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adolescenti problematici, Autocompiacimento registico, è così francese!, Bastien Ughetto, chi di penna ferisce..., Emmanuelle Seigner, Ernst Umhauer, Fabrice Luchini, François Ozon, Juan Mayorga, Kristin Scott Thomas, omoaffettività, Team Gerontofilia
Un bravo sceneggiatore e regista non basta a tirare fuori un filmone dalla materia che ha per le mani. Le pellicole vivono di una sottile alchimia tra contenuti, attori, storie, troupe, regia, post-produzione, finanziamenti e momento di approdo sul grande schermo. Incastrare tutti questi elementi in maniera veramente efficace non capita poi così spesso nella carriera di tantissimi talentuosi, perché è fisiologico che a ogni nuova produzione pur qualitativamente degna si affacci un “ma”, un lato negativo rilevato da qualche parte in questi complicatissimi intrecci.
Trovare un “ma” a Nella Casa di François Ozon è piuttosto arduo, così come è arduo trovare un film che fili via così privo di sbavature dall’inizio alla fine, dicendoti con tanta ironia nerissima quel che c’è da dire senza commettere mai un solo passo falso. Anche per Ozon però si tratta di un’alchimia faticosamente replicabile, almeno a giudicare da “Giovane e Bella”, di cui ho già parlato QUI.