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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: film in costume

Recensionando / Lady Macbeth

15 giovedì Giu 2017

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Alice Birch, Autocompiacimento registico, Christopher Fairbank, Cosmo Jarvis, delicate palette cromatiche, fatto con du lire, film in costume, Florence Pugh, William Oldroyd

Lady Macbeth è la risposta ideale per quanti pensano che film in costume equivalga a smancerie e sospiri d’amore, ma non solo: è anche una belle piccole pellicole che trovano finalmente spazio nella sonnacchiosa estate cinematografica italiana, una delle pochissime che vale davvero la pena andare a vedere sfidando la calura estiva.
Presentato qualche tempo fa al Torino Film Festival, Lady Macbeth è un costume drama luciferino e il sorprendente esordio al cinema del regista teatrale inglese William Oldroyd. Non manca qualche impasse, ma la cura estrema della forma e la capacità di far buon viso a cattivo budget rendono la ricorrenza di scenografie e costumi un valore aggiunto nel ritratto di un matrimonio claustrofobico da cui una giovane sposina tenta di liberarsi con metodi davvero poco ortodossi.
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Recensionando / Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio

05 martedì Apr 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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CacciaThor, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Costumismi, Emily Blunt, fantasy, fiabe favole & co, film in costume, Fottuto Cervo Metaforico, gente figa, hair porn, Jessica Chastain, la forza salvifica dell'Ammmore, voice over molesto

caccia1Non capita spesso di parlare di un film uno e trino, contemporaneamente prequel, sequel e spin-off del lungometraggio che lo ha preceduto. D’altronde quella de Il cacciatore e la regina di ghiaccio rischia di essere una storia molto spesso più interessante fuori che dentro il set. Se il primo film si era rivelato, grazie a un’uscita accuratamente calcolata, un successo insperato, la storia di come il sequel del lungometraggio dedicato a Biancaneve torni al cinema senza Biancaneve era decisamente più intrigante e pepata, per la gioia degli amanti del gossip.
Certo che quando puoi mettere in campo una jadoriana Charlize Theron che si fronteggia con Chris Hemsworth in un ruolo perfettamente congeniale al suo temperamento e ti puoi persino permettere di aggiungere a contorno (no dico, a contorno) due talenti e due bellezze del calibro di Emily Blunt e Jessica Chastain il vero mistero è come tu riesca a tirarne fuori un film comunque così poco rilevante.

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Recensionando / PPZ Pride + Prejudice + Zombies

04 giovedì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando

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Bella Heathcote, Burr Steers, Charles Dance, Costumismi, Douglas Booth, Ellie Bamber, film in costume, Jack Huston, Jane Austen, Lena Headey, Lily James, Matt Smith, Sam Riley, Seth Grahame-Smith, spara spara ci stanno massacrando, steampunk, Zombie

ppz2Son qui a parlarvi di una delusione, ma non di quella che avevo preventivato entrando in sala, il che è una curiosa vittoria per Burr Steer, regista di PPZ Pride + Prejudice + Zombies e in larga parte fautore di tutte le cose buone che si vedano all’interno del film. La sorpresa è questa: c’è effettivamente qualcosa di buono da salvare in questa operazione che ha rischiato di avere come unico appeal il suo titolo e la connessione con il best seller di Seth Grahame-Smith, di cui è l’adattamento filmico ufficiale.
Se consideriamo quanto lo stesso libro si muova su questo assunto e su quest’esca commerciale (un giovane losangelino ricorda con stizza di quando quattordicenne lesse annoiatissimo uno dei romanzi inglesi più amati di sempre, ne prende di peso più del 70% senza alterazione alcuna e fa innesti di zombie nel testo, nel titolo e in copertina), stavolta l’apocalisse zombie ha avuto effetti ben più positivi del previsto.

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Recensionando / Macbeth

04 lunedì Gen 2016

Posted by Elisa G. in Uncategorized

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Adam Arkapaw, Autocompiacimento registico, Cannes, Cannes 2015, Costumismi, delicate palette cromatiche, film alla Joe Wright, film in costume, fotografia leccatissima, Jacqueline Durran, Jed Kurzel, Justin Kurzel, Marion Cotillard, Michael Fassbender, Paddy Considine, Psicologia e Psicosi, William Shakespeare

macbeth1Comincio subito col dirvi che non avete letto di questo film nel Listone 2015 perché in Italia esce ufficialmente domani e quest’anno non ho voluto fare la carogna che mette in classifica film visti in proiezione stampa ma non ancora usciti in sala (spoiler: nella top ten ci sarebbero stati almeno tre posizioni diverse, film di cui vi parlerò a strettissimo giro). Provate a indovinare un po’ dove è stato presentato questo film che considero tra i dieci migliori visti nel 2015? Bingo, a Cannes, dove sembrano essere stati presentati il 75% dei film degni di menzione nelle classifiche mie e altrui. Giusto perché no, non permetterò davvero a nessuno che si lamentò di un’annata di presunta magra sulla Croisette di passarla liscia, non dopo aver chiuso la rassegna dei film in gara parlando di questa prima pellicola di serie ambizioni e proporzioni di Justin Kurzel come di un fallimento. Non è per tutti? Certo. Osa troppo? Può essere. Richiede grande concentrazione? Senza ombra di dubbio. È compiaciutissima? A livello Joe Wright. Non vedo come potrebbe essere altrimenti, dato che siamo di fronte a uno degli adattamenti teatrali più riuscitamente cinematografici degli ultimi anni.

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Recensionando / Via dalla pazza folla, il libro e il film

14 lunedì Set 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Bradley Hall, Carey Mulligan, Costumismi, David Nicholls, delicate palette cromatiche, film d'Ammmmore, film in costume, Janet Patterson, Jessica Barden, Juno Temple, Libri letti per poter (s)parlare del film, Matthias Schoenaerts, Michael Sheen, period drama, riprese di paesaggi commissionate dall'Ufficio Turismo, Thomas Hardy, Thomas Vinterberg, Tom Sturridge, voglio andare a vivere in campagna

far from movie posterTra un paio di giorni anche gli appassionati italiani di adattamenti letterari e film in costume potranno vedere nei cinema uno dei pochissimi appuntamenti di rilievo per gli amanti del genere in questo 2015 scarno di proposte. Il titolo scelto e i nomi coinvolti rendono però il progetto davvero interessante. Da una parte c’è il classico giovanile del grande scrittore inglese Thomas Hardy, il romanzo che nel 1874 gli regalò la fama e lo consacrò come scrittore della realtà agreste inglese. Dall’altra c’è l’adattamento filmico scritto dall’amato romanziere Dave Nicholls (l’autore di Un Giorno, non nuovo a rimaneggiamenti per lo schermo di materiale hardyano) e girato da Thomas Vinterberg, il regista del bellissimo Il Sospetto alla sua prima prova anglofona di rilievo, con uno stile e una bravura tali da promettere di eguagliare le prove recenti in questo campo di Joe Wright e Cary Joji Fukunaga.
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Recensionando / Alla Ricerca di Jane

08 venerdì Nov 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Cinemozioni5, Recensionando

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Bret McKenzie, Costumismi, fantasie austeniane, film d'Ammmmore, film in costume, fissiamoci intensamente negli occhi, James Callis, Jane Austen, Jane Seymour, Jennifer Coolidge, Jerusha Hess, JJ Feild, Keri Russell, la forza salvifica dell'Ammmore, ma anche no, operazione nostalgia, Shannon Hale, vestirsi al buio

alla ricerca di jane locandina

Quanto tempo è passato dall’ultima volta che vi ho parlato di un cinemozioni5? Troppo.
Purtroppo in questo periodo, salvo sparute eccezioni (“A Royal Affair” uscito in estremo ritardo e in poche copie), nelle sale nostrane sembra esserci poco spazio per i film sentimentali, i film in costume, i cinemozioni5 più biechi o un miscuglio delle tre.
Sony Pictures accorre in aiuto del gentil pubblico vessato da robottoni e sparatutto (di cui io non faccio parte), portando “Austenland” a poco meno di un anno dall’uscita americana anche nelle sale nostrane.
Lo so, il primo istinto del pubblico periodicamente incline al romanticume melenso (di cui io faccio parte) sarebbe precipitarsi al cinema: lo si è fatto per molto meno, quando nemmeno Sua Signora della Fantasia Romantica Jane Austen veniva scomodata.
E invece no, sono qui per dirvi che stavolta proprio no, non ne vale la pena.
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Specialando / Miglior Film Straniero 2013

15 giovedì Ago 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, film PESO, Specialando

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A Royal Affair, Alicia Vikander, Costumismi, Espen Sandberg, film col dramma dentro, film in costume, film PESO, Gael García Bernal, Gente che guarda i film coi sottotitoli in ceco, Gustaf Skarsgård, Joachim Rønning, Kim Nguyen, Kon-Tiki, Mads Mikkelsen, Mikkel Boe Følsgaard, Nikolaj Arcel, No i giorni dell'arcobaleno, Pablo Larraín, Pål Sverre Hagen, period drama, piangerone, Rachel Mwanza, Rebelle, Thor Heyerdahl, War Witch

a royal affair locandinaCome si fa a negare che la nostra visione della cinematografia sia fortemente anglocentrica, per non dire americanocentrica? Vivendo in Europa, grazie a iniziative di tutela dell’Unione Europea e a sale convenzionate, qualcosa si riesce sempre a recuperare (nelle grandi città), ma pensandoci su la curiosità pocahontesca è sempre quella: oltre il fiume cosa c’è? In questo senso, festival e premiazioni internazionali sono alleati davvero preziosi del cinefilo. Spesso nell’anno solare i titoli ricorrenti a più latitudini segnalano il grado di rilevanza di qualche pellicola non anglosassone e/o extraeuropea che si avvia a diventare un cult.

In questo senso, la cinquina del Miglior Film Straniero agli Oscar è una manna. Primo, perché ogni anno tutti gli stati nominano il film nostrano che ritengono migliore (o per i più sgamati, quello più spendibile a livello internazionale), perciò chi fosse interessato a particolari cinematografie, ogni anno almeno un titolo considerato meritevole in patria si trova sempre. Secondo perché nella cinquina finale in genere l’equilibrio tra film artisticamente meritevoli e film godibili è quasi sempre rispettato. In genere il film PESO si spende nei festival, mentre in America si mandano pellicole che non siano completamente impenetrabili al gusto e alla comprensione del pubblico a stelle e strisce.

Nel 2013 Amour di Michael Haneke ha spadroneggiato anche nelle categorie principali, rubando del tutto la scena agli altri candidati che, in partenza, non avevano alcuna chance. Ricordate: non vince quasi mai il più bello degli stranieri, ma quello meglio distribuito e sponsorizzato, magari con qualche premio europeo pesante già in tasca. Non per niente Benigni ai tempi si fece il giro di tutto i late show americani e infatti “Robbbberto, vieni!” non è figlio solo di un film intrinsecamente italiano e spendibile universalmente, ma anche di uno sforzo di pubblicizzazione da parte dell’Italia che da allora non si è più visto.

Quali erano gli altri candidati a Miglior Film Straniero 2013? C’è qualcosa d’interessante? Approderanno mai in Italia? Lo speciale ferragostano è qui per voi!

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Recensionando / The Immigrant

18 giovedì Lug 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, film PESO, Recensionando

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Cannes, Cannes 2013, Dagmara Dominczyk, film col dramma dentro, film in costume, James Gray, Jeremy Renner, Joaquin Phoenix, Marion Cotillard, Prostituzione su celluloide, tristezza a palate

the immigrant locandinaGià con la totale assenza di una locandina da mettere fuori dal cut The Immigrant si guadagna un’oncia del mio odio purissimo. [EDIT: Finalmente hanno pubblicato una locandina decente.]
Capisco l’approccio più che canonico sia in fase di scrittura che in fase di regia e l’ombra nostalgica che permea tutto il comparto tecnico ( la storia proprio no), ma James Gray, almeno una locandina del piffero potevi portartela a Cannes 2013! Una foto a caso come quella qui a lato, ci schiaffavi su “The Immigrant”, i nomi dei protagonisti e bon, apposto.
La prevedibilità del plot narrativo di una giovane emigrante polacca (occhio al falso amico del titolo!) con tanto di crocifisso e fede in Dio incrollabile, costretta a prostituirsi per far approdare anche la sorella malata di tubercolosi nel pieno dell’american dream contro cui si è infranta la sua integrità morale è pari solo alla sequenza di ovvietà che sto per propinarvi, quindi anticipo uno dei pochi dati importanti. L’uscita del film è già stato annunciata dalla BIM per il 2014.
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Recensionando / Tutti Pazzi per Rose

30 giovedì Mag 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Cinemozioni5, Recensionando

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Ah l'Amour!, Alain Attal, Bérénice Bejo, Costumismi, Déborah François, film in costume, la forza salvifica dell'Ammmore, operazione nostalgia, Régis Roinsard, Romain Duris

tutti pazzi per rose locandinaFrizzante, frivolo, frou-frou, fresco e tanti altri aggettivi con la effe spendibili purtroppo raramente quando si parla di cinema italiano.
In Francia invece sanno osare e sanno farlo in grande; è così che un esordiente assoluto del lungometraggio come Régis Roinsard ha ottenuto la fiducia di un grande produttore come Alain Attal, produttore che non si è limitato a metterci i soldi (e tanti), ma l’ha anche attorniato da un comparto tecnico dall’esperienza comprovata.
Così la visione di Roinsard, una sorta di ricostruzione della magnifica commedia romantica americana degli anni ’50 attraverso il gusto, lo stile e il sentire francese, non ha dovuto ridimensionarsi nelle sue ambizioni, diventando un graziosissimo film che va a riempire una nicchia praticamente deserta nei nostri cinema da troppo tempo. Se amate il genere della commedia alla Billy Wilder e Douglas Sirk, non perdete tempo col cut e andate subito a vederlo.

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Recensionando / Il Grande Gatsby

17 venerdì Mag 2013

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

≈ 9 commenti

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baracconate, Baz Luhrmann, c'e' anche un po' d'Italia, Carey Mulligan, Catherine Martin, Costumismi, Craig Pearce, Elizabeth Debicki, film in costume, Isla Fisher, Jason Clarke, Joel Edgerton, la forza salvifica dell'Ammmore, Leonardo DiCaprio, sad leo faces, Tobey Maguire, voice over molesto

il grande gatsby locandina jordanNel suo vortice travolgente di amori impossibili, luccichii e numeri di danza, Baz Luhrmann è sempre stato il bersaglio ideale per i suoi detrattori. Anche nelle sue prove più convincenti, è pur sempre agevole trovare qualcosa da rimproverare al suo stile esagerato e traboccante.
Purtroppo Il Grande Gatsby non è esattamente inattaccabile, anzi è una prova abbastanza incolore (sì, l’ho detto veramente) rispetto al suo passato. Non è nemmeno il suo film peggiore e la netta impressione è che lo slittamento dell’uscita nel periodo più “facile” della stagione primaverile sia stato interpretato come un generale “liberi tutti” dalla critica, che nei suoi pareri pur contrastanti raggiunge talvolta picchi di ferocia che una pellicola che contiene una buona mezz’ora di momenti sì francamente non sembra meritarsi.
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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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Sensuous Italian gardens. #igmilano #Milano #GAMMilano #italiangarden #igersmilano
Update - pare sia Soo Joo Park, una modella di fama internazionale. Ho uno stock ben nutrito di foto di modelle ignote immortalate sul tappeto rosso della scorsa Venezia. Sono l’incarnazione vivente della potenza visiva dello standard artificiale ma reiterato dalla nostra decadente società occidentale: essere fotogeniche all’estremo. Quanta invidia. Questa poi aveva un’aura un po’ aliena davvero intrigante. Also, voglio quell’orologio. #Venezia74 #gardygoesvenice #mostradelcinemadivenezia2017 #venicefilmfestival #venicefilmfestival #veniceredcarpet2017 #veniceredcarpetfashion #SooJooPark
#ritrattidispalle . . . #varesetheplacetobe #varese #varesecittàgiardino #giardiniestensi

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