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Cannes 2016, Cannes e dintorni, delicate palette cromatiche, hair porn, Humberto Carrão, Julia Bernat, Kleber Mendonca Filho, Sonia Braga
Nella vasta e intrigante selezione di film in concorso a Cannes convivono film incentrati sulla figura carismatica del proprio regista e film incarnati in larga parte dall’attore o dall’attrice che ne occupano quasi completamente spazi, tempi e immaginario. Aquarius di Kleber Mendonça Filho appartiene indubbiamente a questo secondo gruppo, perché questioni morali e sociali del Brasile di oggi e di ieri vengono quasi inghiottite dalla presenza potentissima di una Sonia Braga che, corpo, anima e recitazione, è davvero carne viva di uno dei film tanto applauditi quanto ignorati nella serata di premiazione finale.
Se è vero che sono la presenza fisica e la forza caratteriale della Braga a imprimere nella memoria questo dramma, bisogna però riconoscere che ha a sua disposizione un personaggio con grandi profondità da esplorare e così carismatico da non finire affogato nella sua aurea di grande attrice.
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