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è così francese!, Cannes 2017, Florian Beaujean, Jacques Gamblin, Laurent Cantet, Marina Foïs, Matthieu Lucci, Reda Kateb, Robin Campillo, temi d'amore tra i banchi di scuola, Thomas Lilti, Vincent Lacoste
Vuole la tradizione che ai primi caldi i cinema italiani si svuotino non solo di spettatori ma anche di novità vere e proprie. Noto è il vizietto dei distributori italiani di tenersi da parte le chicche per l’affollatissimo autunno, tirando fuori dal cassetto pellicole non propriamente attesissime, stagionate in un limbo non meglio specificato per mesi, talvolta anni. Su questo sistema organizzativo, sulle cause e sugli effetti, potremmo dibattere fino a Ferragosto e oltre: per una volta, cerchiamo di vederne le ricadute cinefile.
Il lato positivo è che, sgombro da blockbuster e film che monopolizzano le sale, il circuito cinematografico italiano trova finalmente spazio per il cinema europeo e quello autoriale. Nel caso specifico, se come me amate le franceserie cinematografiche (così numerose da faticare a trovare spazio durante l’anno, nonostante la presenza settimanale più o meno fissa in sala) questa settimana avrete l’occasione di ritrovare in sala alcuni attori e registi d’Oltralpe con un pedrigree di tutto rispetto, con tanto di Palma d’Oro: Laurent Cantet con L’Atelier e Thomas Lilti con Ippocrate.