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Dopo il plauso raccolto da “Nella casa”, ci starebbe anche che François Ozon si senta libero di osare e sbagliare di più, intervenendo in un cartellone sulla Croisette così ricco qualitativamente parlando da rendere quasi impossibile mettersi davvero in evidenza.
Se le luci dei riflettori Ozon è comunque riuscito ad attirarle con un’infelicissima uscita riassumibile più o meno in “tutte le donne sotto sotto desiderano essere un po’ puttane”, questa sparata rischia di essere il dettaglio più memorabile di un film che, lungi dall’essere brutto, rimane comunque nel solco di una prevedibilità sonnacchiosa nelle sue svolte e scelte.
Pur affrontando un tema abbastanza controverso e ricco di possibilità come la strana maturazione sentimentale di una 17enne che decide di accostarsi alla sua nascente vita sessuale prostituendosi, la verità è che è difficile uscire dalla sala senza la sensazione di aver visto esattamente quello che ci si aspettava.