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Alex Garland, Alicia Vikander, androidi droni e robot, Autocompiacimento registico, Corey Johnson, Domhnall Gleeson, fantascienza, fotografia leccatissima, il film SciFi rivelazione dell'anno XXXX, Intelligenza Artificiale, Oscar Isaac, scienziati che combinano casini micidiali
L’uscita italiana, peraltro chiaramente suicida per date e modalità, si è fatta talmente tanto attendere che i motivi d’interesse nei riguardi di Ex Machina si sono lentamente spostati dal suo essere il film scifi piccola rivelazione dell’anno corrente all’essere la prima prova registica di colui che porterà su grande schermo la trilogia Southern Reach di Jeff VanderMeer.
L’estate ci porterà la solita triste profezia che si auto-avvera: il film andrà quasi certamente malissimo, arrivando in sala mesi dopo la disponibilità di una copia in qualità più che consona attraverso i canali alternativi che tutti conosciamo, con buona parte dei siti/blogger di riferimento che ne hanno già ampiamente parlato e con i pochi che gli avrebbero concesso una chance in sala a godersi le meritate ferie chissà dove, probabilmente lontano dal numero non impressionante di sale che si conquisterà.
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