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Adam Levine, adolescenti problematici, Cee Lo Green, Corporazioni Malvagie, delicate palette cromatiche, Hailee Steinfeld, James Corden, John Carney, Keira Knightley, la forza salvifica dell'Ammmore, Mark Ruffalo
Begin again è un oggetto di studio molto più interessante come blogger che come spettatrice. La pellicola in sé è una visione carina o poco più, ma al momento di doverla definire la sfida diventa quasi appassionante, dato che per sviluppo narrativo e risultati il nuovo film di John Carney è una creatura ambivalente, conflittuale.
Come già nel precedente “Once”, al centro del film del regista e sceneggiatore irlandese c’è il mondo di chi la musica la scrive e finanzia, presentato attraverso una cornice che vorrebbe qualificarsi come commedia romantica ma che presenta troppi momenti amari per essere pienamente tale. Quindi no, non è un cinemozioni5 in cui bellissimi attori hollywoodiani fingono di essere spiantati e felici musicisti in quel di New York. Tuttavia è decisamente troppo positivista e popolata da spiantati sempre vestiti con gusto (insomma, troppo cinemozioni5) per essere uno slice of life credibile.