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Auli'i Cravalho, cinema d'animazione, Disney, Don Hall, Dwayne Johnson, Rachel House, Ron Clements
Dopo aver esercitato il suo enorme potere conglobante e unificante, avvicinando sempre di più i prodotti dei vari segmenti recentemente acquisiti, Disney pare entrata in una nuova fase, in cui sta testando i suoi limiti produttivi (riducendo le pellicole ma aumentando i budget) e sperimentando nuove formule. Il risultato ancora una volta sorprendente è quanto finora tutte le equazioni provate abbiamo portato a una risoluzione felice e come Oceania, il film natalizio animato della sezione più antica e centrale, non faccia eccezione.
Dal gelo di Frozen Disney si sposta nelle assolate isole polinesiane, per un’avventura in realtà concepita ben prima che si presentasse il problema di raccogliere il testimone di un successo enorme, come rivelato dalla produttrice Osnat Shurer in un suo recente passaggio italiano, durante il lungo tour promozionale per il lancio del film.
Se da fuori Disney sembra una macchina da guerra e da marketing, da dentro si scopre un’attenzione anche artistica per il lavoro preliminare sul film, durato ben 3 anni, buona parte dei quali trascorsi al fianco delle popolazioni locali polinesiane. Continua a leggere