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Dean O'Gorman, Gente che Cammina, Ian McKellen, le meravigliose lande della Nuova Zelanda, Lee Pace, Martin Freeman, omoaffettività, Peter Jackson, Richard Armitage, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Ship Sheep
Via, partiamo spediti che ho un sacco di film e libri di cui parlarvi e non sono il certo il tipo che sta qui a cincischiare fumando erbapipa. Abbiamo un problema e intendo affrontarlo e risolverlo alla svelta. Il problema è che The Hobbit non è un film all’altezza. Non all’altezza del suo libro, non all’altezza della precedente trilogia, non all’altezza delle capacità stilistiche di Peter Jackson. Il lato positivo è che avendo come protagonista Martin Freeman, non mancano di certo fermoimmagine di faccette perplesse o scocciate con cui correlare i miei commenti.

Non tutti sono immuni al passare del tempo come Elijah Wood, però da qui a piallare la faccia di Bilbo per metà del film ce ne passa.