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cinema d'animazione, delicate palette cromatiche, Giappone, giapponesi tristi forte, Isao Takahata, Kaguyahime, Lucky Red, Oscar 2015, Studio Ghibli
Mentre lo studio Ghibli vive un difficile momento di riassetto post (supposto) addio al cinema di Hayao Miyazaki, arriva nei cinema italiani l’ultimo lavoro di quella che ormai è un’istituzione dell’animazione mondiale, un progetto scritto e diretto da Isao Takahata, dopo una difficile gestazione decennale.
La storia della principessa splendente è il campione dell’amarcord animata, con il suo stile squisitamente pittorico e un sapiente uso in sordina delle tecnologie più innovative, che entrano prepotentemente in scena solo nei picchi narrativi della storia. Non solo: è l’omaggio di un uomo e un’artista a una delle mitologie fondanti la cultura stessa del Giappone, i cui echi sono rintracciabili in una marea di prodotti culturali del Sol Levante, da più rigorosi ai più pop.