hagen, perché il genitore rancoroso non vuole farsi carico della tassa.
Quella che a prima vista sembra una versione ungherese del classico film sul più fedele amico dell’uomo si rivela essere un torna a casa Lassie con vendetta. Inutile girarci attorno: il punto del film è che Hagen scatena in città l’apocalisse canina, per vendicarsi di quanti lo hanno maltrattato prima e dopo l’abbandono. Dopo la vittoria nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2014, il WTF canino sbarca nei cinema italiani.
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Recensionando / Foxcatcher

13 venerdì Mar 2015

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Recensionando

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Bennett Miller, Cannes 2014, Channing Tatum, COLLO, film col dramma dentro, il disperato urlo silenzioso della fangirl in incognito, Mark Ruffalo, omoaffettività, Oscar 2015, Oscars, Sienna Miller, single manly tear, sportivi emotivi, Steve Carell, tratto da una storia di poco falsa

foxcatcherCapisci che Bennett Miller ce l’ha veramente fatta non quando strappa a sorpresa parecchie candidature per sé e per i suoi attori nella corsa agli Oscar 2015, non quando si guadagna uno spazio nella premiazione di Cannes 2014, ma quando riesce a convincerti che sì, persino Channing COLLO Tatum possa essere un grande attore.
Di Foxcatcher se ne è parlato da subito come di un ottimo film, ma la pacatezza con cui il lungometraggio continua un discorso che il suo regista aveva cominciato con il notevole L’Arte di Vincere ha contagiato anche i giornalisti, per cui voglio dirvelo subito, forte e senza mezze misure, a scanso di ulteriori equivoci: Foxcatcher è un filmone della Madonna, anche se forse non avrò mai il coraggio di rivederlo.

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Recensionando / Turner

02 lunedì Feb 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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biopic, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes 2014, Costumismi, Dick Pope, film PESO, Jacqueline Durran, Mike Leigh, Oscar 2015, Oscars, period drama, Timothy Spall, tratto da una storia di poco falsa

turnerMike Leigh ha 72 anni, certo, ma dietro la macchina da presa tanti colleghi più giovani risultano ben più fossilizzati e conformati. Nel confrontarsi con l’inflazionassimo genere biografico, declinato a tinte period drama, Leigh compie una prima scelta decisamente contemporanea. Mr. Turner, la sua biografia del celebre pittore inglese William Turner, si apre a 25 anni dalla morte di un pittore già affermato, accompagnandolo solo per l’ultimo arco della sua carriera e vita. A questo taglio moderno però affianca una durata imponente; 149 minuti che fanno poche concessioni al ritmo e a una costruzione consequenziale del personaggio, incurante di spaventare il pubblico alla ricerca di leggerezza.
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Recensionando / Mommy

01 lunedì Dic 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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adolescenti problematici, Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon, Autocompiacimento registico, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes, Cannes 2014, dramma familiare obbligatorio, film col dramma dentro, Oscar 2015, Psicologia e Psicosi, Suzanne Clément, Xavier Dolan

mommyL’arrivo della prima pellicola di Xavier Dolan in Italia è una grande, bellissima notizia: tra tre giorni anche i cinefili italiani meno smaliziati in qualità d’internauti potranno godere dell’ultima opera di uno dei più chiacchierati registi contemporanei. Da grande estimatrice di Dolan però sono un po’ dispiaciuta che il pubblico italiano entri in contatto per la prima volta con il regista, sceneggiatore e attore canadese attraverso Mommy.
Non perché non sia un bellissimo film (lo è), ma perché a chi ha seguito pellicola dopo pellicola il percorso del giovane prodigio canadese finisce per dare molte più risposte di quante non ne fornisca come lungometraggio a se stante.

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Recensionando / Due giorni, una notte

29 sabato Nov 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Cannes, Cannes 2014, Catherine Salée, Fabrizio Rongione, film col dramma dentro, film PESO, Jean-Pierre Dardenne, la forza salvifica dell'Ammmore, Luc Dardenne, Marion Cotillard, Psicologia e Psicosi

due giorniTutti amano i Dardenne, i fratelli sceneggiatori e registi beniamini del Festival di Cannes da un paio di decenni, della critica e del pubblico più incline ai grandi temi sociali su grande schermo.
Io invece sto dall’altra parte della barricata, nel gruppo di quelli che non sono stati sempre convinti fino in fondo dalla prolifica attività del duo belga e Due giorni, una notte riassume per l’ennesima volta il mio approccio tiepido ai Dardenne, pur essendo uno dei loro film che mi è piaciuto di più e vantando il carico da novanta della presenza da assoluta protagonista di Marion Cotillard, un’attrice che è sempre una garanzia, che si trovi in grandi produzioni hollywoodiane o in film più intimi in giro per l’Europa.

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Recensionando / Sils Maria

10 lunedì Nov 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

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Cannes, Cannes 2014, Chloë Grace Moretz, fotografia leccatissima, Johnny Flynn, Juliette Binoche, Kristen Stewart, lesbo en passant, lesbofilm, Olivier Assayas, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, se capisce e non se capisce

sils1Avevo già addocchiato questo film durante il suo passaggio a Cannes 2014, non tanto per il riscontro della stampa, quanto piuttosto perché chi come me sente il bisogno d’indulgere di tanto in tanto in film a tematica lesbica (supposta, suggerita, piaciona, romantica, drammatica, piangerona, PESO, fanservice o chiaramente indirizzato a un pubblico maschile) deve per forza di cose rimanere sempre vigile. Se amate i film da slasher impenitenti e pensate che la cinematografia vi trascuri, provate a cercare quelli che io chiamo lesbofilm. Le alternative sono tre: darsi al porno, scavare negli esordi delle attrici già affermate (quando sono meno schizzinose in fatto di ruoli) o rimanere sempre all’erta per intercettare quelle due, tre uscite all’anno che vale la pena recuperare.
Capite la mia parziale delusione quando, spinta dall’insistente chiacchericcio sulla componente lesbo di Clouds of Sils Maria, in sala mi sono ritrovata a vedere un film autoriale vagamente PESO che parla di tutto (teatro, vecchiaia, lesbismo, amore, morte). Parla e basta.

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Specialando / Cannes 2014, i vincitori

24 sabato Mag 2014

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Specialando

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c'e' anche un po' d'Italia, Cannes, Cannes 2014, Ho visto la gente nuda, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato

palm d'orTempo di bilanci, sulla Croisette, tempo di palme, premi e polemiche. Anzi no, tempo di WTF!?, perché eccettuata la Palma d’Oro andata al super favorito, si è assistito a un diluvio di premi assegnati contro ogni pronostico, all’insegna del MACCOSA!? / Eh!? / Chi?? / no comment.
In un’edizione per molti sottotono e senza nessun capolavoro assoluto (anche se i film osannati non sono certo mancati), impallidita al confronto con la superba e inarrivabile scorsa annata, l’impressione è che la giuria capitanata da Jane Campion abbia voluto salvare capra e cavoli, il vecchio e il nuovo, senza però soccombere alle scelte più prevedibili.
Ecco quindi i premiati nelle sezioni principali e qualche veloce commento da chi, in concreto, non ne ha ancora visto uno per ora ne ha visto solo uno e sta ancora superando il trauma. Non sarà certo questo a fermarmi, così come non fermerà buona parte della stampa nostrana, pronta a salire sul carro della vintrice italiana.

 

 

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Specialando / Cannes 2014

14 mercoledì Mag 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Specialando

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Atom Egoyan, Cannes, Cannes 2014, Jacqueline Durran, Léa Seydoux, Mike Leigh, Nicole Kidman, Nuri Bilge Ceylan, Olivier Dahan, Quinzaine des réalisateurs, Un Certain Regard

cannes locandinAh! Il sole, il mare, la Croisette! Neanche il tempo di riprendersi dagli Oscar e recuperare i film presentati in Berlinale 2014 (LOL, no) e comincia Cannes 2014, l’incubo di chiunque come la sottoscritta si prefigga di seguire quotidianamente almeno le perfomance dei film in concorso e delle sezioni Un Certain Regard (i film più PESO) e Quinzaine des réalisateurs (dove esordiscono i registi che ameremo in futuro). E poi magari il capolavoro spunta in una delle altre decine di fottute sottosezioni, per dire. Sotto l’egida di una locandina stupenda all’insegna del c’è anche un po’ d’Italia e di un film d’apertura abbastanza tremendo, oggi è cominciata quest’edizione, cui spetta l’ingrato compito di tentare di essere all’altezza della scorsa, straordinaria annata (per rinfrescarvi la memoria, QUI). Due settimane in cui sentiremo parlare dei film che ci accompagneranno per buona parte di questo anno cinematografico, chiuse dal vincitore della Palma d’Oro, assegnata da una giuria la cui presidente è Jane Campion, l’altra metà del cielo cinematografico neozelandese che personalmente ammiro tantissimo. Se avete voglia di seguire giorno dopo giorno quanto succederà sulla Croisette, questo post rimarrà in evidenza per tutta la durata del festival e aggiornato quotidianamente (nel limite dello sviluppo di una parvenza di vita sociale da parte della sottoscritta). Vi ricordo che comunque qui sotto continueranno gli aggiornamenti e le recensioni, perciò usate con saggezza la rotella del mouse. Buona lettura e buon festival di Cannes!  Continua a leggere →

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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