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Colin Firth, i soliti attori inglesi, Jack Davenport, Mark Strong, Matthew Vaughn, Michael Caine, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Samuel L. Jackson, Sofia Boutella, Taron Egerton, uno spia l'altro pure
Su qualsivoglia tentativo di film di spionaggio ambientato in quel di Albione pende la spada di Damocle del confronto con La Spia di sua maestà, l’inossidabile James Bond, che sopravvive ai suoi interpreti reincarnandosi ciclicamente negli attori britannici più charmant.
Di fronte a questo confronto inevitabile, film come Kingsman – Secret Service devono fare una scelta: procedere con malcelata indifferenza, sviando il confronto in maniera indiretta, o affrontarlo di petto attraverso menzione diretta dei propri personaggi.