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Amos Oz, Cannes 2015, film col dramma dentro, film PESO, Natalie Portman, Shira Haas, Tomer Kapon
Se il riscaldamento globale non esiste eppure non ci sono più le stagioni di una volta, come fare a stabilire che l’estate è davvero arrivata? C’è un segno inequivocabile su cui fare affidamento: quando arrivano nelle sale italiane i film di Cannes sì, ma di due o tre edizioni fa, allora è tempo di estrarre crema solare e costume da bagno. Estate stagione della social responsability, con le case di distribuzione italiana che si danno alle buone pratiche di recupero e riciclaggio, per salvaguardare la sostenibilità del botteghino italiano. Primo di una serie infinita di ripescaggi di cui parleremo quest’estate qui su Gerundiopresente è il debutto dietro la cinepresa di Natalie Portman, alle prese nientemeno che con uno dei romanzi più noti dello scrittore israeliano Amos Oz, portato su schermo dopo ben otto anni di lavoro sull’adattamento e la sceneggiatura.
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