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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Colin Farrell

Recensionando / Dumbo di Tim Burton

29 venerdì Mar 2019

Posted by Elisa G. in 2019, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Alan Arkin, animali carini, Colin Farrell, Danny DeVito, Disney, Eva Green, il clichè dell'orfano, ma anche no, Michael Keaton, Nico Parker, Tim Burton

Ormai è chiaro: la primavera è la stagione in cui non solo noi persone comuni e recensori fatichiamo a concentrarci e commettiamo qualche errore, con la voglia di fare che latita (aggiornare il blog? Chi? Io?) e la curva della sonnolenza che conosce un’impennata in vista di aprile. Anche in casa Disney la primavera è la stagione della défaillance live action, del film in cui non credevano nemmeno loro e quindi eccolo buttato lì prima di Pasqua nella speranza che non faccia neanche troppi danni. Se all’epoca non riuscii a riscuotermi abbastanza dalla noia generata da Nelle pieghe del tempo per scrivervene un parere, eccomi qui a certificarvi che sì, l’uomo che doveva salvare questo remake non richiesto di Dumbo è la sua definitiva condanna a morte: Tim Burton.
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Cannes 70 / Il sacrificio del cervo sacro

29 venerdì Giu 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Autocompiacimento registico, Barry Keoghan, Cannes 2017, Colin Farrell, Deve far male!, film PESO, Nicole Kidman, Psicologia e Psicosi, Raffey Cassidy, Yorgos Lanthimos

Viene da chiedersi quale torto abbia mai compiuto l’umanità contro Yorgos Lanthimos, il regista greco che forse più di chiunque altro sa giocare ad armi pari con un certo Michael Haneke sul terreno di cinismo e pessimismo universale. Se avevate trovato inutilmente cinico e crudelmente sadico The Lobster (definito da Luca Guadagnino per questi motivi come “un film orrendo e senza speranza”), vi conviene stare alla larga da Il sacrificio del cervo sacro. Il vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 70 fa sembrare tutto sommato speranzoso e possibilista il suo predecessore.
Haneke e Lanthimos spartiscono un interesse cinematografico comune: quello per una clinica dissezione del comportamento umano e delle emozioni più universali (anche le più positive), alla ricerca delle loro radici più profondi e non particolarmente nobili. Il sacrificio del cervo sacro è proprio questo: un asfissiante thriller che, strato dopo strato, spoglia un nucleo famigliare amorevole e unito, fino ad arrivare al cuore delle loro relazioni e guardare su cosa davvero poggino.

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Recensionando / Animali Fantastici e Dove Trovarli

16 mercoledì Nov 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Alison Sudol, Colin Farrell, David Yates, Eddie Redmayne, Ezra Miller, fantasy, J. K. Rowling, Johnny Depp, Katherine Waterston, New York, Ron Perlman

animalifantastici3Le smancerie stanno a zero e gli spoiler pure in questa recensione del ritorno di J.K. Rowling e David Yates al cinema con Animali Fantastici e Dove Trovarli, lo spin-off prequel primo capitolo di una saga in cinque parti che ci riporta nel mondo magico di Harry Potter prima di Harry Potter e Voldermort e dall’altra parte dell’Atlantico.
Dato il chiacchieratissimo ma non proprio acclamato spettacolo teatrale che ha segnato il ritorno dei protagonisti della prima saga e il loro sbarco sul palcoscenico, viene da chiedersi quanto questa operazione abbia una storia dalle fondamentale solide e buone intenzioni.
La mia personale impressione è che anche Warner Bros. se ne voglia fare un’idea, tirando un po’ il freno sul cast, sul budget e sul periodo di uscita (non natalizio) per questa prova generale del ritorno della loro hit natalizia, da contrapporre all’armata Star Wars della concorrenza.
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Recensionando / The Lobster

19 venerdì Giu 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

≈ 4 commenti

Tag

Autocompiacimento registico, Ben Wishaw, Cannes, Cannes 2015, Cannes e dintorni, Colin Farrell, delicate palette cromatiche, Deve far male!, film col dramma dentro, film d'Ammmmore, Gente che Cammina, John C. Reilly, Léa Seydoux, Michael Smiley, Olivia Colman, Psicologia e Psicosi, Rachel Weisz, se capisce e non se capisce, voice over molesto, Yorgos Lanthimos

lob1Atteso a Cannes come una delle pellicole più interessanti e bizzarre della competizione, The Lobster ha sicuramente raccolto un responso critico positivo, anche se non sono mancate voci scettiche e in particolare molte critiche sulla parte finale del film e la sua chiusura.
D’altronde dici Yorgos Lanthimos come sceneggiatore e regista, dici stranezze a pioggia, proprio sul limitare del territorio lynchiano.
Sulla carta però un mondo distopico in cui chi rimane da solo deve entrare in una struttura alberghiera e riuscire in 45 giorni a trovare la sua dolce metà, pena la trasformazione in un animale e la liberazione nei boschi circostanti è quel genere di stranezza di cui siamo affamati. Una scrittura così ricca ed evocativa da valergli il premio come miglior sceneggiatura, però si sa: chi di allegoria fiorisce, di allegoria tendenzialmente perisce.
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Specialando / Cannes 2015

18 lunedì Mag 2015

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Specialando

≈ 6 commenti

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Adèle Exarchopoulos, Amy Poehler, Apichatpong Weerasethakul, Arnaud Desplechin, Asif Kapadia, Ben Wishaw, Cannes, Cannes 2015, Catherine Deneuve, Charlize Theron, Colin Farrell, Doutzen Kroes, Elie Wajeman, Emily Blunt, Emma Stone, Emmanuelel Bercot, Emmanuelle Bercot, Eva Longoria, Fan Bing Bing, Gardy consiglia, Gaspar Noé, gente figa, Hirokazu Kore-eda, Hou Hsiaou-Hsien, Imogen Poots, Jacques Audiard, Jake Gyllenhaal, Jane Fonda, Jeremy Saulnier, Joaquin Phoenix, John Lasseter, László Nemes, Léa Seydoux, Luis Garrel, Maiwenn, Marion Cotillard, Matteo Garrone, Michael Caine, Mindy Kaling, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Patrick Stewart, Pete Docter, Quinzaine des réalisateurs, Rachel Weisz, Rod Paradot, Roger Deakins, Salma Hayek, Sienna Miller, Stephan Brizé, Tom Hardy, Un Certain Regard, Valérie Donzell, woody allen, Yorgos Lanthimos, Zoë Kravitz

cannes 68Ahhh, il sole, il mare, la Croisette. E io, come sempre bloccata nella ridente pianura padana, lontana fisicamente ma vicina psicologicamente e “socialmente” a quanti stanno vedendo l’incredibile programma di questa 68esima edizione dal vivo, dileggiando la cartella blu compresa nel press kit e preparandosi a rivenderla sul web. Insomma, anche quest’anno rosichiamo insieme perché non abbiamo la cartella bella e possiamo solo tentare di capire quali siano le proposte imperdibili della Croisette. Mai-una-gioia.
In un mondo migliore questo post sarebbe aggiornato giornalmente: si fa quel che si può, voi quando passate di qui, dateci un’occhio: sopra e sotto, perché il post è in evidenza ma continueranno ad arrivare aggiornamenti sul resto.

Per un qualche misterioso motivo il menù delle pagine è finito sotto gli articoli consigliati: finché non sistemo, cercate gli aggiornamenti delle pagine laggiù!

[AGGIORNATO AL 23 MAGGIO]

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Recensionando / Storia d’inverno

15 sabato Feb 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Cinemozioni5, Recensionando

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Tag

Akiva Goldsman, Colin Farrell, Costumismi, fissiamoci intensamente negli occhi, Jennifer Connelly, Jessica Brown Findlay, la forza salvifica dell'Ammmore, lucette azzurre, ma anche no, Mark Helprin, piangerone, Russell Crowe, se ne sentiva il bisogno, staremo tutta la notte abbracciati a guardare le stelle, voice over molesto, William Hurt

storia d'inverno locandinaLa debacle del titolo Warner Bros piazzato a ridosso di San Valentino è riassunta efficacemente dallo strillo di locandina: non è una storia vera, è una storia d’amore. Infatti la verosimiglianza non è mai stata una delle preoccupazioni di Akiva Goldsman né tantomeno di Mark Helprin, autore di un tomo da 800 e passa pagine che trasuda un positivismo stucchevole e una ingenuità mastodontica, che solo una storia scritta e pubblicata ad inizio anni ’80 può esprimere senza ricostruire questi tratti artificialmente.
Il problema è che la storia vede per protagonisti due amanti molto affettuosi e una New York ricca di elementi sovrannaturali, quel genere di cavalli volanti, spiriti guida e demoni che è davvero difficile portare su grande schermo in maniera convincente, senza scivolare nell’imbarazzo.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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