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A otto anni di distanza, anche i più disfattisti devono capitolare e ammettere quanto “300” di Zack Snyder abbia impattato, nel bene e nel male, sull’immaginario visivo in campo cinematografico e televisivo. Da qui ad avventurarsi nel sequel di un film i cui protagonisti sono più che deceduti e la conclusione sembra marchiare a fuoco la scritta fine della storia però ce ne vuole.
Frank Miller però era dell’idea che un secondo capitolo dovesse essere realizzato, a costo di piegare alle esigenze narrative tutto ciò che i poveri liceali hanno imparato a memoria a suon di versioni al ginnasio. Così nasce “Xerxes”, la graphic novel che consente di ritornare nel mezzo delle guerre persiane, ficcando la testa in quel gap di due anni lasciato tra la penultima e l’ultima scena del predecessore.