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Cannes 2016, dramma familiare obbligatorio, Giappone, giapponesi tristi forte, Hirokazu Kore-eda, Hirokazu Koreeda, Hiroshi Abe, piangerone, Satomi Kobayashi, Yôko Maki
Mentre Cannes 70 si sta chiudendo con un’edizione che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, si è rivelata senza infamia e senza lode, nei nostri cinema arriva una pellicola passata nella scorsa annata in Un Certain Regard che costituisce l’alternativa perfetta alla proposta mainstream e familiare dei Pirati Disney.
Ritratto di famiglia con tempesta conferma non solo che Hirokazu Kore-eda può tirare fuori dal nulla più banale un film in grado di scaldare il cuore, ma anche che negli ultimi anni le proposte più interessanti e solide di Cannes spesso non finiscono in concorso.
Siamo decisamente entrati in una seconda fase della carriera del grande umanista e regista giapponese, che, lasciatosi alle spalle i suoi film più importanti e ambiziosi, sembra concentrarsi su piccole pellicole che ruotano attorno al quotidiano più puro, lo slice of life.