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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: cinema italiano

Maschile singolare: l’orgoglio, il romanticismo e il diritto ai cliché

06 domenica Giu 2021

Posted by Elisa G. in 2021, Cinematografò, Recensionando

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Alessandro Guida, cinema italiano, Cinemozioni5, fatto con du lire, omoaffettività

Perché mo’ ci stanno pure i divorzi gay? Che ci volete rubare ancora, i mercoledì di Champions? sbotta Michela Giraud nei panni di sé stessa in un passaggio di Maschile singolare.
Una battuta che contiene in maniera inconsapevole la principale colpa del film e un sintomo dilagante nella rappresentazione queer su grande e piccolo schermo: la voglia di appropriarsi di un immaginario finora appioppato al femminile eterosessuale cisgender riguardante la sfera emotiva e romantica.
Se il traguardo è la parità di rappresentazione in quel romanticismo stereotipato e irreale da commedia romantica per donne (immaginario costruito da uomini), allora forse è il caso di rivedere il tragitto fatto sin qui.
Da donna eterosessuale amante del genere ma con una certa voglia di sbarazzarmi io stessa dei cliché della commedia romantica, mi viene da chiedermi: siete sicuri di volerle? Commedie dagli stilemi così duri a morire che il genere stesso è imploso su sé stesso per incapacità di rinnovarsi?

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Cineriassuntone settimanale #2 / Piccole donne, Hammamet, City of Crime

10 venerdì Gen 2020

Posted by Elisa G. in 2020, Cinematografò, Recensionando

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Alexandre Desplat, Anthony e Joe Russo, Chadwick Boseman, cinema italiano, Florence Pugh, Gianni Amelio, Greta Gerwig, in sacrificio per Taylor, Jacqueline Durran, Matthew Michael Carnahan, Pierfrancesco Favino, poliziesco, Saoirse Ronan, spara spara ci stanno massacrando, Taylor Kitsch, titolisti italiani

PICCOLE DONNE di Greta Gerwig
Il classico della letteratura statunitense Piccole Donne di Louisa May Alcott torna al cinema con una produzione hollywoodiana, un cast super glamour e la seconda, attesissima regia di Greta Gerwig.
L’aspetto più limitante dell’esperienza cinematografica dei film di Greta Gerwig è la sua claque, con risate di quelle iper consapevoli e applausi da scena aperta che magari, mh, anche no.
Detto questo (e temendo parecchio che alla lunga questa esasperazione me la renda indigesta) il mio notevole scetticismo iniziale è stato quasi del tutto cancellato da un film genuinamente emozionante, che centra il non semplicissimo obiettivo di dare una risposta sensata al quesito principale che sorge spontaneo: ma Greta, ma hai Hollywood ai tuoi piedi e fai Piccole donne, ma perché?

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Recensionando / Il traditore

24 venerdì Mag 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

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cannes 2019, cinema italiano, criminalità e la mala varia, Fabrizio Ferracane, Marco Bellocchio, Maria Fernanda Cândido, Nicola Calì, Pierfrancesco Favino

Lascia una carica di entusiasmo dietro di sé Il Traditore, il nuovo film di Marco Bellocchio che solo soletto tiene alta la bandiera del cinema italiano nella selezione ufficiale di Cannes 72. È come incontrare un amico che non si vede da molto tempo, che non era sembrato troppo in forma nei ricordi più recenti e ritrovarselo davanti nel pieno delle forze, rinnovato e arzillo.
Vitale, esuberante: l’ultimo film di Bellocchio stupisce proprio per il piglio energetico e la verve che, se proprio non fanno volare via le due ore e mezza di epopea mafiosa, di certo non consentono allo spettatore di distrarsi o annoiarsi. Rinnovato nell’energia e nelle idee, Bellocchio gira un’epopea criminale italiana sospesa tra suggestioni localissime (non a caso in parecchi hanno citato Un giorno in pretura) e un certo cinema “criminale” di Scorsese.
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Recensionando / Il primo re

02 sabato Feb 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

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Alessandro Borghi, Alessio Lapice, cinema italiano, Costumismi, Deve far male!, Fottuto Cervo Metaforico, Matteo Rovere, Tania Garibba

Il primo re è tutto quello che siamo abituati a rimproverare al cinema italiano di non essere. Quello di Matteo Rovere è un progetto già impressionante sulla carta, con una sfilza incredibile di numeri e dati che ne manifesta l’ambizione sconfinata nell’orizzonte ristretto del nostro panorama cinematografico.
Nove milioni di euro raccolti per produrre il film, cinque mesi di preparazione fisica e linguistica per gli attori e di ricerca e allestimento dei set per le maestranze in giro per il Lazio, una schiera di linguisti, semiologi, archeologi e studiosi della Sapienza di Roma impegnati a garantire il massimo rigore storico a questo kolossal mitologico sulla fondazione di Roma.
Della grandiosità dei risvolti d’azione e realizzazione di Il primo re ho già parlato ampiamente altrove, perciò stavolta voglio concentrarmi su un passaggio che ogni film, grande e piccolo che sia, deve affrontare: la scrittura di un copione.

Seguono riflessioni non propriamente SPOILER, ma ecco, magari vale la pena di andare a vedere il film prima + i miei soliti 5 minuti di sclero (ma pieni di fun facts, statistiche e info varie) che mi prendono in questa stagione. Niente cineriassuntone a questo giro, che le uscite importanti sono solo due e le copriamo tra oggi e domani.
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Martiri italiani a Cannes 71 / Lazzaro felice e Dogman

02 sabato Giu 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Adamo Dionisi, Adriano Tardiolo, Agnese Graziani, Alba Rohrwacher, Alice Rohrwacher, Cannes 2018, cinema italiano, Edoardo Pesce, film PESO, Luca Chikovani, Marcello Fonte, Matteo Garrone, Nunzia Schiano, Roma bellissima e decadente, voglio andare a vivere in campagna

Meno male che ogni tanto si arriva in ritardo, perché essere costantemente in presa diretta spesso oscura confronti e prospettive interessanti. Se avessi recensito separatamente i due film italiani che hanno tenuto alto l’orgoglio cinematografico italiano nella corsa alla Palma d’Oro di quest’anno, probabilmente non avrei colto quanto – pur con registri stilistici diametralmente opposti – questi film finiscano per parlarsi tra di loro, vibrare insieme in maniera armonica.
Da una parte Dogman di Matteo Garrone, dall’altra Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher: cosa ci raccontano del cinema italiano oggi e della nostra realtà fuori dal grande schermo? Curiosamente (o forse neanche troppo) si guarda molto al passato, raccontato attraverso i suoi martiri, quelli sì italianissimi.

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Recensionando / Loro 2

09 mercoledì Mag 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Autocompiacimento registico, cinema italiano, Elena Sofia Ricci, fotografia leccatissima, italia, Kasia Smutniak, Luca Bigazzi, Paolo Sorrentino, Riccardo Scamarcio, Toni Servillo

Tutti i nodi arrivano al pettine e con un colpo di spazzola deciso Paolo Sorrentino chiarisce il senso dell’intera operazione Loro 2. Il secondo capitolo del dittico che il regista de La Grande Bellezza di certo non cancella completamente la sensazione piuttosto bizzarra che lascia un film che ha tutti i presupposti per essere una grande operazione che si apre e si esaurisce in due pellicole brevi, ravvicinate per distribuzione, veloci per ritmo, fulminanti per battute ma soprattutto con un certo retrogusto di istantaneità.
Se un certo senso di smarrimento dopo Loro 1 e il suo discorso interrotto sul più bello era comprensibili, Loro 2 richiede una presa di posizione più netta anche a noi spettatori, scoprendo finalmente le carte in tavola, chiarendo la distanza tra questo tentativo di ritrarre Berlusconi e i tanti che lo hanno preceduto.
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Recensionando / Loro 1

23 lunedì Apr 2018

Posted by Elisa G. in 2018, Cinematografò, Recensionando

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Anna Bonaiuto, cinema italiano, Elena Sofia Ricci, Fabrizio Bentivoglio, fotografia leccatissima, Ho visto la gente nuda, Kasia Smutniak, Luca Bigazzi, Paolo Sorrentino, Riccardo Scamarcio, Ricky Memphis, Roma bellissima e decadente, sesso droga e tanto altro ancora, Toni Servillo

Ma loro, dico loro, chi sono? si chiedeva Renato Zero coinvolto in un gioco erotico tra i più celebri della musica leggera italiana. Anche Paolo Sorrentino si occupa parecchio di sesso nell’indagare i loro dell’Italia d’inizio millennio, identificati semplicisticamente da uno dei personaggi della pellicola come quelli che contano. Re farsesco della categoria è Lui, uno così iconico che rimane senza nome per metà film e si prende le briga di ricoprire il ruolo di protagonista della sua stessa biografia solo nella parte finale del film.
Loro 1 partiva dai peggiori presupposti: un film nebuloso, fuori tempo massimo sin dal suo annuncio (invece al solito Sorrentino si è rivelato profetico) diviso in due all’ultimo, giunto in sala senza nemmeno un minutaggio dichiarato e con un’accozzaglia fastidiosa di font in trailer che sembrano messi insieme dagli scarti della Grande Bellezza. Pareva l’inizio di una catastrofe, invece erano una confusione calcolata; quella del serpente che cambia pelle e lo fa silenziosamente, per passare inosservato nel momento di massima debolezza.

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La Forma dell’acqua e gli altri: tutti i film di Venezia 74, ranked

14 mercoledì Feb 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Abdellatif Kechiche, Ai Weiwei, Anaïs Demoustier, Andrew Haigh, è così francese!, Charlie Plummer, cinema italiano, Darren Aronofsky, documentario, Frederick Wiseman, George Clooney, gerontocinema, Guillermo del Toro, i nostri amici arabi, Isabelle Huppert, Jennifer Lawrence, Joel e Ethan Coen, Koreeda Hirokazu, legal drama, Manetti bros, Martin McDonagh, Paolo Virzì, Paul Schrader, Robert Guédiguian, Samuel Maoz, Sebastiano Riso, venezia 74, Vivian Qu, Warwick Thornthon, Ziad Doueiri

Cari lettori, proprio quando avevo ripreso un bel ritmo, flu happened. E non è nemmeno vero che ciò che non ci uccide ci fortifica, perché sono ancora qui ma con l’energia e la prestanza di un panda rosso, notoriamente gli animali più stupidi, imbranati e fisiologicamente atti ad estinguersi per incapacità latente del globo terracqueo. O di un kiwi, un uccelletto che non sa volare, è grassoccio e per cui probabilmente anche la propria ombra potrebbe risultare mortale.

Per la serie: su gerundiopresente i pazienti saranno ricompensanti…in ritardo. Non perdete mai le speranze. Ed ecco a voi le recensioni sintetiche e ficcanti di tutti, tutti i film in concorso a Venezia 74, Leone d’Oro compreso, in arrivo nelle sale da domani. 

Se fossi in voi non tratterei troppo il fiato, un po’ come accaduto per Cannes 70. In rigoroso ordine qualitativo crescente (perché qui ci sbilanciamo, gente), dall’orrore all’amore: iniziamo!

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Cineriassuntone settimanale / 26 ottobre 2017

29 domenica Ott 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò

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Alessio Maria Federici, Ambra Angiolini, è così francese!, Cannes 2017, Chris Hemsworth, cinecomics, cinema italiano, Cinemozioni5, commedia all'italiana, Diego De Silva, Donato Carrisi, Judi Dench, Louis Garrel, Lucrezia Guidone, ma anche no, Michel Hazanavicius, Pietro Sermonti, Sergio Rubini, Stephen Frears, Taika Waititi, Team Cricetone, thriller, Toni Servillo, venezia 74


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Cineriassuntone settimanale / 19 ottobre 2017

21 sabato Ott 2017

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò

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Tag

Andrea Riseborough, cinema italiano, Claudio Santamaria, Cosimo Gomez, Daniela Vega, italia, Jonathan Dayton, omoaffettività, Oscar 2018, Roma bellissima e decadente, Sebastián Lelio, Steve Carell, Valerie Faris, venezia 74

 

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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