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Bruno Samper, esistono storie che non esistono, fantascienza, fatto con du lire, Gente che guarda i film coi sottotitoli in ceco, Ho visto la gente nuda, il film SciFi rivelazione dell'anno XXXX, Jurga Jutaite, Kristina Buozyte, la forza salvifica dell'Ammmore, Marius Jampolskis, science bros, se capisce e non se capisce, tristezza a palate, un etto e mezzo di metafore...lascio?, WTF!?
Quando ci si lamenta di una certa asfitticità del panorama cinematografico, specie se paragonato alla produzione televisiva, si tende a scordare un piccolo grande particolare: non c’è solo l’America. Indubbiamente l’immaginario americano è il più prominente e pervade ogni nazione con una sala cinematografica attiva, ma è anche vero che nelle pieghe delle cinematografiche nazionali più sconosciute si nascondono produzioni inimmaginabili altrove.
Vanishing Waves è un film così anomalo da aver attirato l’attenzione di chi è alla spasmodica ricerca di storie elitarie con cui riempirsi la bocca: lungometraggio lituano, genere fantascientifico, forte ascendente erotico, scritto e diretto da una donna. Sembrava essere il candidato più forte per la corsa agli Oscar 2013, ma la commissione lituana (non nuova a scelte inaspettate) ha dirottato su altro. Nel frattempo però ne avevo già sentito parlare e grazie ai potenti mezzi della scienza e della tecnica, ho finito per vederlo.