L’animazione tradizionale fatta di disegno su carta e colorazione manuale ha ancora motivo di esistere nel 2018? La risposta sembrava già scritta nella chiusura dello studio Ghibli, i cui drammatici ultimi atti sono stati raccontati nel documentario Never-ending Man (che vi consiglierei spassionatamente se non avesse una fattura terrificante). Hayao Miyazaki ha segnato la gloria del suo team ma lo ha anche condannato all’oblio, per incapacità di coltivare degli eredi e per l’ostinato rifiuto verso le nuove tecniche digitali. Non a caso a tentare il salvataggio disperato dell’eredità di quella stagione dell’animazione giapponese c’è l’allievo del fondatore meno imperioso, Isao Takahata.
Mary e il fiore della strega è un progetto che segna la fondazione dello studio Ponoc, una nuova realtà produttiva strettamente legata al percorso del Ghibli, di cui ha inglobato collaboratori storici e nuove, promettenti leve (a partire dal nome chiave del produttore Yoshiaki Nishimura). La domanda è: è davvero l’approccio giusto per garantire un futuro a questa espressione artistica? Continua a leggere
Recensionando / Mary e il fiore della strega
15 venerdì Giu 2018
Posted 2017, Cinematografò, Recensionando
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