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~ considerazioni in ando e in endo

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Archivi tag: Joel e Ethan Coen

La Forma dell’acqua e gli altri: tutti i film di Venezia 74, ranked

14 mercoledì Feb 2018

Posted by Elisa G. in 2017, Cinematografò, Recensionando

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Abdellatif Kechiche, Ai Weiwei, Anaïs Demoustier, Andrew Haigh, è così francese!, Charlie Plummer, cinema italiano, Darren Aronofsky, documentario, Frederick Wiseman, George Clooney, gerontocinema, Guillermo del Toro, i nostri amici arabi, Isabelle Huppert, Jennifer Lawrence, Joel e Ethan Coen, Koreeda Hirokazu, legal drama, Manetti bros, Martin McDonagh, Paolo Virzì, Paul Schrader, Robert Guédiguian, Samuel Maoz, Sebastiano Riso, venezia 74, Vivian Qu, Warwick Thornthon, Ziad Doueiri

Cari lettori, proprio quando avevo ripreso un bel ritmo, flu happened. E non è nemmeno vero che ciò che non ci uccide ci fortifica, perché sono ancora qui ma con l’energia e la prestanza di un panda rosso, notoriamente gli animali più stupidi, imbranati e fisiologicamente atti ad estinguersi per incapacità latente del globo terracqueo. O di un kiwi, un uccelletto che non sa volare, è grassoccio e per cui probabilmente anche la propria ombra potrebbe risultare mortale.

Per la serie: su gerundiopresente i pazienti saranno ricompensanti…in ritardo. Non perdete mai le speranze. Ed ecco a voi le recensioni sintetiche e ficcanti di tutti, tutti i film in concorso a Venezia 74, Leone d’Oro compreso, in arrivo nelle sale da domani. 

Se fossi in voi non tratterei troppo il fiato, un po’ come accaduto per Cannes 70. In rigoroso ordine qualitativo crescente (perché qui ci sbilanciamo, gente), dall’orrore all’amore: iniziamo!

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Recensionando / Ave, Cesare!

09 martedì Feb 2016

Posted by Elisa G. in 2016, Cinematografò, Recensionando, Uncategorized

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Alden Ehrenreich, Alison Pill, ballo ballo ballo da capogiro, Berlinale 66, Channing Tatum, COLLO, fotografia leccatissima, Frances McDormand, George Clooney, Joel e Ethan Coen, Jonah Hill, Josh Brolin, Mary Zophres, omoaffettività, Ralph Fiennes, Roger Deakins, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Veronica Osorio, voice over molesto

hailcaesarQualcuno nella direzione della Berlinale ha deciso di graziare il pubblico e la critica almeno all’apertura: quest’anno infatti il festival cinematografico notoriamente più PESO del mondo apre con una nota decisamente frizzante, che segna il ritorno alla commedia degli inossidabili fratelli Coen. Certo, probabilmente la scelta di Hail, Caesar! come film di apertura della 66esima edizione della Berlinale è stata dettata dal fatto che con il suo cast stellare (una parata infinita di star hollywoodiane, dai protagonisti fino a decine di cammei eccellenti) consentirà una buona copertura stampa per un festival meno glamour dei concorrenti europei, ma quello che conta è che, nonostante il box office impietoso in patria e una critica divisa, Ave, Cesare! è il primo film sopra le righe e sopra la media del 2016.

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Recensionando / Il ponte delle spie

02 sabato Gen 2016

Posted by Elisa G. in 2015, Cinematografò, Recensionando

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Amy Ryan, Billy Magnussen, Domenick Lombardozzi, Joel e Ethan Coen, Mark Rylance, Matt Charman, momento patriottico bandiera inclusa, Steven Spielberg, Tom Hanks, tratto da una storia di poco falsa, uno spia l'altro pure

pontespie1Il 2015 delle spie al cinema si sta per chiudere e lo fa con il nuovo film di Steven Spielberg, grande nume tutelare del cinema americano, assistito dai fratelli Coen alla sceneggiatura e da Tom Hanks nel ruolo di protagonista istrionico di una vera storia di trattative e sotterfugi tra URSS e Stati Uniti durante i freddissimi rapporti diplomatici negli anni ’60. Difficile immaginare un’espressione più alta dell’establishment hollywoodiano, pronta a confrontarsi con un filone in grande spolvero.
Il ponte delle spie arriva in un momento di carriera più che positivo per Spielberg, in cui pur non dettando più da decenni la linea espressiva del cinema tra il commerciale e l’artistico negli Stati Uniti, rimane comunque tra i pochi registi in grado di scomodare un tale parterre di stelle, di farsi finanziare grandi produzioni di genere più disparati (dall’animazione e infanzia con TinTin e il futuro G.G.G. fino alla retronostalgia fantascientifica con Ready Player One) ma soprattutto si mantenere una solida critica positiva ai suoi lavori, a differenza di firme altalenanti come Ridley Scott. Con cui però condivide un’importante caratteristica senile: entrambi hanno bisogno della sceneggiatura giusta al loro servizio. Deve essere la storia a funzionare per una regia di gran classe ma ormai incapace di mettere una pezza ad eventuali buchi della sua narrativa.

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Recensionando / Unbroken

04 mercoledì Feb 2015

Posted by Elisa G. in 2014, Cinematografò, Recensionando

≈ 4 commenti

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adolescenti problematici, Angelina Jolie, Azzurritudine, biopic, c'e' anche un po' d'Italia, Deve far male!, film dal fronte, Jack O'Connell, Joel e Ethan Coen, l'addominale prende aria, Miyavi, momento patriottico bandiera inclusa, omoaffettività, Oscar 2015, Oscars, ritratto di relazioni umane prima che lavorative, Roger Deakins, spara spara ci stanno massacrando, tratto da una storia di poco falsa

unb1Angelina Jolie non è certo l’unica attrice famosa che sta tentando il salto dietro la macchina da presa (anche se è un vezzo solitamente più tollerato ai colleghi maschi), ma bisogna riconoscerle che al secondo tentativo non lascia davvero nulla d’intentato.
Dopo In the Land of Blood and Honey persiste nel genere di guerra, ma con un squadra tale che fa sorgere il malizioso sospetto che a lei non rimanga poi molto da fare oltre che apporre la sua firma. Non dopo che i fratelli Coen ti sistemano l’ennesima sceneggiatura tratta da una storia vera e Roger Deakins cura la fotografica delle tue ambizioni registiche.

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Recensionando / A proposito di Davis

19 mercoledì Feb 2014

Posted by Elisa G. in 2013, Cinematografò, Recensionando

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Carey Mulligan, film col dramma dentro, gattofilia, Joel e Ethan Coen, John Goodman, Justin Timberlake, nessuno mi capisce, Oscar Isaac, permettersi di essere stronzi, tratto da una storia di poco falsa, tristezza a palate

La stima professionale e la considerazione in campo cinematografico si misurano ancor più efficacemente con le cosiddette opere minori. Perché sì, Inside Llewyn Davis teoricamente sarebbe un film di seconda fascia dei fratelli Coen, due artisti capaci di costruire un successo consistente e costante mettendo al centro delle loro storie chi il successo non lo ha visto mai. I perdenti sono spesso protagonisti in casa Coen, dove a variare sono più che altro le sfumature di accanimento del destino, della società e del mero caso nel scriverne le sconfitte.
La lacerante sconfitta di Llewyn Davis è per sommi capi la rielaborazione di quella del cantante folk Dave Van Ronk, uno che si trovava al posto giusto al momento giusto ma ha mancato di un’inerzia il treno del successo che gli stava passando davanti.
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Specialando / i film di Cannes 2013

26 domenica Mag 2013

Posted by Elisa G. in Cinematografò, Consigliando, Specialando, Uncategorized

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Abdellatif Kechiche, adolescenti problematici, Alexander Payne, Asghar Farhadi, Bérénice Bejo, c'e' anche un po' d'Italia, Cannes, Cannes 2013, Emmanuelle Seigner, film col dramma dentro, film PESO, François Ozon, Hirokazu Kore-eda, James Gray, Jia Zhangke, Jim Jarmusch, Joaquin Phoenix, Joel e Ethan Coen, Léa Seydoux, lesbofilm, Marion Cotillard, Matt Damon, Michael Douglas, omoaffettività, post di pubblica utilità, proud vagina carrier, Roman Polanski, Steven Soderbergh, Steven Spielberg, Team Gerontofilia, Tilda Swinton, Tom Hiddleston, tristezza a palate

Ah! Il sole, il mare, la Croisette!
Cannes è la mostra cinematografica più ricercata al mondo, un misto difficilmente replicabile altrove di glamour europeo, star hollywoodiane, film autoriali extraeuropei e anteprime primaverili capaci di distanziarsi dai grandi nomi americani il giusto, senza però cadere nel provincialismo di altre kermesse.
Solitamente seguo con molta passione la gara, dato che in genere le pellicole proposte si avvicinano molto ai miei gusti. Quest’anno però, complice la mancanza di un film forte che catalizzasse a prescindere la mia attenzione, ho un po’ trascurato la mia diletta. Ora però ho recuperato quella che si rivela come una delle edizioni più ricche di film valevoli degli ultimi anni, fattore che rende la corsa alla Palma d’Oro più che mai apertissima.

Sapendosi barcamenare tra le uscite roboanti della stampa italiana, l’anglofilia di quelle americane e la miriade di proiezioni giornaliere, qualcosa di interessante si trova sempre. Ecco in ordine sparso una lista di film che hanno catturato la mia attenzione e potrebbe valere la pena recuperare. Beninteso, se non sono americani e non vincono qualche premio di peso, recuperarli in sala a breve potrebbe essere tranquillamente impossibile.

Ai milanesi e confinanti ricordo che al cinema Apollo dal 12 al 18 giugno ci sarà Cannes e Dintorni 2013, una selezione in lingua originale delle pellicole più belle dellagara e della Quinzaine de Réalisateurs (in pratica, i film di gente più o meno sconosciuta che poi diventa “gli Autori lanciati da Cannes”). Il programma verrà annunciato il 7 giugno, intanto trovate le prime informazioni QUI.

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SFF lover, pro reviewer, every day shipper.

Elisa Giudici, talvolta Gardy, sempre io.

Malvagia, misteriosa ed esotica, ho finito per fare del mio recensire a tempo perso un lavoro, tranne qui, dove continuo a perdere tempo dietro a cinema, letteratura e televisione.

Elargisco aggettivi e rintraccio sottotesti dalla nebbie padane, sognando tappeti rossi, viaggi interstellari, drammi vittoriani e statuine dorate.

Il mio animale totemico è un fottuto cervo metaforico (FCM).

Se "ci shippo qualcuno?" è la vostra domanda, questo blog è la risposta.

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