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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Chiwetel Ejiofor

Recensionando / Maria Maddalena

16 venerdì Mar 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Chiwetel Ejiofor, film PESO, Garth Davis, Helen Edmundson, i nostri amici arabi, Joaquin Phoenix, Philippa Goslett, Rooney Mara

Forse Garth Davis sperava davvero di fare il salto di qualità girando un film a tematica religiosa con tanto di crocifissione del Cristo, scenario che da sempre si accompagna a grandi dibattiti e facili controversie. Dopo la regia di alcuni episodi di Top of the Lake e di Lion, Davis si prende l’incarico di portare ancora una volta la vita e la morte del fondatore del Cristianesimo su grande schermo, anche se il focus del film è chiaramente un altro.
La figura da analizzare e valutare qui è quella di Maria Maddalena, protagonista silenziosa di alcuni momenti chiave della vita di Cristo, che però non ha avuto alcun impatto nella costituzione della Chiesa nata all’indomani della sua morte.
L’aspetto più sorprendente di un film di cui si parla davvero pochissimo e che rischia di non uscire negli Stati Uniti è però l’anonimato e il distacco con cui presenta la sua storia, proprio quella storia che ha finito per far sbilanciare alcuni dei cineasti più acclamati dell’ultimo secolo.

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Recensionando / Doctor Strange

26 mercoledì Ott 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

≈ 5 commenti

Tag

Alexandra Byrne, Benedict Cumberbatch, Benedict Wong, Chiwetel Ejiofor, Mads Mikkelsen, Marvel, Michael Giacchino, Rachel McAdams, Scott Derrickson, Tilda Swinton

strange1Stavolta per il film Marvel dell’autunno prediligo il post time sensitive, con un paio di impressioni assolutamente spoiler free buttate giù a poche ore dalla visione in sala, nel cuore della notte (perciò disattivate la modalità automatica di grammar nazi che è in voi, perché scriverò scempiaggini senza ombra di dubbio).
Prima di passare ad analizzare i risvolti di quello che si presenta come il film Marvel più consapevolmente fangirlistico di sempre, un avviso di servizio: a questo giro ci sono due scene extra nei titoli di coda. La prima, una mid credit scene, è praticamente tratta da un mio sogno erotico tipo, ma si dà il caso che sia anche la più interessante e ne riparliamo nel paragrafo spoiler in fondo. La seconda invece è tutta fuffa, peraltro ampiamente attesa da chi una certa famigliarità col mondo strano di Strange già ce l’ha. In ogni caso vi tocca star dentro proprio fino alla fine.
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Recensionando / Sopravvissuto

29 martedì Set 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

≈ 13 commenti

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Aksel Hennie, Chiwetel Ejiofor, Dariusz Wolski, Donald Glover, Drew Goddard, fantascienza, fotografia leccatissima, Janty Yates, Jeff Daniels, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wiig, Mackenzie Davis, Matt Damon, Michael Peña, momento patriottico bandiera inclusa, parte lo spiegone, Ridley Scott, scienziati che combinano casini micidiali, Sean Bean, Sebastian Stan, voice over molesto

martian1Portare al cinema il più grande successo letterario di marca fantascientifica da molti anni a questa parte era un’impresa allettante e pericolosa. La scrittura di Andy Weir sembra nata per approdare sul grande schermo: veloce, ricca di battute fulminanti e colpi di scena che si immagina già proiettati su grande schermo mentre si sfogliano le pagine del suo romanzo d’esordio. Quel che non si accorda molto con la dimensione visiva del media sono le lunghe, ricorrenti e talvolta complicate spiegazioni scientifiche di come – citando la tagline del film –  il protagonista science the shit out dal casino di essere rimasto solo senza cibo e mezzi di comunicazione su Marte. Stavolta la strada del taglio e della semplificazione non è percorribile in maniera massiccia perché l’essenza del romanzo stessa è la gigantesca, particolareggiata risposta (un how to in stile youtube in una situazione potenzialmente mortale) a come sopravvivere su Marte il tempo sufficiente per aprire un canale di comunicazioni con la terra e tornare a casa.

[La recensione del libro la trovate QUI]

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Recensione / 12 anni schiavo di Steve McQueen

20 giovedì Feb 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

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Benedict Cumberbatch, Brad Pitt, Chiwetel Ejiofor, Costumismi, delicate palette cromatiche, film PESO, fotografia leccatissima, Hans Zimmer, John Ridley, Lupita Nyong'o, Michael Fassbender, Oscar 2014, Oscars, Paul Dano, Paul Giamatti, Quvenzhané Wallis, Sarah Paulson, Sean Bobbitt, steve mcqueen, tratto da una storia di poco falsa, tristezza a palate, vincitore di premio a forma di qualcosa di un metallo solitamente dorato

Debutta oggi nei cinema italiani il terzo lungometraggio di Steve McQueen e mi preme consigliarvi un giro in sala al più presto.
Candidato di punta agli Oscar, già vincitore di numerosi riconoscimenti nella stagione dei premi quasi conclusa, 12 Years a Slave è quel genere di film durante la cui visione percepisci che ti sta scorrendo davanti un pezzo di futura storia del cinema.
Sensazione abbastanza ricorrente in un 2013 (Gravity che dà una vera motivazione d’esistere al 3D, Adele che si scava un posto nei film del decennio a suon di emozioni graffianti) che, in differita di qualche mese, si rivela anche in Italia come un’annata cinematografica pazzesca.
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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