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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Jacqueline Durran

Cineriassuntone settimanale #2 / Piccole donne, Hammamet, City of Crime

10 venerdì Gen 2020

Posted by Elisa G. in 2020, Cinematografò, Recensionando

≈ 1 Commento

Tag

Alexandre Desplat, Anthony e Joe Russo, Chadwick Boseman, cinema italiano, Florence Pugh, Gianni Amelio, Greta Gerwig, in sacrificio per Taylor, Jacqueline Durran, Matthew Michael Carnahan, Pierfrancesco Favino, poliziesco, Saoirse Ronan, spara spara ci stanno massacrando, Taylor Kitsch, titolisti italiani

PICCOLE DONNE di Greta Gerwig
Il classico della letteratura statunitense Piccole Donne di Louisa May Alcott torna al cinema con una produzione hollywoodiana, un cast super glamour e la seconda, attesissima regia di Greta Gerwig.
L’aspetto più limitante dell’esperienza cinematografica dei film di Greta Gerwig è la sua claque, con risate di quelle iper consapevoli e applausi da scena aperta che magari, mh, anche no.
Detto questo (e temendo parecchio che alla lunga questa esasperazione me la renda indigesta) il mio notevole scetticismo iniziale è stato quasi del tutto cancellato da un film genuinamente emozionante, che centra il non semplicissimo obiettivo di dare una risposta sensata al quesito principale che sorge spontaneo: ma Greta, ma hai Hollywood ai tuoi piedi e fai Piccole donne, ma perché?

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Recensionando / Macbeth

04 lunedì Gen 2016

Posted by Elisa G. in Uncategorized

≈ 10 commenti

Tag

Adam Arkapaw, Autocompiacimento registico, Cannes, Cannes 2015, Costumismi, delicate palette cromatiche, film alla Joe Wright, film in costume, fotografia leccatissima, Jacqueline Durran, Jed Kurzel, Justin Kurzel, Marion Cotillard, Michael Fassbender, Paddy Considine, Psicologia e Psicosi, William Shakespeare

macbeth1Comincio subito col dirvi che non avete letto di questo film nel Listone 2015 perché in Italia esce ufficialmente domani e quest’anno non ho voluto fare la carogna che mette in classifica film visti in proiezione stampa ma non ancora usciti in sala (spoiler: nella top ten ci sarebbero stati almeno tre posizioni diverse, film di cui vi parlerò a strettissimo giro). Provate a indovinare un po’ dove è stato presentato questo film che considero tra i dieci migliori visti nel 2015? Bingo, a Cannes, dove sembrano essere stati presentati il 75% dei film degni di menzione nelle classifiche mie e altrui. Giusto perché no, non permetterò davvero a nessuno che si lamentò di un’annata di presunta magra sulla Croisette di passarla liscia, non dopo aver chiuso la rassegna dei film in gara parlando di questa prima pellicola di serie ambizioni e proporzioni di Justin Kurzel come di un fallimento. Non è per tutti? Certo. Osa troppo? Può essere. Richiede grande concentrazione? Senza ombra di dubbio. È compiaciutissima? A livello Joe Wright. Non vedo come potrebbe essere altrimenti, dato che siamo di fronte a uno degli adattamenti teatrali più riuscitamente cinematografici degli ultimi anni.

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Recensionando / Pan

13 venerdì Nov 2015

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Adeel Akhtar, Amanda Seyfried, Autocompiacimento registico, bambini saputelli odiosissimi, Cara Delevingne, Costumismi, delicate palette cromatiche, Garrett Hedlund, Hugh Jackman, Jacqueline Durran, Jason Fuchs, Joe Wright, Kathy Burke, l'ego di Joe Wright, Levi Miller, ma anche no, nessuno mi capisce, Nonso Anozie, Rooney Mara, spiegazioni cazzare

pan_1Da grande cultrice delle ecatombi cinematografiche a-la-John Carter (ormai un vero e proprio case study che come sapete mi sta anche molto a cuore) e da grande amante degli adattamenti cinematografici di Joe Wright, mi duole sottolineare come i discorsi più interessanti su Pan non riguardano la sfera artistica, che è davvero poca cosa, purtroppo.
Costato 155 milioni di dollari, Pan nel primo fine settimana d’uscita statunitense ne ha portati a casa a stento 15, la metà del tremendo andamento di John Carter (che però era costato più del doppio: quello sarà un record negativo davvero duro da battere). Cosa è andato storto nel tentativo di Warner Bros di capitalizzare il recente successo dei remake live action dei classici Disney?

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Recensionando / Turner

02 lunedì Feb 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

≈ 2 commenti

Tag

biopic, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes 2014, Costumismi, Dick Pope, film PESO, Jacqueline Durran, Mike Leigh, Oscar 2015, Oscars, period drama, Timothy Spall, tratto da una storia di poco falsa

turnerMike Leigh ha 72 anni, certo, ma dietro la macchina da presa tanti colleghi più giovani risultano ben più fossilizzati e conformati. Nel confrontarsi con l’inflazionassimo genere biografico, declinato a tinte period drama, Leigh compie una prima scelta decisamente contemporanea. Mr. Turner, la sua biografia del celebre pittore inglese William Turner, si apre a 25 anni dalla morte di un pittore già affermato, accompagnandolo solo per l’ultimo arco della sua carriera e vita. A questo taglio moderno però affianca una durata imponente; 149 minuti che fanno poche concessioni al ritmo e a una costruzione consequenziale del personaggio, incurante di spaventare il pubblico alla ricerca di leggerezza.
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Specialando / Cannes 2014

14 mercoledì Mag 2014

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Specialando

≈ 3 commenti

Tag

Atom Egoyan, Cannes, Cannes 2014, Jacqueline Durran, Léa Seydoux, Mike Leigh, Nicole Kidman, Nuri Bilge Ceylan, Olivier Dahan, Quinzaine des réalisateurs, Un Certain Regard

cannes locandinAh! Il sole, il mare, la Croisette! Neanche il tempo di riprendersi dagli Oscar e recuperare i film presentati in Berlinale 2014 (LOL, no) e comincia Cannes 2014, l’incubo di chiunque come la sottoscritta si prefigga di seguire quotidianamente almeno le perfomance dei film in concorso e delle sezioni Un Certain Regard (i film più PESO) e Quinzaine des réalisateurs (dove esordiscono i registi che ameremo in futuro). E poi magari il capolavoro spunta in una delle altre decine di fottute sottosezioni, per dire. Sotto l’egida di una locandina stupenda all’insegna del c’è anche un po’ d’Italia e di un film d’apertura abbastanza tremendo, oggi è cominciata quest’edizione, cui spetta l’ingrato compito di tentare di essere all’altezza della scorsa, straordinaria annata (per rinfrescarvi la memoria, QUI). Due settimane in cui sentiremo parlare dei film che ci accompagneranno per buona parte di questo anno cinematografico, chiuse dal vincitore della Palma d’Oro, assegnata da una giuria la cui presidente è Jane Campion, l’altra metà del cielo cinematografico neozelandese che personalmente ammiro tantissimo. Se avete voglia di seguire giorno dopo giorno quanto succederà sulla Croisette, questo post rimarrà in evidenza per tutta la durata del festival e aggiornato quotidianamente (nel limite dello sviluppo di una parvenza di vita sociale da parte della sottoscritta). Vi ricordo che comunque qui sotto continueranno gli aggiornamenti e le recensioni, perciò usate con saggezza la rotella del mouse. Buona lettura e buon festival di Cannes!  Continua a leggere →

Recensionando / Anna Karenina

19 martedì Feb 2013

Posted by Elisa G. in 2012, Cinematografò, Recensionando

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Tag

Aaron Taylor-Johnson, Alicia Vikander Olivia Williams, Costumismi, Dario Marianelli, delicate palette cromatiche, Domhnall Gleeson, Emily Watson, film alla Joe Wright, film in costume, fissiamoci intensamente negli occhi, fotografia leccatissima, grande fantasia in fase di casting, Jacqueline Durran, Joe Wright, Jude Law, Keira Knightley, Kelly Macdonald, l'ego di Joe Wright, Matthew MacFadyen, regia compiaciutissima, Ruth Wilson, Seamus McGarvey, Tom Stoppard

In quanto sostenitrice senza quartiere e grandissima estimatrice di Joe Wright e delle sue compiaciutissime regie, attendevo Anna Karenina con un misto di emozione e purissimo terrore, dato che le recensioni in madre patria non erano esattamente entusiastiche.
Data la (lunga) attesa italiana, ho persino riletto il libro (che non è proprio la lettura di un pomeriggio invernale e poco più), pronta al grande momento e impaziente di dirvi cosa ne penso, perché si sa, Joe Wright è una questione di testa e cuore e, quando ci si mette….è buono qui *indica la testa* è buono qui *indica il cuore*.
Non temete: quando è stato necessario ho contenuto gli entusiasmi o l’ho direttamente massacrato. “Il solista” non glielo perdonerò mai! MAI!

Anna Karenina Levin Kitty

Per me, la scena più emozionante del film e la perfetta sintesi del processo di adattamento di Wright.

Passando a parlare di Anna Karenina…torniamo a parlare dello smisurato ego di Joe Wright, che lo porta a fare molte scelte radicali, alcune radicalmente sbagliate, che mettono al centro ancora di più il suo lavoro su un bilancio totale del film. In sintesi pre-spappagnata infinita, va a finire come sempre. Se vi piace lo stile di Joe Wright e passate il tempo a salvare le gif tratte dai suoi film, andate a vederlo tranquilli, se lo strozzereste a mani nude dopo avergli inflitto sessioni varie di water boarding…gli vorrete infliggere una sessione aggiuntiva, dopo questo. 

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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