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Angelina Jolie, è quasi magia!, Costumismi, Disney, effetti speciali pezzenti, Elle Fanning, ho un desiderio di maternità, Imelda Staunton, Juno Temple, la forza salvifica dell'Ammmore, Lesley Manville, Linda Woolverton, ma anche no, Robert Stromberg, Sam Riley, Sharlto Copley
Il filone dei film live action intenti ad ammodernare fiabe Disney, iniziato con l’inspiegabile successo dell’Alice burtoniana (unica nota positiva: ha lanciato Mia Wasikowska) non ha fatto che portare sventure e disastri al botteghino, limitandosi nella migliore delle ipotesi a picchiare selvaggiamente il residuato della nostra infanzia. In un periodo in cui anche la Disney fatica a lanciare nuovi franchise nonostante le acquisizioni di spicco (Pixar, Abc, Marvel) e in cui le idee stanno a zero, avere un bacino pressoché illimitato di storie già rodate da rielaborare è una tentazione che nessun grosso fallimento al botteghino può davvero sopire. Ed ecco che arriva anche Maleficent, film dedicato a uno dei cattivi cinematografici più iconici di sempre, col l’intento di esplorare le cause e gli intenti dietro una malvagità senza limiti (dai, i battesimi in genere sono una discreta palla, roba da lanciare una maledizione se ti invitano, non il contrario).