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c'ho rabbia dentro, Corey Hawkins, F. Gary Gray, Jason Mitchell, la città e il ghetto!, O'Shea Jackson Jr., Paul Giamatti, sesso droga e tanto altro ancora, tratto da una storia di poco falsa
Per spiegare l’incredibile successo di Straight Outta Compton al botteghino statunitense – è stato uno dei re dell’estate, insieme ai dinosauri e ad Amy Schumer – si sarebbe fortemente tentati di piantar lì una riflessione sui bravi fratelli neri che vanno a vedere la pellicola capace di dare finalmente voce alla loro realtà di violenza, povertà e abusi della polizia.
Sarebbe semplicistico ma nemmeno troppo campato per aria, come spesso accade quando dal commento cinematografico ci si sposta in ambito politico e sociale. Operazione che è impossibile ovviare riguardo a questo film, che trae giovamento anche di un’uscita dal tempismo perfetto, dandogli una valenza ancora più dura e attuale. L’indignazione e la rabbia sono amplificate dalla consapevolezza che, dal 1987, un cambiamento è cominciato eppure è ancora tutto uguale a prima.