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Brendan Gleeson, cool guys don't look at explosions, Doug Liman, Emily Blunt, film coi pugni nelle mani, i film con gli alieni e le astronavi, lucette azzurre, Noah Taylor, spara spara ci stanno massacrando, Tom Cruise, umani fanno il mazzo ad alieni
Mentre in questo 2014 non si è ancora palesato un film d’autore capace di convincere davvero tutti, succede che i blockbuster estivi si stiano rivelando uno più bello dell’altro, capaci di coniugare spettacolarità a un certo contenuto qualitativo, tanto che sarà davvero difficile stabilire un vincitore morale del genere.
Alla lista dei possibili candidati si accoda anche Edge of Tomorrow, il kolossal fantascientifico a sfondo militare messo in campo da Warner Bros. Così a prima vista, nonostante lo splendore visivo di una produzione imponente e di effetti speciali all’altezza di un’invasione aliena, la premessa non sembrava poi così invitate. Loop temporali alla “Il giorno della Marmotta”, capaci di cogliere in fallo sceneggiature men che coerenti, e Tom Cruise protagonista, segnale allarmante di un certo lassismo in fase di pre-produzione.
Insomma, la classica circostanza in cui serve un uomo comune che diventi un eroe e salvi l’umanità. In passato Cruise tentò di convincerci che lui è uno qualunque confuso nella massa (“La guerra dei Mondi” di Spielberg provò il contrario) o l’uomo pregno di quel sottile solipsismo che permea tanti protagonisti fantascientifici (“Oblivion” dimostrò che di sottile non c’era proprio niente).
Citando la locandina italiana, l’unica in cui la tagline si è trasformata in un lunghissimo hashtag twitter (ma che davvero Warner Bros ITA? #ViviMuoriRipeti?), sotto quel tremendo sottotitolo “Senza Domani” e tutte queste funeste premesse ci piazzerei un #einvece.
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