A cosa serve San Valentino? si chiederanno molti di voi, dimentichi del regalo per l’amato / l’amata, consapevoli di doversi mettere in tiro per uscire, pronti a passare una serata in casa assediati dai cuoricini su Tumblr, vivendo in uno stato prolungato di forever alone.
La domanda è piuttosto stupida.
San Valentino è L’UNICO giorno dell’anno assieme forse al primo giorno di mestruo mensile in cui si possano vedere i peggio Cinemozioni5 che Canale5 tiene in serbo per noi. IMPUNEMENTE. Senza colpa.
Sì, poi potete limonare al freddo insieme al vostro lui dopo una passeggiata nella neve (sto sul vago perchè io *non* sono scurrile, nonono). Ma dopo che lui si è addormentato, il tv è vostro e il Cinemozioni5 vi spetta di diritto.
Ovviamente questo è un giorno ancora più prezioso per gli ometti all’ascolto, che potranno fingere di annoiarsi con la fidanzata a vedere un bel “filmetto romantico” (mi raccomando l’accenno di schifo per coprire il momento commozione). E ricordatevi che spesso il film romantico prevede delle visuali di gente figa mezza svestita impreviste e gustose.
Poi oh, c’e’ gente che i Cinemozioni5 li guarda tutto l’anno. Ma tranquilli, io lo faccio solo per potervi indirizzare. E visto che quest’anno, complice il fottuto cervo metaforico, appiccicare meta- davanti alle parole è uno dei miei hobby preferiti, ho pensato di proporvi
DUE ORRENDI METACINEMOZIONI5 CON IL SAN VALENTINO DENTRO!

- Valentine’s Day (Appuntamento con l’Amore)
E’ abbastanza mediocre, ma è il San Valentinesimo all’ennesima potenza. Copre il san Valentino di un fantastilione di attori famoserrimi, da quelli fissi nelle commedie romantiche (Ashton Kutcher) a gente che quando appare ti pigli un po’ male (Kathy Bates). Vi dico solo che i titoli di testa durano tipo 3 minuti e ad un certo punto appaiono ancora nomi in sovrimpressione. C’e’ talmente tanta gente che certe storyline non hanno ne capo ne coda, ma vabbè, non che sentissi il bisogno di sapere come andava a finire il rapporto di Taylor Swift con Taylor Lautner. Probabilmente li hanno accopiati perchè i nomi vicini suonano bene.
Ci cinemozioniamo? Poco. Non è lacrimoso per niente. Un po’ perchè sarete troppo impegnati a ridere di certe assurdità cosmiche che *solo* in un Cinemozioni5. Tipo che Julia Roberts fa la soldatessa in cogedo dall’esercito, ma non ci crede nessuno. Eppoi se un film è ambientato a san Valentino, tutti alla fine devono essere accoppiati, quindi il piangerone manca di definizione. L’isterica, la single incallita, la timida, il bimbo di 5 anni, Ashton il fioraio mollato 10 minuti prima da una Jessica Alba senza cuore, il vegio…tutti tutti tutti alla fine stanno con qualcuno.
Momenti da ricordare? Questo film va visto solo per vedere la scena in cui Taylor Swift tenta di togliere la tshirt a Taylor Lautner e lui glielo impedisce, dicendo che lo imbarazza spogliarsi in pubblico….MWUAHAHAHAHAH. Chiunque abbia scritto tutta la loro storia solo per piazzarci questa battuta ha tutta la mia stima. E poi, ovviamente, c’e’ la coppia di cui scopriamo a sorpresa l’omoaffettività politically correct sul finale, ma che ve lo dico a fare. 

- I Hate Valentine’s Day (5 appuntamenti per farla innamorare)
Per vedere questo bisogna avere una discreta esperienza e uno stomaco notevole, perchè è veramente da denuncia. Innanzitutto non ho capito com’e’ che se un film è incentrato a San Valentino, allora uno per forza deve fare il fioraio.
Nia Vardalos sembra ancora più strabica mentre ci viene tratteggiata come una persona normale, mentre è tipo una con delle devianze psicologiche mica da ridere. Siccome suo padre ha lasciato la madre quando lei era piccola e lei ha paura di soffrire (mhmh), allora si vede con un uomo per 5 appuntamenti e poi bon, lo pianta lì. Poi però quando incontra un cane bastonato peggio del solito (John Corbett), si sente coinvolta, allora lo molla male, molta sofferenza, chiarimento, serenata (sì, sotto la finestra, coi suonatori etnicamente caratterizzati), ti amo ti amo bon fine.
Ci cinemozioniamo? No perchè l’empatia sta a zero. Nella scena in cui a Capodanno la protagonista è sola come un cane e attorno a lei tutti limonano, uno quasi quasi ci gode. Per fortuna poi ci pensano i due amici gay colleghi commessi a tirarla su di morale. EHM.
Momenti da Ricordare? Corbett vuole aprire una tapaseria e in Italiano chiama il locale una cosa tipo “Tapa che ti tapo”. L’imbarazzante momento in cui lui sistema due donne ubriache su un taxi e lei da lontano pensa che lui stia per farsele e si offende (dopo averlo mollato).
Se poi non avete voglia di darvi da fare, Canale5, SEMPRE LEI, viene in vostro soccorso e domani sera trasmetterà The Bodyguard. Quello è praticamente obbligatorio.