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Brian Helgeland, Christopher Eccleston, criminalità e la mala varia, Duffy, Emily Browning, gangsters, Joshua Hill, Paul Anderson, Tom Hardy, tratto da una storia di poco falsa
Nonostante per qualche inspiegabile motivo Tom Hardy non rientri ancora nel novero degli attori A list – quelli di prima classe, l’Olimpo per incassi e fama all’interno del già esclusivo circolo hollywoodiano – la sua presenza riesce comunque ad attrarre l’attenzione dei cinefili più attenti.
Che sia anche magnete per il botteghino, è un falso mito che gli appassionati meno accorti amano raccontarsi, dato che nel solo 2015 il suo indiscusso protagonismo non è riuscito a salvare né Child 44 né quel strano oggetto di cui oggi parliamo, Legend.
Prendendo in esame anche due due film più acclamati e di successo dell’anno in cui l’attore milita quasi dimenticato, Mad Max: Fury Road e Revenant, ne esce un quadro piuttosto complesso e affascinante, un caso di studio fuori dagli schemi che pone un quesito dalla difficile soluzione: sulle soglie dei quarant’anni, a che punto è davvero la carriera di Tom Hardy?